Risultati ricerca
Indice
Frase completa
Cerca nella pagina
Chiudi
Indice

MATOMO

Matomo ( https://matomo.org/ ), precedentemente noto come Piwik, è un software di web analytics open source sviluppato in php su database MySQL che rappresenta, ad oggi, una delle migliori alternative a Google Analytics.

Attualmente è utilizzato su oltre un milione di siti Web in più di 190 paesi ed è anche è il software scelto dalla Pubblica Amministrazione italiana per il progetto Web Analytics Italia per la tutela della privacy dei cittadini utilizzatori di siti pubblici.

Una delle cose più importanti da considerare relativamente a Matomo riguarda infatti la proprietà dei dati. Con Matomo la proprietà e l’accesso ai dati resta sotto l’esclusivo controllo di chi li raccoglie (generalmente il proprietario del sito) e questo grazie alle modalità di installazione disponibili per questo software.

In questo senso infatti è possibile scegliere di installare Matomo on-premise e gratuitamente su di un proprio server (o comunque su di un servizio di hosting anche condiviso che offre questa possibilità, come può essere ad esempio Aruba), oppure optare per una soluzione cloud, a pagamento, già tutta configurata e pronta all’uso sottoscrivendo un abbonamento mensile o annuale. In entrambe le configurazioni comunque il proprietario del sito manterrà sempre il totale controllo dei dati acquisiti evitando, soprattutto, di inviarli a terze parti come avviene invece con Google Analytics o altri strumenti di analisi del traffico web che possono anche raccogliere i dati in server europei per poi però trasferirli negli Stati Uniti violando così quanto previsto dal GDPR.

Si ricorda infatti che i motivi principali per cui il 23 Giugno 2022 il Garante della Privacy italiano ha dichiarato non conforme al GDPR l’utilizzo di Google Analytics (nella versione di Universal Analytics) sono essenzialmente due:

  • da un lato i dati raccolti da Google Analytics vengono trasferiti negli Stati Uniti o comunque se anche raccolti in server europei restano in ogni caso sotto il controllo di un’azienda Americana che non permette un livello di protezione come quello dell’Unione europea
  • dall’altro Universal Analytics può tracciare l’indirizzo IP dei visitatori (che è da considerarsi come un dato di identificazione personale) in modo completo

Se con l’introduzione di GA4 il secondo punto può anche essere considerato sanabile, resta comunque aperto, anche nel caso di GA4, il problema del trasferimento dei dati negli Stati Uniti, problema questo che con Matomo invece non si pone (a patto ovviamente di non installarlo su di un server hostato in America) sia per l’utilizzo di un server proprietario sia perché comunque Matomo fa capo ad una società europea tenuta quindi a rispettare tutte le normative previste dalla stessa Unione Europea in materia di GDPR.

ATTENZIONE! Anche Matomo andrà comunque configurato e settato in un certo modo per poter essere effettivamente utilizzato in maniera conforme a quanto previsto dal GDPR

Ovviamente, in tutto ciò è sempre bene considerare anche l’altro lato della medaglia. E’ vero infatti che potendo utilizzare un server proprietario, l’amministratore del sito avrà sempre il pieno controllo dei dati ma, dall’altra parte, è anche vero che se poi, per qualche ragione, dovessero verificarsi problemi di sicurezza relativamente al server che ospita Matomo, con conseguente fuoriuscita dei dati, anche questo tipo di responsabilità risulterebbe essere in capo all’amministratore del sito con tutte le conseguenze del caso.

Dal punto di vista dell’usabilità Matomo si presenta come un software piuttosto semplice e molto simile alla versione classica di Analytics (Universal Analytics).

Utilizza ancora i concetti di pagina, hits, eventi, goal (o obiettivi) … inoltre allo stesso modo di UA consente di monitorare:

  • le visite in tempo reale
  • il numero di utenti e di sessioni in un determinato periodo
  • la provenienza geografica delle visite
  • il Bounce Rate
  • le pagine più visitate
  • il dispositivo, il browser e i motori di ricerca utilizzati
  • l’analisi delle conversioni
  • gli eventi ecommerce (acquisti, aggiunte in carrello, prodotti più visti …) mediante un set di report già preconfigurati e pronti all’uso

Volendo invece dare un rapido sguardo alle principali differenze funzionali tra Analytics e Matomo, una prima cosa da prendere in considerazione riguarda sicuramente la mole di dati raccolti.

