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EMISSIONE RID

La sigla R.I.D. significa Rapporti Interbancari Diretti. È un incasso di crediti sulla base di un mandato di addebito conferito dal debitore.

Analizziamo ora la logica di funzionamento del RID:

  • il creditore e il debitore si accordano preliminarmente sul pagamento con addebito diretto sul c/c del debitore, a semplice richiesta del creditore;
  • il creditore consegna al debitore un modulo di autorizzazione all’addebito, sul quale viene specificato il nome del creditore, il suo codice XXXXX nel campo “AZIENDA CREDITRICE”, il nome del debitore, il codice con cui questo è registrato nel Piano dei Conti nel campo “CODICE DEL DEBITORE ASSEGNATO DALL’AZIENDA CREDITRICE”;
  • il debitore firma il modulo di autorizzazione e lo consegna alla sua banca perché lo registri;
  • la banca invia al creditore il modulo di autorizzazione, completato delle coordinate bancarie del debitore su cui effettuare gli addebiti.

Le coordinate bancarie del cliente (IBAN) devono essere inserite all’interno dei suoi dati anagrafici:

  • CODICE ABI, codice di identificazione della banca domiciliataria del cliente;
  • CODICE CAB, codice dello sportello bancario presso cui il cliente detiene il conto;
  • BANCA D’APPOGGIO, banca del cliente;
  • COD.CONTO CORRENTE, numero del conto corrente presso la banca d’appoggio.

Questa funzione consente di emettere gli effetti registrati nello scadenzario come tipo pagamento A “ADDEBITI IN C/C” con il metodo RID, registrando i dati su disco in un archivio in formato standard CBI, e di stamparne la Distinta di Presentazione.

L’emissione avviene con le stesse caratteristiche della emissione Ri.Ba o MAV, viene generato un archivio elettronico contenente tutte le in formazioni necessarie, da presentare all’istituto di credito che provvederà all’incasso per conto dell’azienda presentatrice presso i creditori.

La videata e l’operatività, sono in sostanza identiche a quanto visto per l’emissione degli effetti. In più abbiamo i seguenti due campi di immissione obbligatoria: “Nome file RID” e “Firma dell’azienda” che se memorizzati nell’archivio Banche (“Nome file RID””) e nei conti di tipo Banca (“Firma dell’azienda”) vengono proposti in automatico dal programma.

Confermando questa videata il programma apre la finestra con tutti i R.I.D. che soddisfano i dati di selezione. L’operatore può decidere di escluderne alcuni e stampare una distinta come in emissione effetti. Le caratteristiche del file emesso sono quelle specificate nel tracciato record standard CBI in base al tipo di file che si vuole generare.