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MANUTENZIONI

Il Calcolo delle manutenzioni, così come prevede l’articolo 102, comma 6, TUIR ed aggiornato con il D. L .n 16 del 02/03/2012, viene suddiviso in base alla tipologia di attività impresa e professionista.

Se si effettua la stampa del registro cespiti, impostando il parametro “Stampa calcolo manutenzioni” a D (dettaglio) e i parametri “Stampa sudd.per sottoaz.S e “Amm. per sottoaz.“ a S, il programma differenzia i cespiti dell’impresa rispetto a quelli del professionista e stampa un differente calcolo relativo ai costi di manutenzione.

La stampa evidenzia i cespiti relativi al professionista con una P affianco alla colonna “Importo”, ed una differenziazione sia del totale dei cespiti relativi alle diverse attività che del calcolo della deduzione 5% .

Nel caso in cui sia presente un residuo da riportare negli anni successivi (ossia una manutenzione eccedente), il programma differenzia la modalità di riporto tra l’impresa e il professionista.

Per l’impresa se il parametro “Genera scritture contabili su raccordo Fiscale ” è settato a SI, la differenza verrà riportata nel menù Annuali – Raccordo civile Fiscale – Op. di variazione - Ricavi Oneri plur., attraverso una VAT (Variazione in Aumento Temporanea).

Il programma genera anche i Reversal in diminuzione (RD) che riassorbono nei 5 esercizi successivi tale variazione.

Mentre per il professionista (che non ha mai la gestione del Raccordo civile fiscale) verrà generato un giroconto (causale GR) con la parte eccedente dell’anno che verrà riassorbita in automatico nei 5 esercizi successivi.

Il calcolo delle manutenzioni viene suddiviso SOLO nel caso in cui le diverse attività siano miste, se la multiattività è formata solo da imprese o solo da professionisti, il calcolo delle manutenzioni rimane unico.