Come noto infatti oltre determinate soglie, Google Analytics utilizza procedure di campionamento dei dati per generare i report, approssimando alcuni valori. Matomo non effettua invece nessun tipo di approssimazione per cui i dati sono più verosimili. Ovviamente se la mole di dati da trattare inizia ad essere importante il server che ospita Matomo e lo strumento stesso dovranno essere configurati in un certo modo per evitare problemi e rallentamenti nell’utilizzo quotidiano.

Un’altra differenza piuttosto interessante tra le due piattaforme riguarda gli strumenti per la CRO (Conversion Rate Optimization). Sotto questo punto di vista infatti Google Analytics non offre nessun tipo di strumento integrato costringendo quindi gli utenti ad utilizzare tool specifici come possono essere ad esempio Hotjar o Yandex Metrica

Matomo invece integra nativamente alcuni tra i principali strumenti utilizzabili per ottimizzare il tasso di conversione come ad esempio:

  • Le heatmaps (mappe di calore), in sostanza una rappresentazione grafica della pagina del sito con evidenziate le zone che hanno registrato una maggior interazione da parte degli utenti. Più un elemento (pulsante, link …) viene cliccato dagli utenti più la corrispondente zona della pagina acquisirà un colore caldo (rosso). Colori più freddi (verde, azzurro, blu) indicheranno invece una minore attività in quella zona

  • Registrazione delle sessioni
  • Funnel per seguire passo passo la user journey di ogni utente
  • Form Analytics per analizzare nei dettagli il comportamento degli utenti sui vari form presenti all’interno del sito
  • A/B Testing

Matomo inoltre è estremamente personalizzabile. Si possono creare diverse Dashboard in modo da raggruppare i KPI a seconda delle esigenze e le sue caratteristiche possono essere estese attraverso plugin esterni selezionabili all’interno del marketplace presente sulla piattaforma stessa

Offre una certa continuità a livello di tracciamento e di gestione dello storico considerando che, a differenza di GA4 (che come noto utilizza un data model completamente differente da quello di Universal Analytics) permette anche l’importazione dei dati raccolti in proprietà UA (per maggiori informazioni in merito a come poter importare in Matomo i dati di proprietà Universal Analytics si consiglia di fare riferimento a quanto indicato ai seguenti link https://matomo.org/guide/installation-maintenance/import-google-analytics/ https://plugins.matomo.org/GoogleAnalyticsImporter )

Infine la vera differenza rispetto a Google Analytics, a discapito questa volta di Matomo, è rappresentata sicuramente dalla difficoltà a integrare con questo strumento i servizi di Google (Google Ads, Google Search console, Google Data studio).

Per quel che riguarda la Search Console e Google Data Studio esistono alcune soluzioni, comunque piuttosto complesse dal punto di vista tecnico, implementabili mediante l’utilizzo di appositi plugin.

Per quel che riguarda invece Google Ads è bene sottolineare che, a default, gli annunci creati all’interno di questa piattaforma non vengono monitorati e tracciati in maniera corretta da Matomo. Volendo è comunque possibile fare in modo che ciò avvenga aggiungendo semplicemente alcuni parametri all’URL dei vari annunci creati in Google Ads.

Per maggiori informazioni in merito è possibile fare riferimento al seguente indirizzo https://matomo.org/blog/track-google-ads-campaigns-matomo/

ATTENZIONE! Ovviamente lo scopo di questo manuale non è quello di fornire una guida dettagliata all’utilizzo di Matomo, che pur essendo integrabile con il proprio sito Passweb rimane comunque uno strumento di terze parti.

Per approfondire questi argomenti e per imparare ad utilizzare questo tipo di strumento è necessario quindi fare sempre riferimento alla specifica documentazione di prodotto.

In questo senso di seguito sono indicati alcuni riferimenti utili da cui poter partire: