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MODIFICA RIGA ARTICOLO

Tramite questa funzione è possibile impostare delle condizioni contabili specifiche sulla riga su cui si è posizionati che verranno utilizzate in fase di contabilizzazione della fattura.

Tali dati possono essere memorizzati in un archivio aziendale affinché questi possano essere riproposti negli import successivi. La videata è organizzata in tre sezioni:

Dati xml

All’interno di questa sezione troviamo alcune informazioni prelevate direttamente dal file XML che possono essere utili nell’identificare meglio l’articolo presente in fattura. Sono campi di sola visualizzazione che non possono essere modificati. La loro presenza o meno veicola però l’input o output dei campi per la contabilizzazione:

DESCRIZIONE RIGA - contenuto del tag xml  <FatturaElettronicaBody> <DatiBeniServizi> <DettaglioLinee> <Descrizione>, nel tracciato semplificato <FatturaElettronicaBody> <DatiBeniServizi> <Descrizione>. In tale campo vengono riportati solo i primi 60 caratteri della descrizione articoli. Per averne la visione estesa è possibile utilizzare il pulsante “Apri descrizione completa [F11].

ALIQUOTA IVA RIGA - <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><DettaglioLinee><AliquotaIVA>, nel tracciato XML della fattura semplificata il tag XML è <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><DatiIVA><AliquotaIVA>.

NATURA ESENZIONE IVA - <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><DettaglioLinee><Natura>, nel tracciato XML della fattura semplificata <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><Natura>. Per ogni riga articolo in cui sia presente una natura non si avrà una aliquota IVA valorizzata.

RIFERIMENTO NORMATIVO – si tratta del riferimento normativo della natura esenzione IVA desunto dal tag xml <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><DettaglioLinee><RiferimentoAmministrazione>, nel tracciato semplificato <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><RiferimentoNormativo>.

Dati per contabilizzazione

In questa sezione l’utente può intervenire modificando i dati di contabilizzazione proposti di default con quelli necessari ad una corretta contabilizzazione del documento. I dati presenti sono:

CODICE IVA ESENTE il campo è editabile solamente nel caso in cui sia presente una natura esenzione IVA. Permette di richiamare la tabella dei codici di esenzione IVA che si trova all’interno di “Contabilità – Tabelle – Esenzioni IVA”. All’interno del campo è possibile inserire i soli codici di esenzione utilizzabili nella fatturazione attiva aventi una natura compatibile con quella indicata nella riga articolo. La condizione appena esposta viene considerata anche nel momento in cui viene riproposta la correlazione di un articolo salvato in precedenza: il codice IVA esente con cui è stato correlato l’articolo viene riproposto solo se la natura di esenzione presente sulla riga sia compatibile con il codice esenzione salvato in precedenza. Sul campo è possibile trovare attivi due tasti funzione “Codici Iva Beni Usati” in caso di attivazione della gestione del regime del margine e “Codici Art. 74 ter” in caso di attivazione della gestione del regime delle agenzie di viaggio.

CONTO CONTABILE – codice del conto contabile su cui verrà contabilizzato il valore dell’imponibile della riga articolo.

In caso di azienda articolo 36 misto con gestione sottoaziende, se le fatture devono essere registrate in alcuni casi nella sottoazienda impresa ed in altri casi nell’azienda professionista, il conto di correlazione salvato per primo in una sottoazienda viene proposto anche nell’altra sottoazienda che se è professionista sarà il relativo conto sospeso. In questo caso l’utente può scegliere di continuare ad usare il conto sospeso nella sottoazienda professionita oppure di salvare direttamente il conto effettivo che quindi utilizzerà in entrambe le sottoaziende.

La stessa cosa vale nel caso in cui si passi da azienda gestione semplificata virtuale a reale o da gestione ordinaria a semplificata reale. Le correlazioni effettuate fino a quel momento rimangono valide anche con la gestione semplificata reale ma i conti proposti saranno i relativi sospesi. Anche in questo caso, l’utente può scegliere di memorizzare nuovamente la correlazione con il conto reale se lo ritiene più opportuno.

Quindi, in considerazione della gestione fiscale dell’azienda e della tipologia (Impresa o Professionista) il sistema propone il conto più appropriato anche al fine della gestione del principio di cassa. Se l’impresa ha la gestione semplificata per cassa reale oppure se l’azienda è di tipo professionista si tenderà a proporre il conto contabile sospeso; ovvero un conto che non concorre alla formazione del reddito finché non si avrà il movimento di incasso o pagamento. Nel caso di aziende di tipo impresa con gestione fiscale ordinaria o semplificata per cassa virtuale si tenderà a proporre il conto contabile reale che ha già i relativi agganci alla dichiarazione dei redditi. In entrambe le tipologie, comunque, si verifica la valorizzazione automatica di due contropartite: ogni volta che viene inserito un conto il sistema tenderà sempre a ricercare ed inserire anche il relativo sospeso.

