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CONDIZIONI COMMERCIALI

Permette di associare all’articolo il tipo di imballo e di gestire le condizioni commerciali come listini, prezzi, sconti, provvigioni, ecc.

QTA MINIMA FATTURABILE – Quantità minima fatturabile. Se nei documenti di vendita si movimenta una quantità inferiore, viene visualizzato un messaggio di avviso con possibilità di scelta. Ciò riguarda il caso di un pannello ricavato da un foglio standard, e tagliato su misura, a richiesta del cliente, con perdita dello sfrido. A questo punto è l’operatore che deve decidere se fatturare 8 oppure 10 mq al cliente.

Attenzione
Minimo fatturabile MQ 10,0000
non raggiunto per 2,0000
Confermi immissione (S/N)

Nel caso di articolo a Peso Netto, al posto del ‘Minimo Fatturabile’, viene richiesto il “‘Controllo Peso” che attiva un controllo sulla congruità fra il numero dei colli e il peso totale immesso nel documento. Per approfondimenti consultare il paragrafo Articoli a peso netto.

IMPORTO MINIMO / IMPORTO MASSIMO – Permettono di definire gli importi minimo fatturabile e massimo fatturabile. I valori immessi vengono controllati in Emissione/revisione documenti all’uscita della riga articolo evidenziando un messaggio simile al seguente:

Attenzione
Importo minimo fatturabile 1,50
non raggiunto
Confermi immissione (S/N)

Oppure

Attenzione
Importo massimo fatturabile 2,00
superato
Confermi immissione (S/N)

In pratica il programma controlla se la quantità, il prezzo e lo sconto immessi portano ad avere un valore di riga inferiore all’importo minimo o superiore all’importo massimo inseriti in anagrafica articolo.

NOTA BENE: i prezzi si intendono nella valuta azienda. Se il documento è in valuta diversa viene calcolato tenendo conto del cambio attuale (Dati valuta documento, ereditata da Azienda – Parametri di base – Cambi valute) e il controllo viene eseguito di conseguenza.

PRENDI / PAGHI – Campi statistici per identificare il prendi e paghi (non vi sono automatismi legati a questi campi).

IMBALLI – Codice dell’imballo (cauzione) come da tabella gestita dall’utente (tabelle aziendali di magazzino) con cui viene distribuito l’articolo. E’ attivo il tasto funzione F2 che apre una finestra di selezione sulle tabelle degli imballi a rendere o in conto vendita. Dopo aver scelto il tipo si può selezionare l’imballo desiderato e riportarlo sul campo anagrafico premendo INVIO. Per maggiori dettagli vedi il capitolo Magazzino > Tabelle aziendali > Imballi.

CATEGORIA PREZZI – Categoria di formazione prezzo (max. 99) che determina la percentuale di ricarico secondo la tabella definita da “Magazzino > Tabelle aziendali > Configurazione listini”. Da utilizzare per calcolare il prezzo di vendita, oppure lasciare vuoto e fissare il ricarico indipendentemente dalla tabella listini definita dall’utente. Se infatti non si immette alcuna categoria, si possono definire delle percentuali di ricarico legate ai vari listini di vendita in quanto possono esserci degli articoli con una propria logica di formazione prezzo. Per ogni listino di vendita si può specificare la percentuale di ricarico (da –99,99 a 999,99). Il segno ‘–’ identifica un decremento (NON è uno sconto).

CATEGORIA SCONTI – Categoria sconto dell’articolo (max. 99) che abbinata alla categoria sconti del cliente (max. 99) determina lo sconto da applicare sul prezzo di vendita, secondo la tabella definita da “Magazzino > Tabelle aziendali > Sconti”. Se lasciato vuoto permette di indicare lo sconto indipendentemente dalla tabella sconti definita nella tabella per definire uno sconto per ogni listino gestito (svincolati da qualsiasi tabella). Per ogni posizione si possono immettere fino a nove sconti con 2 decimali, oppure uno sconto a valore inserendo tale numero preceduto dal segno “–” (meno). Il segno ‘–’ identifica uno sconto a valore (es. –3,00 significa meno 3 (euro o valuta di riferimento)). È attivo il pulsante F4 che apre la finestra per l’inserimenti guidato degli sconti a scalare. Confermati gli sconti immessi, la procedura si riposiziona sul campo sconto riportando gli sconti immessi separati dal carattere “+”. Gli sconti immessi saranno riportati nei documenti alla prima proposta di valori effettuata dalla procedura, successive selezioni di differente listino non aggiornano il dato presente nel campo relativo allo sconto.

NOTA BENE: se presente sia la tabella sconti che la tabella sconti a quantità sono assunti gli sconti di quella “a quantità”.

CATEGORIA PROVVIGIONI – Categoria di provvigione (max. 99) che abbinata alla categoria provvigione del cliente (max. 99) determina la percentuale da assegnare all’Agente sui documenti di vendita, secondo la tabella definita da “Magazzino > Tabelle aziendali > Provvigioni”. Se lasciato vuoto si possono definire delle provvigioni legate ai listini di vendita. La provvigione verrà riportata nei documenti alla prima proposta di valori. Successive selezioni di differente listino non aggiornano il dato presente nel campo relativo alle provvigioni.

