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PRIVACY E GDPR

ATTENZIONE! quanto indicato all’interno di questo manuale in merito all’utilizzo e alla configurazione di Matomo non costituisce un parere legalmente valido per cui prima di attivare o disattivare determinate funzionalità e per essere sicuri di operare in maniera conforme a quanto previsto dal GDPR, si consiglia di fare sempre riferimento a quanto espressamente indicato dal Garante e/o dalle figure deputate (DPO), per il proprio sito, alla gestione della Privacy e di tutto ciò che le ruota attorno

ATTENZIONE! Passepartout non è in alcun modo responsabile in merito all’utilizzo o meno, in maniera conforme a quanto previsto dal GDPR, di strumenti di terze parti come possono essere Googla Analytics, Matomo, Facebook …

Come già evidenziato nei precedenti capitoli di questo manuale il principale vantaggio di Matomo rispetto a Google Analytics (almeno allo stato attuale delle cose) è indubbiamente quello di poter utilizzare questo strumento in maniera conforme a quanto previsto dal GDPR. Questo non vuol dire però che Matomo può, a prescindere, essere non soggetto a tutto quanto richiesto dal GDPR.

Anche Matomo dovrà infatti essere pur sempre configurato e settato in un certo modo per poter essere effettivamente conforme a tutto quanto previsto dal GDPR

In questo senso i punti chiave da prendere in considerazione sono essenzialmente due:

  • la proprietà dei dati raccolti con Matomo
  • la richiesta di consenso agli utenti prima di attivare la raccolta dei dati e la tipologia di dati raccolti

Per quel che riguarda il primo punto (al momento non risolvibile con GA4) non ci sono grossi problemi nel senso che con Matomo la proprietà e l’accesso ai dati resta sotto l’esclusivo controllo di chi li raccoglie e questo indipendentemente dal fatto di utilizzare un’istallazione Matomo in Cloud oppure On Premise.

In particolare, nel momento in cui si dovesse optare per un’installazione di Matomo in Cloud i server utilizzati per memorizzare i dati sarebbero quelli dell’azienda stessa, localizzati in Europa (nello specifico in Francia) e quindi in tutto e per tutto conformi a quanto previsto dal GDPR Europeo. Considerando inoltre che l’azienda che sviluppa Matomo non è in alcun modo partecipata da società Americane non c’è neppure il rischio di dover trasferire i dati raccolti negli Stati Uniti o comunque in un paese in cui la gestione della privacy non è in linea con quanto effettivamente richiesto dall’Europa (a differenza invece di quello che avviene con Google Analytics che pur raccogliendo i dati in server Europei si troverebbe comunque costretta, dietro specifica richiesta del governo americano, a trasferire i dati negli Stati Uniti)

Nel momento in cui si dovesse optare invece per un’installazione di Matomo On Premise il tutto dipenderà ovviamente da dove sarà localizzato il server utilizzato per installare Matomo e quindi per raccogliere i dati. Va da se che, in queste condizioni, se anche dovessimo raccogliere dati in Europa ma il server utilizzato per installare Matomo dovesse essere localizzato in USA ci ritroveremmo esattamente nelle stesse condizioni di Google Analytics andando quindi incontro ad una violazione del GDPR perché i dati raccolti verrebbero effettivamente trasferiti negli Stati Uniti.

In definitiva raccogliendo dati in Europa e installando Matomo su di un server Europeo potremo essere sicuri, almeno sotto questo aspetto, di essere conformi a quanto previsto dal GDPR.

Sotto questo aspetto, in realtà, i problemi da prendere in considerazione sarebbero poi altri e riguarderebbero principalmente l’assunzione di responsabilità legale in merito ad eventuali data breach sul server utilizzato per installare Matomo e contenente quindi i dati degli utenti.

Per quel che riguarda il secondo punto, ossia la richiesta di consenso agli utenti prima di attivare la raccolta dei dati e la tipologia di dati raccolti, occorre invece fare riferimento alle modalità di funzionamento di Matomo.

Come evidenziato anche nei precedenti capitoli di questo manuale infatti, di base, il tracciamento di quello che succede all’interno del sito con Matomo viene effettuato lato client (via Javascript) con l’installazione nel browser dei visitatori di appositi cookie che, dipendentemente dalla tipologia di dati raccolti, potranno poi essere classificati come cookie analitici/statistici oppure come cookie di marketing/profilazione

ATTENZIONE! Ai seguenti indirizzi https://matomo.org/blog/2020/02/web-analytics-cookies-gdpr/ https://matomo.org/faq/general/faq_146/ è possibile trovare maggiori informazioni in merito ai cookie utilizzati da Matomo

Sotto questo aspetto dunque anche Matomo è soggetto esattamente agli stessi vincoli e agli stessi obblighi imposti dal GDPR, in merito alla gestione dei cookie, cui è sottoposto lo stesso Google Analytics e quindi possiamo giustamente affermare che non è assolutamente legale installare cookie Matomo sul browser degli utenti prima che questi abbiano prestato il loro consenso.

