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MANUTENZIONE CESPITI IN PRESENZA DI ARCHIVIO CESPITI

SPESE DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE

Le spese di manutenzione possono essere suddivise in:

SPESE DI MANUTENZIONE SU BENI PROPRI

SPESE DI MANUTENZIONE SU BENI DI TERZI

Le SPESE DI MANUTENZIONE SU BENI PROPRI a loro volta vengono classificate in:

SPESE INCREMENTATIVE : sono spese sostenute dopo l’acquisto del bene per migliorarne la funzionalità ed incrementarne il valore. Tali spese incrementano il costo originario del bene e vengono ammortizzate con il bene stesso.

SPESE NON INCREMENTATIVE : sono spese che non aumentano il valore o la vita utile del cespite. Tali spese sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili risultanti all’inizio dell’esercizio nel registro dei beni ammortizzabili. La quota eccedente il 5% è deducibile, nei cinque esercizi successivi, per quote costanti a partire dall’esercizio successivo.

ESEMPIO:

VALORE COMPLESSIVO BENI PRESENTI 1\1\2008 = 750.000

SPESE MANUTENZIONE SOSTENUTE NELL’ESERCIZIO = 40.000

5% di 750.000 = 37.500 (spese manutenzione deducibili nell’esercizio).

40.000–37.500= 2.500 spese manutenzione deducibili nei 5 anni successivi.

Concorre alla formazione della base di calcolo su cui è calcolato il 5% il costo complessivo di tutti i beni materiali strumentali ammortizzabili, anche se completamente ammortizzati, presenti all’inizio dell’anno ed in particolare :

-I beni ammortizzabili di valore non superiore a 516,46 euro iscritti a libro cespiti.
-I beni promiscui nel limite in cui è ammessa la deducibilità dei relativi costi (50% o 80%)

- fino all’anno 2011 il valore era calcolato sui cespiti presenti all’inizio dell’anno; tale valore veniva poi “rettificato” considerando i beni acquisiti o ceduti in corso d'anno, in base ai giorni di possesso.

- A partire dall’esercizio 2012, (e per le aziende infrannuali dal periodo d’imposta in corso al 29/4/2012)

Il D.L. n. 16 del 2/3/2012 all’art. 3, comma 16-quater, convertito nella Legge n. 44 del 26/4/2012 ha modificato l'art. 102, comma 6, TUIR. In base a tale modifica (), i beni acquisiti o ceduti in corso d'anno non concorrono più al plafond di calcolo delle manutenzioni in base ai giorni di possesso, bensì vengono considerati solo i cespiti presenti a libro cespite all'inizio dell’esercizio.

In questo modo viene uniformata la gestione delle imprese a quella dei professionisti.

Per le neo costituite, il calcolo del plafond considera sempre i cespiti materiali a fine esercizio.

Non concorrono a formare la base per il calcolo del limite deducibile del 5%:

-I beni non strumentali;

-I terreni;

-I beni immateriali;

-I costi pluriennali;

-Beni oggetto di contratti periodici di manutenzione.

NOTA BENE: per le imprese di nuova costituzione va preso come riferimento il valore dei beni risultanti a fine esercizio.

Il programma, ai fini di un corretto calcolo delle manutenzioni funziona con le modalità sotto riportate:

DETERMINAZIONE DEL COSTO COMPLESSIVO DEI CESPITI SU CUI CALCOLARE IL 5%

Il costo complessivo di tutti i beni materiali strumentali ammortizzabili (su cui è calcolato il 5%) è determinato in automatico dal programma in base ai beni inseriti nell’archivio cespiti.

In particolare influisce sul calcolo l'impostazione del parametro "Mater/Immat/mater No 5%:" presente sulle anagrafiche di tipo "I" (Immobilizzazioni):

  • Se il parametro è impostato a M (materiale) il costo storico del cespite è considerato nella base di calcolo.
  • Se il parametro è impostato a I (Immateriale) il costo storico del cespite non è considerato nella base di calcolo.
  • Se il parametro è impostato a N (Materiale no 5%) il costo storico del cespite non è considerato nella base di calcolo.

NEL CASO DI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI PARZIALMENTE DEDUCIBILI VIENE CONSIDERATO IL VALORE FISCALMENTE DEDUCIBILE.

PER LE IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE IL 5% È CALCOLATO SUL VALORE DEI CESPITI A FINE ESERCIZIO.

CONTABILIZZAZIONE COSTI DI MANUTENZIONE

Le spese di manutenzione dell’esercizio devono essere contabilizzate negli specifici conti economici di tipo “L”.

NOTA BENE: il numero di anni (5) in cui devono essere ripartite le manutenzioni non deducibili nell’esercizio e la percentuale (5%) da utilizzarsi per effettuare il calcolo delle manutenzioni deducibili sono specificate nei PARAMETRI CESPITI, a pagina 2, nella SEZIONE MANUTENZIONI.

Il calcolo delle manutenzioni deducibili avviene lanciando il programma di AMMORTAMENTO CESPITI (Annuali / Cespiti – Immobilizzazioni / Ammortamento).


Nella stampa, oltre al calcolo degli ammortamenti, viene effettuata anche una stampa della specifica sezione relativa alle manutenzioni in cui sono riportati:

  • Il costo complessivo dei cespiti su cui è calcolato il 5%
  • Il totale dei costi sostenuti nell’esercizio per manutenzioni
  • La deduzione del 5% calcolata sul costo complessivo dei cespiti
  • L’importo da ammortizzare nei 5 anni successivi delle spese di manutenzione dato dalla differenza fra totale dei costi sostenuti ed i costi deducibili nell’esercizio

Sempre dal programma di AMMORTAMENTO CESPITI è possibile effettuare un ulteriore stampa per avere il dettaglio dei cespiti che formano la base per il calcolo della quota di manutenzioni deducibili nell’anno. Per avere questa ulteriore stampa è necessario impostare il parametro Stampa calcolo.

