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STAMPE – FISCALI CONTABILI – LIQUIDAZIONE PERIODICA IVA

Per i beni soggetti a questo regime devono essere eseguiti dei calcoli specifici per determinare l'imposta dovuta nelle liquidazioni IVA dei vari periodi, inoltre quando si eseguono le liquidazioni con scrittura in primanota vengono generate anche delle operazioni contabili specifiche per stornare l'IVA dai conti di ricavo.

Di seguito viene analizzato più dettagliatamente quanto sopra descritto, distinguendo le particolarità di ogni tipo di gestione prevista per il regime del margine.

Per i metodi Analitico e Globale, i dati relativi ai beni usati risiedono in un archivio specifico e per le varie elaborazioni IVA (Liquidazione, Comunicazione IVA, Dichiarazione IVA), tali dati vengono prelevati da tale archivio e non dal castelletto IVA della primanota.

In ogni caso quando viene eseguita la liquidazione IVA di un periodo il programma controlla che gli importi delle vendite di beni usati, suddivisi per i relativi codici IVA (Es. U22, U10, U04), presenti nei due archivi (Beni usati e Primanota) siano corrispondenti. Questo controllo è utile per verificare la congruenza dei dati di primanota con quelli dei beni usati.

ATTENZIONE: Tale controllo assume una rilevanza particolare per le aziende che hanno il REGIME DEL MARGINE GLOBALE: infatti per tale regime la liquidazione con scrittura in primanota, dopo aver determinato l’IVA dai dati presenti nell’archivio dei beni usati, esegue lo storno dell’IVA dai conti di ricavo basandosi sulle registrazioni di primanota del periodo.

L’eventuale differenza viene evidenziata con un messaggio di avvertimento.

Si fa presente che il periodo da elaborare viene determinato per la primanota dalla DATA REGISTRAZIONE, mentre per l'archivio dei beni usati dalla DATA OPERAZIONE. Quindi in presenza di una differenza si rende necessario verificare, tramite le apposite funzioni di stampa, i dati dei due archivi in base a tali date (verificare anche eventuali rettifiche di vendita registrate in primanota in mesi diversi da quello presente come data operazione nell'archivio dei beni usati).

Nelle elaborazioni multiaziendali (STD) in presenza di queste differenze il programma NON esegue la liquidazione dell’azienda interessata, ciò viene segnalato con un messaggio differito specifico.

Con il metodo forfettario, invece, i dati vengono prelevati dal conto di ricavo utilizzato nei movimenti e dal castelletto IVA ad esso collegato.

DETERMINAZIONE IVA BENI USATI

Per i beni soggetti a questo regime l'imposta dovuta viene determinata in sede di liquidazione IVA dei vari periodi attraverso il procedimento dello SCORPORO applicato al MARGINE. Per il calcolo del MARGINE esistono tre differenti criteri:

METODO ANALITICO (Art.36, comma 1);

METODO GLOBALE (Art.36, comma 6);

METODO FORFETTARIO ((Art. 36, comma 5)

Nella videata della liquidazione è presente la voce “IVA DOVUTA BENI USATI” come risultato del calcolo ottenuto dalla procedura in funzione del metodo adottato.

Sulla videata di cui sopra, è abilitato il tasto funzione SHIFT+F6 per richiamare il prospetto dei dati dei beni usati, dal quale scaturisce l’importo di IVA che confluisce in liquidazione.