Come noto infatti la sentenza della Corte di giustizia del 2019 (Az.: C-673/17) prevede che venga richiesto un consenso esplicito all’utente prima di poter effettivamente installare sul suo browser un qualsiasi tipo di cookie che non sia tecnicamente obbligatorio e quindi indispensabile per un corretto funzionamento del sito. Tutto ciò che va oltre il funzionamento essenziale del sito (quindi cookie analitici, cookie di marketing …) richiede un consenso esplicito e preventivo da parte dell’utente.

In definitiva dunque nel momento in cui dovessimo utilizzare Matomo per attivare una raccolta di dati (indipendentemente dal fatto che siano o meno dati personali degli utenti) basata sull’utilizzo dei cookie senza prima richiedere il consenso agli utenti e senza portarli a conoscenza, nelle varie informative presenti sul sito, dei dati che verranno raccolti e dell’utilizzo che ne faremo, saremmo in palese violazione di quanto previsto e richiesto dal GDPR.

Compreso ciò il punto fondamentale diventa ora quello di capire come poter gestire, anche nel caso di Matomo, le richieste di consenso preventivo e, in questo senso, le cose non sono poi così diverse da Google Analytics.

Anche in questo caso infatti una possibile soluzione potrebbe essere quella di ricorrere all’utilizzo di apposite piattaforme CMP (es. Iubenda, Cookiebot …) facendo attenzione al fatto di:

  • inserire nelle informative da esse generate l’utilizzo di Matomo come piattaforma di web analytics
  • classificare i cookie utilizzati da Matomo come cookie analitici/statistici o marketing/profilazione in base alla tipologia di dati che andremo effettivamente a raccogliere
  • configurare il blocco preventivo dello script di Matomo per essere certi di attivare il tracciamento e iniziare a raccogliere i dati solo dopo che l’utente abbia effettivamente prestato il proprio consenso all’utilizzo di quella specifica tipologia di cookie

Un’altra possibile soluzione, limitata però al solo utilizzo di Matomo, potrebbe anche essere quella di utilizzare il form di Opt Out (standard o customizzato) disponibile tra i vari strumenti di gestione della Privacy messi a disposizione da Matomo

e le relative chiamate API per una corretta gestione delle richieste di consenso

ATTENZIONE! Questo tipo di soluzione è limitata esclusivamente all’utilizzo di Matomo e ai cookie da esso installati.

Ciò significa che nel momento in cui all’interno del sito dovessero essere utilizzati anche altri strumenti di tracciamento che fanno uso di cookie (es. Facebook, Google Ads …) questi dovranno necessariamente essere bloccati in maniera preventiva mediante strumenti appositi (piattaforme CMP) che nulla hanno a che vedere con il form di Opt Out di Matomo

Per maggiori informazioni in merito alla gestione del form di Opt Out di Matomo si veda anche quanto indicato nel relativo capitolo (“Matomo – Privacy e GDPR – Opt Out Utenti”) di questo manuale

Infine, un’ultima considerazione molto interessante da fare, in merito sempre all’utilizzo dei cookie, è che volendo gestire questo tipo di tracciamento, dal punto di vista delle modalità di installazione di Matomo, la soluzione migliore è indubbiamente quella On Premise. In questo modo infatti, associando all’installazione Matomo un sottodominio del dominio principale in uso al sito, sarà possibile far sì che i cookie installati da Matomo siano trattati come cookie di prima parte con tutti i vantaggi del caso (allo stesso modo di quello che avviene ad esempio per il tracciamento server side di GTM)

In generale comunque il problema relativo all’utilizzo dei banner di consenso è rappresentato, ovviamente, da tutti quegli utenti che potrebbero negare il proprio consenso all’utilizzo dei cookie privando dunque gli amministratori del sito di tutta una serie di dati che fondamentali per avere sempre un quadro chiaro di quello che è il reale andamento del sito e dei relativi obiettivi di business.

Da questo punto di vista le cose andavano decisamente meglio quando era consentito tracciare gli utenti senza la necessità di richiedere un consenso preventivo e sotto questo aspetto Matomo può aiutare gli amministratori del sito in maniera indubbiamente maggiore di quanto non riesca a fare Google Analytics.

Matomo dispone infatti di tutta una serie di parametri di configurazione grazie ai quali poter attivare ad esempio un tracciamento cookieless (senza cioè l’utilizzo di cookie) e un anonimizzazione dei dati che, in determinate condizioni, potrebbero anche portare a tracciare gli utenti senza richiedere il consenso e restando comunque conformi a quanto richiesto dal GDPR

Nei successivi capitoli di questo manuale verranno analizzati rapidamente i principali parametri di configurazioni e le impostazioni disponibili per rendere la propria installazione di Matomo conforme al GDPR nelle diverse possibili situazioni.

ATTENZIONE! Per maggiori informazioni in merito alla gestione della privacy in Matomo si consiglia di fare sempre riferimento alla documentazione ufficiale disponibile, ad esempio, al seguente link https://matomo.org/faq/general/configure-privacy-settings-in-matomo/