Le impostazioni possibili sono le seguenti:

(S) = Viene stampato l’elenco dei cespiti che formano la base per il calcolo della quota di manutenzioni deducibili nell’anno.

(N) = La stampa dell’elenco cespiti non viene effettuata.

(C) = Al momento della stampa viene richiesta la conferma del valore dei cespiti (eventualmente modificabile) per il calcolo delle manutenzioni.

(D) = Viene effettuata la stampa dell’elenco cespiti con un maggiore dettaglio rispetto alla stampa di tipo (S); in particolare sono riportate tutte le singole movimentazioni che hanno modificato il costo storico del cespite nel periodo di ammortamento.

(E) = Impostando tale parametro è come se si fossero impostati contemporaneamente il parametro (S) ed il parametro (C)

(T) = Impostando tale parametro è come se si fossero impostati contemporaneamente il parametro (S) ed il parametro (D).

Di seguito è riportata un esempio di stampa di dettaglio cespiti:

NOTA BENE: nel caso in cui il parametro GENERA SCRITTURE CONTABILI SU RACCORDO FISCALE (presente nei PARAMETRI CESPITI, a pagina 2, nella SEZIONE MANUTENZIONI)) sia impostato a N e si effettui l’ammortamento (definitivo o con generazione scritture), nel conto economico verranno riportati i costi di manutenzione per 40.000 E e in primanota la seguente scrittura :

Spese di manutenzione 37.500,00 [A]

Manutenzioni da ammortizzare (conto automatico) 37.500,00 [D]

In tale caso il conto automatico Costi manutenzione cespiti 010.00020 è obbligatorio.

Nel caso in cui il parametro GENERA SCRITTURE CONTABILI SU RACCORDO FISCALE (presente nei PARAMETRI CESPITI, a pagina 2, nella SEZIONE MANUTENZIONI) ) sia impostato a S si rimanda alla sezione AN_appendici - Gestione oneri pluriennali.


SOGGETTI ESERCENTI AUTOTRASPORTO DI COSE PER CONTO TERZI

Per i seguenti soggetti :

  • Esercenti autotrasporto di cose per conto terzi
  • Concessionari di autoservizi pubblici di linea titolari di licenze per il trasporto di persone con autoveicoli da piazza o da noleggio con il conducente
  • Esercenti attività di locazione di autoveicoli senza conducente
  • Titolari di scuole per conducenti di veicoli a motore

Vige una differente modalità di deduzione per le manutenzioni sostenute sugli AUTOMEZZI. (per la generalità delle manutenzioni sulle immobilizzazioni valgono le regole generali)

In particolare tali soggetti possono dedurre i costi di manutenzione relativi AGLI AUTOMEZZI fino al limite del 25% del costo complessivo di tali beni risultanti all’inizio del periodo d’imposta. L’eccedenza è deducibile in quote costanti nei tre esercizi successivi (D.M. 13 luglio 1981, articolo 1, comma 1).

Per gestire correttamente tale tipologia di manutenzioni occorre:

  • Impostare dal menù AZIENDE / PARAMETRI DI BASE / PARAMETRI CESPITI il parametro MANUTENZIONI – SETTORE AZIENDA = A; così facendo i parametri risulteranno così impostati:

  • Sui conti di tipo PI nei quali vengono contabilizzati gli automezzi occorre impostare il parametro AUTOMEZZO AUTOTRASPORTATORE = S.

NOTA BENE: nei conti impostati con il parametro a S occorre inserire solo cespiti di tipo automezzo; sul totale di tali cespiti viene calcolato il 25%

  • Sui conti economici di tipo L occorre impostare il parametro TIPO MANUTENZIONE = A. Questi conti devono essere utilizzati per contabilizzare le manutenzioni relative agli autoveicoli.

(NOTA BENE: non si devono usare questi conti per le manutenzioni relative ad altre tipologie di cespiti)

Quando viene effettuata la stampa del registro ammortamenti per gli autotrasportatori nella sezione relativa alle manutenzioni viene stampata, per ogni anno, una riga che identifica le manutenzioni relative agli automezzi.

AZIENDE SETTORE ESTRATTIVO

I soggetti che esercitano attività indicate nel gruppo IV della tabella dei coefficienti di ammortamento (miniere di zolfo, cave di sabbia, etc.) possono dedurre i costi relativi alle manutenzioni nel limite del 15% del costo complessivo di tali beni risultanti all’inizio del periodo d’imposta. L’eccedenza può essere dedotte in cinque anni. (D.M. 9 maggio 1989).

Nel caso un azienda eserciti tale tipo di attività occorre impostare i parametri MANUTENZIONI come sotto riportato:

Le manutenzioni verranno calcolate secondo la percentuale di deduzione specificata.

AZIENDE SETTORE SIDERURGICO

I soggetti operanti nel settore della siderurgia possono dedurre i costi di manutenzione fino al limite del 11% del costo complessivo di tali beni risultanti all’inizio del periodo d’imposta. L’eccedenza può essere dedotte in cinque anni. (D.M. 13 luglio 1981, articolo 1, comma 1).

Nel caso un azienda eserciti tale tipo di attività occorre impostare i parametri MANUTENZIONI come sotto riportato.

Le manutenzioni verranno calcolate secondo percentuale di deduzione specificata