Come noto, e come indicato anche nei precedenti capitoli di questo manuale, Universal Analytics offriva all’utente la possibilità di creare e gestire, per ogni Proprietà, diverse Viste che venivano utilizzate, essenzialmente, per ottenere diverse rappresentazioni (in base ad esempio ad appositi filtri) dei dati raccolti dalla relativa Proprietà.

Una delle best practice consigliate da Google in questo senso era proprio quella di avere, per ogni Proprietà, almeno tre distinte viste: una contenente tutti i dati non filtrati, un’altra da utilizzare come Vista di test per provare la configurazione di eventuali obiettivi, filtri o configurazioni di qualsiasi tipo e una terza Vista “Master” da utilizzare effettivamente in produzione con tutti i settaggi precedentemente verificati nella Vista di Test.

In GA4 le Viste non esistono più e sono state sostituite dagli Stream di Dati

GA4 è stato pensato infatti per permettere la gestione e l’analisi dei dati in arrivo da diverse sorgenti. Nello specifico è possibile avere un flusso (stream) di dati in arrivo:

• da un sito web
• da un app iOS
• da un app Android

e questo permette di analizzare il comportamento che gli utenti hanno sulle diverse piattaforme in un unico posto, considerando che effettivamente tutti i dati in arrivo da questi diversi stream verranno poi raccolti all’interno della stessa proprietà di Analytics.

Uno dei passaggi fondamentali nel processo di creazione e attivazione di una Proprietà GA4 dunque, sarà proprio quello che riguarda la definizione del o degli Stream di Dati da associare alla Proprietà in esame. Senza stream e quindi senza una sorgente di dati i report della nostra proprietà GA4 saranno ovviamente vuoti e non consentiranno nessun tipo di analisi

Il concetto di stream di dati è dunque centrale in GA4 e incorpora molte caratteristiche che, nel precedente UA, erano assegnate a Proprietà e Viste (tra cui ad esempio anche l’ID di misurazione)

ATTENZIONE! In ogni Proprietà di Google Analytics 4 è possibile avere un massimo di 50 Data Stream divisi con un massimo di 30 per App