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DISTINTA BASE AUTOMATICA

Lo scopo della distinta base automatica (DBA) è quello di eseguire una miniproduzione in tempo reale, da utilizzare in ambienti commerciali dove la composizione del prodotto finito viene eseguita al momento stesso della vendita senza avere la necessità di gestire i vari cicli di lavorazione. Una DBA consente, in un unico ‘passaggio’, di scaricare gli articoli componenti che compongono il prodotto finito, caricare e scaricare il prodotto finito stesso (ovviamente l’esistenza di questo risulterà a zero). Ciò avviene attraverso la creazione automatica dei tipi documento SL (Scarico Lavorazione) per i componenti e CL (Carico Lavorazione) per il prodotto finito contestualmente all’emissione di un documento di vendita dove è presente il prodotto finito. Sono ammessi circa 225 componenti per ogni DBA. Una DBA può richiamare un’altra DBA fino ad un massimo di 5 livelli. Si consideri in ogni caso che tutti i componenti vengono riportati nel documento SL indipendentemente dal livello di appartenenza (quindi come se fossero tutti ad un unico livello).

La DBA viene gestita sui seguenti documenti:

FT, FS, CO, RI, FC, RS, BS, BC, MA, MX, PR, PX, OC, OX.

Emettendo una FT contenente articoli con DBA i tipi documenti generati sono i seguenti:

  • FT = Documento di vendita che scarica i PF
  • CL = Carico dei PF
  • SL = Scarico dei componenti dei PF immessi nella FT.

NOTA BENE: la creazione dei documenti SL e CL non avviene attraverso l’utilizzo dei documenti MA, MX, PR, PX, OC, OX (utili per preparare l’archivio per la trasformazione in documenti superiori), bensì solo utilizzando documenti che generano movimenti di magazzino quali le FT, FS, BS, BC, CO, RI, FC, RS, ricordando che, una eventuale trasformazione di essi in un documento superiore (es. una BC in FT) non li creerà ulteriormente, in quanto già prodotti dal documento d’origine. Se il formato di modulistica è opportunamente predisposto, nella stampa di questi documenti è possibile elencare (con relativo codice, descrizione, prezzo e quantità) i componenti della DBA, che in realtà si troverebbero sul documento SL.

ATTENZIONE: questa funzionalità è attiva per i documenti di nuova emissione. Per la ristampa dei componenti della DBA si faccia riferimento al parametro di magazzino “Gestione variazione DBA nei documenti SL/CL”. Caso a parte invece per quanto riguarda i documenti sospesi (OC e simili) in quanto, non essendo generati ancora i documenti SL, i componenti sono visualizzati e stampati sempre fino a quando il documento sospeso stesso non viene trasformato in documento superiore (BC, FT e simili).

Nella modulistica documenti è possibile specificare se si vuole stampare la lista dei componenti che compongono una DBA con le seguenti caratteristiche:

C = Stampa codice e descrizione del componente;

Q = Stampa unità misura e quantità del componente;

P = Stampa prezzo di scarico del componente;

L = Stampatati del lotto del componente. Affinché siano riportati tali dati è necessario definire le variabili relative dal menù di magazzino ANAGRAFICA TIPI LOTTI ed impostare a “S” la voce “Gestione riga lotto” del modulo. L’opzione “L” Dati lotto è disponibile solo su Mexal.

Se il codice articolo con DBA è strutturato, risulta possibile gestire l’autocodifica di articoli figli (senza riportare la DBA del padre sui figli). Si ricorda che in presenza di articoli figli senza DBA, nell’emissione/revisione documenti, sono agganciate quelle del padre; diversamente se un figlio ha la propria DBA viene considerata la sua. Per inserire l’anagrafica di una DBA occorre richiamare un articolo di tipo “A”, “L”, “P” che NON contiene distinta base primaria (DBP) e, mediante il tasto Shift+F5 Schede tecniche selezionare la voce DISTINTA BASE AUTOMATICA. Si aprirà la seguente finestra:

dove si dovranno inserire i codici articoli che compongono la DBA con le relative quantità.

Legenda CAMPI della DBA:

TITOLO – Commento del componente da visualizzare nel documento quando viene presentato l’elenco dei componenti. Ad esempio nel prodotto finito cesto natalizio il titolo di una riga può ricordare all’operatore quale componente va inserito.

CODICE COMPONENTE E DESCRIZIONE Codice articolo del componente da scaricare. Sono ammessi solo articoli di tipo ‘A’, ‘L’, ‘P’ ed ‘S’ escluso quelli a Taglie (i componenti a Taglie possono però essere immessi in un prodotto finito a Taglie).

Nel caso in cui l’articolo con DBA abbia il codice strutturato, in questo campo sono ammesse anche le lettere minuscole a, b, c, d, e, f, g, h, i (riferite agli elementi di struttura) per ricavare nello sviluppo della DBA il codice del componente da utilizzare. Se l’articolo risultante non esiste codificato nelle schede anagrafiche la riga della DBA NON viene considerata. Il codice del componente viene ricavato nel seguente modo: i caratteri minuscoli sono sostituiti con quelli dei relativi elementi di struttura a partire dal primo carattere. Come esempi valgono quelli già descritti per gli articoli di campionario in questo stesso capitolo.

Per i campi UM, e CONDIZIONE valgono le stesse regole già descritte per gli articoli di campionario in questo stesso capitolo, mentre per quanto riguarda il campo QUANTITÀ, si deve evidenziare che oltre alle variabili già descritte sono gestite anche V ed F.

