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AGEVOLAZIONE BENI STRUMENTALI NUOVI, LEGGE N. 178/2020

L’articolo 1, commi 1051–1063, L. 178/2020, introduce una disciplina innovata del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, introdotta dall’articolo 1, commi 184-197, L. 160/2019, agli investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2022, incluse le prenotazioni al 31.12.2022 con effettuazione degli investimenti entro il 30.06.2023.

Le principali novità della disciplina innovata sono:

  • potenziamento delle aliquote agevolative;
  • aumento dei massimali di spesa ammissibili;
  • ampliamento dell’ambito applicativo;
  • accorciamento del periodo di fruizione a 3 quote annuali di pari importo;
  • ulteriore riduzione a compensazione in unica soluzione nel caso di investimenti in beni ordinari per soggetti con ricavi o compensi inferiori a euro 5 milioni (nel periodo 16.11.2020-31.12.2021);
  • accelerazione della fruizione dal periodo di entrata in funzione o interconnessione.
  • Tipologia di bene

    Periodo di effettuazione investimento

    Aliquote e tetti di spesa complessivi

    Beni materiali e immateriali ordinari
     

    2021

    10%
    15% smart working
    Tetto 2 milioni di euro (materiale)
    Tetto 1 milione di euro (immateriale)

    2022

    6%
    Tetto 2 milioni di euro (materiale)
    Tetto 1 milione di euro (immateriale)

    Beni materiali 4.0

    2021

    –        50% fino a 2,5 milioni di euro
    –        30% oltre 2,5 fino a 10
    –        10% oltre 10 fino a 20

    2022

    –        40% fino a 2,5 milioni di euro
    –        20% oltre 2,5 fino a 10
    –        10% oltre 10 fino a 20

    Beni immateriali 4.0

    2021/2022

    20% fino a 1 milione di euro

    Il meccanismo di calcolo è il medesimo dell’anno precedente con i crediti d’imposta della L. n. 160/2019 ovvero si applica la percentuale selezionata dall’utente al valore del costo storico d’acquisto.

    Anche i nuovi crediti possono essere sfruttati sia da Imprese che Professionisti a prescindere dal regime fiscale adottato, compresi dunque i contribuenti minimi ed i forfettari.

    In rosso sono accerchiate le nuove percentuali applicabili.

    Il credito è gestito anche per i beni in locazione finanziaria, calcolati sul costo sostenuto dal concedente.

    La stampa Crediti d’imposta (accessibile dal menù Stampe – Contabili – Stampa cespiti/immobilizzazioni restituisce i conteggi dei crediti calcolati su cespiti e beni in leasing, così come la stampa del bilancio fiscale da Stampe – Contabili – Bilanci riporta in calce il valore del credito.

    Si fa notare che per evidenziare nelle stampe il credito, occorre preventivamente lanciare la funzione dell’ammortamento da Annuali e sempre da Annuali la funzione Beni in leasing – Calcoli annuali beni in leasing.

    BONUS INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO

    E’ stato introdotto anche il credito d’imposta su beni strumentali nuovi effettuati in strutture collocate nel Mezzogiorno d’Italia.

    La Finanziaria 2021 ha prorogato fino al 2022 senza alcuna modifica il credito d’imposta concesso dalla L. n. 208/2015 riconosciuto alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi e destinati a strutture produttive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sicilia, Sardegna. Destinatari sono tutti i titolari di reddito d’impresa (esclusi quindi i professionisti), a prescindere dal regime fiscale adottato. Escluse anche le imprese agricole che determinano il reddito agrario ex art. 32 TUIR nonché le aziende che operano nei settori siderurgico, carbonifero, costruzioni navali, fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia ed infrastrutture energetiche, creditizio, finanziario ed assicurativo, da ultimo le imprese in difficoltà finanziaria. Agevolabili sono i beni strumentali nuovi classificati in BII2 e BII3 di stato patrimoniale quindi beni mobili materiali.

    Per le regioni del Sud, escluse Abruzzo e Molise le aliquote del credito d’imposta calcolato sul costo storico del cespite o bene in leasing, sono:

    • 45% per piccole imprese;
    • 35% per le medie imprese;
    • 25% per le grandi imprese.

    Per Abruzzo e Molise invece:

    • 30% per le piccole;
    • 20% per le medie;
    • 10% per le grandi.

    La quota di costo complessivo agevolabile deve essere al massimo pari a, per ciascun progetto, 3 milioni per le piccole, 10 per le medie e 15 per le grandi. I soggetti che intendono avvalersi debbono, comunque, preventivamente, presentare all’Agenzia Entrate apposita comunicazione in via telematica tramite i canali messi a disposizione dall’Agenzia stessa.

    Il credito è compensabile esclusivamente tramite F24 (codice tributo 6869) attraverso i servizi telematici Entratel e Fiscoline a partire dal quinto giorno del rilascio dell’autorizzazione di fruibilità del credito. Il credito è cumulabile con il credito d’imposta per beni strumentali nuovi ex L. 178/20 a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per l’investimento (come da risposta all’interpello n. 360/2020).

    Il parametro [Bonus investimenti mezzogiorno] è visibile SOLO se l’azienda è ubicata in una delle regioni sopra menzionate (dal menù Anagrafica azienda, campo Domicilio fiscale). Non vengono forniti automatismi sulla fattispecie di azienda interessata dall’agevolazione (piccola, media o grande) quindi, l’utente seleziona l’aliquota che ritiene congrua alla propria casistica.

    Nella selezione delle aliquote la denominazione “All. A” indica le aliquote appartenenti alle regioni del Sud escluse Abruzzo e Molise mentre “All. B” indica quelle riservate ad Abruzzo e Molise.

    Il credito in questione viene visualizzato nella stampa Crediti d’imposta ed anche nella stampa del bilancio fiscale.