SCONTI QUANTITÀ – Categoria sconto quantità (max. 99), che abbinata alla categoria sconto cliente (max. 99) determina lo sconto da applicare sui documenti di vendita, secondo la tabella definita dall’utente da “Magazzino > Tabelle aziendali > Sconti quantità”. Se si immette il codice di una categoria sconto e si preme il tasto F4 apparirà la tabella degli sconti quantità relativa alla categoria immessa.

NOTA BENE: se presenti entrambe, la Tabella Sconti Quantità è prioritaria rispetto alla Tabella Sconti.

PARTICOLARITÀ – Il pulsante F11 apre l’elenco delle Particolarità Prezzi/Sconti/Provvigioni/codice Articolo/ Aliquota Esenzione IVA. Per maggiori dettagli vedi il capitolo Magazzino > Tabelle aziendali > Particolarità – Promozioni commerciali.

LISTINI – Il pulsante F8 visualizza i prezzi di vendita dell’articolo per ogni listino.

NOTA BENE: per ottenere l’apertura automatica della finestra dei listini è disponibile il parametro di magazzino “Apertura automatica finestra listini”.

I prezzi sono calcolati secondo le regole definite in “Magazzino > Tabelle aziendali > Configurazione listini”. Possono essere variati manualmente e rimangono validi fino a che non viene comandato il ricalcolo premendo il pulsante F2 (o in base alle regole definite nel parametro di magazzino “Aggiornamento automatico listini da carico”. Il comando di ricalcolo viene eseguito per tutti i prezzi, esclusi i listini definiti di tipo M (Manuale).

Se nella colonna ‘Netto/xxx’ (dove xxx rappresenta la sigla della valuta aziendale) viene visualizzato un valore, questo esprime alternativamente:

  • il prezzo netto se il listino è IVA compresa;
  • il prezzo espresso nella valuta aziendale se il listino è impostato con una valuta diversa da quella di tenuta contabile.

Perché sia possibile il calcolo dei prezzi di vendita occorre:

  • definire almeno un listino nella relativa tabella e che questo sia diverso da M (manuale);
  • nella scheda dell’articolo deve essere definito il campo “Categoria prezzi” che può avere due significati come precedentemente specificato.

SCELTA VALUTAIl pulsante F11 permette di selezionare la valuta con la quale visualizzare i prezzi di vendita.

RICALCOLO PREZZI VENDITAIl pulsante F2 permette di ricalcolare i prezzi di vendita dei vari listini.

L’aggiornamento dei prezzi può essere eseguito in tre modi:

  • Richiamando la finestra dei prezzi con il tasto F8 e facendo eseguire il ricalcolo dei prezzi con il tasto F2. Attenzione: elabora partendo dal costo ultimo dell’ultimo anno.
  • Dal menù Servizi > Variazioni > Magazzino > Varia anagrafiche articoli/listini premendo il tasto F5 = Listini (si veda al capitolo specifico). Attenzione: se l’elaborazione parte dal costo ultimo viene considerato il costo ultimo dell’ultimo anno.
  • Attivando i parametri “Aggiornamento automatico costo ultimo da carico” e “Aggiornamento automatico listini da carico” facendo in modo che il programma aggiorni i listini ogni volta che l’articolo viene caricato nel magazzino con una data uguale o superiore all’ultimo carico eseguito. Attenzione: per maggiori dettagli vedi capitolo Azienda – Anagrafica azienda – Dati aziendali – Parametri di magazzino.

EXTRAil pulsante F4 permette di indicare maggiorazioni o diminuzioni da applicare ai prezzi di listino. Alcune aziende usano un listino composto da un prezzo base, che può variare a seconda del mercato, e da un extra fisso per le spese di gestione e distribuzione. Premendo F4 all’interno della finestra dei prezzi di vendita si apre la seguente finestra:

VALUTA – Codice numerico della valuta con cui gestire i prezzi extra specificati nei campi successivi. È attivo il tasto funzione F2 per la visualizzazione della tabella Divise.

EXTRA Valore dell’extra fisso da aggiungere sempre al prezzo base, per la determinazione del prezzo finito. Può assumere anche valori negativi come detrazione dal prezzo base (non viene gestito come sconto ma ricalcola il prezzo sottraendo l’extra).

EXTRA CLIENTE A B C Valore dell’extra da aggiungere al prezzo base, per la determinazione del prezzo finito quando nell’anagrafica del Cliente è stato previsto un extra di tipo A, o B, o C. Può assumere anche valori negativi come detrazione dal prezzo base (non viene gestito come sconto ma ricalcola il prezzo sottraendo l’extra).

Per agganciare l’extra in base alla categoria cliente occorre che in anagrafica cliente, F6 Condizioni e automatismi – Condizioni documenti di magazzino – Campo “Extra su listino”, sia indicata la categoria dell’extra. Vedi il seguente esempio dove al listino 1 si è voluto aggiungere l’extra B: