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TRACCIAMENTO RICERCHE INTERNE AL SITO

Se, da una parte, è indubbiamente di fondamentale importanza analizzare correttamente i propri dati di Web Analytics per cercare di comprendere da dove arrivano le visite al nostro sito, se le nostre campagne di web marketing hanno avuto o meno successo, in che misura il traffico in ingresso al nostro sito arrivi effettivamente da ricerche organiche ecc…. dall’altra parte è altrettanto importante sapere, una volta che gli utenti sono arrivati sul nostro sito, cosa effettivamente cercano al suo interno.

Riuscire a tracciare correttamente le ricerche interne al sito ci permette infatti di ottenere informazioni di fondamentale importanza relativamente a quello che gli utenti si aspettano effettivamente dal nostro sito, a quelli che sono gli argomenti e/o le sezioni potenzialmente più interessanti, a quelli che sono gli articoli o i marchi maggiormente richiesti dagli utenti ecc…

Questo tipo di informazioni possono diventare estremamente importanti, soprattutto per un sito Ecommerce.

Supponiamo, ad esempio, di accorgerci che il prodotto più ricercato all’interno del sito è poco visibile, perché magari è posizionato alla decima pagina del nostro catalogo web o magari non ha una descrizione che coincide con quello che effettivamente cercano gli utenti all’interno del sito.

Ottenuta questa informazioni potremmo quindi agire immediatamente per rendere il prodotto in esame più visibile, ad esempio mediante l’inserimento di appositi banner oppure modificando le opzioni di ordinamento del catalogo, inserendo opzioni di ricerca coerenti con quello gli utenti effettivamente cercano nel sito, attivando promozioni su quello specifico prodotto ecc …

Il risultato di queste azioni di miglioramento sarà, molto probabilmente, un deciso aumento delle vendite di questo specifico prodotto.

Google Analytics offre, sotto questo aspetto, la possibilità di tenere traccia di quello che gli utenti cercano all’interno del nostro sito.

Va detto però che tale funzionalità non è attiva di default ma deve essere correttamente attivata e configurata sulla specifica Vista che si è deciso di utilizzare per la raccolta di questo tipo di informazioni.

ATTENZIONE! Il tracciamento delle ricerche interne al sito è una funzionalità della singola Vista

All’interno del nostro Account potremmo quindi avere Viste di una stessa Proprietà che raccolgono correttamente i dati relativi alle ricerche effettuate all’interno del sito e altre che non lo fanno, semplicemente perché per esse la funzionalità in esame non è stata abilitata.

Oltre ad attivare la funzionalità relativa al tracciamento delle ricerche interne al sito sul proprio Account Google Analytics è poi necessario, ovviamente, che anche il sito che invia le informazioni ad Analytics sia correttamente predisposto per inviare queste informazioni così come Analytics se le aspetta.

In definitiva dunque:

  • Lato Google Analytics dovremo abilitare, sulla specifica Vista, il tracciamento delle ricerche interne al sito, indicando esattamente (come vedremo meglio tra poco) la parola o le parole utilizzate come parametri nelle query string generate dalle ricerche effettuate dagli utenti
  • Lato sito web dovremmo verificare che, nel momento in cui vengano effettuate delle ricerche interne al sito, gli url generati contengano effettivamente il/i termini cercati preceduti dagli stessi parametri indicati all’interno di Analytics.

Ora, prima di procedere ad esaminare nel dettaglio la procedura di attivazione del tracciamento delle ricerche interne al sito, è bene chiarire alcuni concetti relativamente a quelli che possono essere i parametri utilizzati nelle query string di ricerche interne al sito e a cosa dovremmo effettivamente inserire su Google Analytics, in fase di configurazione della Vista, nel momento in cui dovessimo decidere di abilitare anche il tracciamento di questo tipo di informazioni.

In questo senso dunque, possiamo dire che quando gli utenti eseguono ricerche all’interno di un sito, generalmente le loro query vengono incluse direttamente nell’URL prodotto dalla ricerca stessa e separate da quello che sarebbe il normale indirizzo di una pagina mediante un apposito parametro.

Supponendo dunque di cecare all’interno del sito la parola “informatica”, l’ url della pagina cui potremmo essere ricondotti per visualizzare i risultati della ricerca impostata potrebbe essere del tipo:

www.miosito.it/risultati-ricerca?a=informatica

dove al normale indirizzo della pagina, che nell’esempio considerato sarebbe www.miosito.it/risultati-ricerca, viene aggiunta la query di ricerca effettuata dall’utente, che, sempre nell’esempio considerato, sarebbe ?a=informatica.

All’interno di questa query possiamo individuare il carattere “?” che serve, fondamentalmente, come carattere di apertura della query string, il carattere “a” che rappresenta il parametro utilizzato dal sito per la query string di ricerca e, dopo il simbolo di “=”, il termine o i termini ricercati dall’utente.

In queste condizioni dunque, nel momento in cui dovessimo decidere di abilitare in Analytics per la Vista in esame anche il tracciamento delle ricerche interne al sito, il valore da indicare in fase di configurazione sarebbe semplicemente il carattere a

Così facendo quando verrà inviato ad Analytics l’URL www.miosito.it/risultati-ricerca?a=informatica, Analytics stesso riuscirà ad individuare perfettamente quello che è il parametro della query string e quelli che sono invece i termini cercati dall’utente andando poi a costruire su di essi tutti i suoi rapporti e le sue statistiche.

Di per sé quindi il tracciamento delle ricerche interne al sito è un processo abbastanza semplice; è sufficiente riuscire ad individuare, quali sono i parametri utilizzati nelle varie query string di ricerca ed inserire poi questi stessi parametri (fino ad un massimo di 5), in fase di configurazione della Vista.

Il problema nel processo di tracciamento delle ricerche interne al sito, consiste però nel fatto che molti strumenti per la creazione e la gestione di siti web producono url più “SEO friendly”, maggiormente indicizzabili e che non includono alcun tipo di query string (pur mostrando ovviamente i risultati delle ricerche effettuate dall’utente).

In queste condizioni non sarebbe quindi possibile utilizzare la funzionalità nativa di Google Analytics per il tracciamento delle ricerche interne al sito.

Fortunatamente, sotto questo punto di vista, Passweb gestisce perfettamente entrambe le problematiche nel senso che:

  • da una parte gli URL di un sito Passweb sono tutti “SEO Friendly”, facilmente indicizzabili e privi, all’apparenza, di eventuali query string
  • dall’altra parte, nel momento in cui si dovesse decidere di abilitare la funzionalità di tracciamento delle ricerche interne al sito, pur generando URL di ricerca SEO Friendly, Passweb si preoccuperà anche di inviare ad Analytics, a seguito di ogni ricerca effettuata all’interno del sito, un apposito URL nel formato corretto affinchè possa essere effettivamente tracciato quello che l’utente ha ricercato all’interno del nostro sito.

In questo senso i parametri utilizzati nelle query string presenti negli URL inviati ad Analytics (e non visibili agli utenti) sono:

    • search: parametro utilizzato nelle query di ricerca generate da Passweb a seguito di una qualsiasi ricerca interna al sito, sia essa una ricerca di contenuti testuali (effettuata mediante un apposito pannello di ricerca) o una qualsiasi ricerca di contenuti CMS (effettuata mediante uno dei componenti utilizzati da Passweb per effettuare ricerche su questo tipo di elementi come ad esempio, Menu Periodi, Tag Cloud, Pannelli di ricerca CMS ecc…)
    • search_category: parametro utilizzato nelle query di ricerca generate da Passweb per individuare le diverse categorie di contenuti cercati dagli utenti all’interno del nostro sito.

ATTENZIONE!: I valori associati a questo parametro, e quindi le diverse possibili categorie di contenuto tracciate da Analytics, sono cablate all’interno dell’ applicazione e non possono quindi essere personalizzate.

In questo senso le ricerche:

-) effettuate mediante pannelli di ricerca testuali verranno tracciate nella categoria “Ricerca Testuale”

-) effettuate mediante pannelli di ricerca CMS verranno tracciate nella categoria “Ricerca CMS

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