V,F – Questi tipi di variabili fanno riferimento alle quantità immesse sui documenti separati dal carattere ‘*’, dove la quantità a sinistra viene abbinata alla variabile (V) mentre quella di destra alla variabile (F). Ad esempio 2 * 12.

Se nel documento o nello sviluppo della DBA, viene rispettivamente inserita una sola quantità, questa è abbinata alla variabile (V).

Prima di sviluppare l’espressione queste variabili sono sostituite con le quantità della DBA di livello precedente (al primo livello corrisponde con le quantità immesse sulla riga del documento). Lo sviluppo mantiene queste quantità distinte se le variabili (V) ed (F) sono separate dal carattere @ (Esempio: V@F), altrimenti è ritornata una sola quantità che è il risultato dell’espressione.

NOTA BENE: i componenti di una DBA la cui espressione contiene ‘V’ o ‘F’ NON sono moltiplicati per la quantità immessa sul documento (o livello precedente).

Se viene specificata una quantità con parte variabile e fissa (V@F) e nel documento (o livello precedente) non viene specificata la parte fissa (F) lo sviluppo ritorna una quantità pari a zero in quanto il carattere @ assume lo stesso significato dell’operatore di moltiplicazione.

ESEMPIO:

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Cod.componente e descrizione

Um

Quantità C

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

V@F

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

V+F

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

V*F

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

V–F

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

F–V

QUANTITÀ IMMESSA SUL DOCUMENTO:

SVILUPPO DBA:

2 * 12

V@F

=

2 * 12

V+F

=

14

V*F

=

24

V–F

=

–10

F–V

=

10

QUANTITÀ IMMESSA SUL DOCUMENTO:

SVILUPPO DBA:

5

V@F

=

0

V+F

=

5

V*F

=

0

V–F

=

5

F–V

=

–5

@ – Se inserita in prima posizione NON viene eseguita la moltiplicazione fra la quantità risultante dall’espressione e la quantità della DBA del livello precedente (al primo livello corrisponde con quella immessa sulla riga del documento). Risulta molto utile per avere delle quantità COSTANTI. Se immessa all’interno dell’espressione sono considerate due quantità distinte (quella a destra e a sinistra del carattere). Eventualmente da passare (in fase di sviluppo) ai livelli successivi. Questo carattere è un moltiplicatore.

ESEMPI:

DBA di livello 1 avente un componente con quantità = @12

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Codice componente e descrizione

Um

Quantità C

ART ARTICOLO A

NR

@12

Quantità immessa sulla riga del documento = 8

Nello sviluppo il componente ‘ART’ viene sempre movimentato per una quantità = 12 indipendentemente dalla quantità immessa nel documento.

Utilizzo contemporaneo della variabile ‘Q’ e del carattere ‘@’ in posizione 1 dell’espressione.

DBA di primo livello avente un componente con quantità = @12+Q

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Codice componente e descrizione

Um

Quantità C

ART ARTICOLO A

NR

@12+Q

Quantità immessa sulla riga del documento = 8

Nello sviluppo il componente ‘ART’ viene movimentato per una quantità = 20 cioè

(12+8) (Alla quantità specificata sulla riga documento viene sempre sommato 12).

Utilizzo contemporaneo della variabile ‘Q’ e del carattere ‘@’ in posizione 1 dell’espressione con DBA a più livelli.

DBA di primo livello che richiama un’altra DBA (Liv.2) per una quantità = @Q avente un componente con quantità = @Q+2

DBA di Liv.1

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Codice componente e descrizione

Um

Quantità C

DBALIV2 DBA DI LIVELLO 2

NR

@Q

DBA di Liv.2

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Codice componente e descrizione

Um

Quantità C

ART TUBETTI IN PLASTICA

NR

@Q+2

Quantità immessa sulla riga del documento = 3

Nello sviluppo il componente ‘ART’ viene movimentato per una quantità = 5 cioè

(3+2)

Utilizzo del carattere ‘@’ all’interno di una espressione in una DBA ad un livello.

DISTINTA BASE AUTOMATICA

Codice componente e descrizione

Um

Quantità C

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

V@F

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

4@3

202 TUBETTI IN PLASTICA

NR

(2*5)*Q

Quantità immessa sul documento: 2 * 3

Sviluppo DBA:

2 * 3 cioè (V = 2) * (F = 3)

24 * 3 cioè (2*3 * 4) * 3

360 cioè (2*3 * 2*5) * (2*3)

SI RICORDA che se non sono specificate le variabili ‘V’ ed ‘F’, la quantità a sinistra del carattere ‘@’ viene moltiplicata per la quantità immessa sul documento (o livello precedente).

NOTA BENE: per gli articoli a peso netto, la variabile V non indica i colli ma il peso netto, mentre la variabile F non viene valorizzata. Di conseguenza la variabile Q equivale al peso netto.

Nelle espressioni sono gestite le seguenti FUNZIONI:

INT() – Ritorna la parte intera dell’espressione.

Esempio: INT(8,9) ritorna 8.

ABS() – Ritorna il valore assoluto dell’espressione.

Esempio: ABS(–45) ritorna 45.

CONDIZIONE – Valgono le stesse regole già spiegate per gli articoli di campionario in questo stesso capitolo.

ARTICOLO/CONTO – Valgono le stesse regole già spiegate per gli articoli di campionario in questo stesso capitolo.