Sul campo CONTO CONTABILE è attivo il pulsante [F6]’Contropartite cliente’ che permette all’utente di verificare quali contropartite sono indicate nell’anagrafica del cliente ed eventualmente utilizzare il pulsante [F4] Memorizza conto correlato in anagrafica se si vuole impostare il conto inserito nel campo Conto contabile della correlazione anche come contropartita automatica del cliente:

Se nel cliente sono presenti già altre contropartite sarà possibile aggiungerla nelle righe vuote.

Il nuovo conto inserito tramite F4 “Memorizza conto correlato in anagrafica” sarà salvato in anagrafica cliente nella sezione F6 ‘Condizioni e automatismi’ – ‘Contropartita automatica’ :

DARE/AVERE il campo non viene salvato all’interno dell’archivio delle correlazioni e presenta un valore coerente con la logica dei segni del tipo di documento in cui ci si trova. In particolare per documenti diversi dalla tipologia TD04 – Nota di credito le righe con importo positivo vengono considerate in DARE; le righe con segno negativo vengono considerate AVERE. Nel caso di documenti di tipo TD04 la logica è opposta. Si tratta di un campo che può essere modificato dall’utente nel solo caso in cui la riga presenti il tag xml <FatturaElettronicaBody><DatiBeniServizi><DettaglioLinee><TipoCessionePrestazione>. Il valore proposto sarà comunque coerente con la logica dei segni previsti per il tipo di documento in fase di import.

CENTRO DI COSTO/RICAVO – campo in input qualora all’interno della azienda sia attiva la gestione dei centri di costo/ricavo. Permette di indicare l’area a cui imputare il costo a scelta fra le possibilità tabellate all’interno di “Contabilità – Tabelle – Centri di costo/ricavo”.

Dati correlazione

In questa sezione viene definito se si intende salvare la correlazione dei dati contabili impostati in un archivio aziendale. In particolare i campi presenti sono:

MEMORIZZA CORRELAZIONE – check di default attivo che permette il salvataggio della correlazione dell’articolo all’interno dell’archivio di gestione delle correlazioni. Ci sono alcune situazioni in cui il check viene tolto in automatico dalla riga: quando non tutti gli elementi salvati per l’articolo possono essere riproposti (ad esempio un articolo salvato con una esenzione IVA che torna in fattura con una aliquota IVA sarà un articolo che avrà il campo “Codice IVA esente” in output e il check di mappatura non inserito. Anche la funzione di Applica condizioni contabili riga selezionata [F6] toglie di default il check dalle righe di destinazione onde evitare il loro salvataggio nell’archivio di gestione delle correlazioni.

CODICE CORRELAZIONE codice con cui viene salvato l’articolo nella gestione delle correlazioni. Viene di default proposta uguale ai primi 60 caratteri della descrizione di riga. Il codice di correlazione può, però essere modificato in una qualsiasi descrizione presente nei 1000 caratteri della descrizione di riga del file xml. Il codice qui definito costituirà la chiave di identificazione univoca dell’articolo utilizzata per rintracciare le condizioni contabili da riproporre negli import successivi.

È consigliato lasciare il codice correlazione come proposto in automatico, ma l’utente può intervenire in tutti quei casi in cui nella descrizione sono presenti anche dei dettagli specifici della fattura appena importata che possono variare su ogni documento. Per esempio, quando c’è una descrizione come questa: ‘PULIZA LOCALI MESE DI MAGGIO’, la prossima fattura che conterrà la riga ‘PULIZIA LOCALI MESE DI GIUGNO’ non verrà correlata automaticamente. Ma modificando il codice di correlazione in ‘PULIZIA LOCALI MESE’ la correlazione viene associata automaticamente su tutte le fatture dell’anno che contengono la dicitura ‘PULIZIA LOCALI MESE’.

Inoltre è consigliato mantenere sempre una dicitura di più parole come codice correlazione così da ottenere maggior precisione di associazione in sede di successivi import.

Sul campo sono presenti due tipologie di controlli: il primo controllo disponibile serve per verificare la presenza nell’archivio delle correlazioni di un codice simile già memorizzata in precedenza che contiene il codice identificativo al momento definito sul rigo XML. Il secondo controllo, invece, chiede se in fase di modifica di uno o più degli elementi della riga XML si stia modificando la correlazione esistente o se ne stia generando una nuova.