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DEFINIZIONE QUERY

Attraverso la voce del navigatore Report Personalizzati, è possibile aprire una finestra per la configurazione di una nuovo report personalizzato; aprendo un report già esistente viene aperto automaticamente la scheda di stampa con la relativa generazione automatica della anteprima di stampa.

La scheda permette di definire tante query che diventeranno in fase di stampa la testata del report e tanti sottoreport inseribili in base alle esigenze; ciascun sottoreport può interessare dati anche eterogenei tra loro, in quanto è l’utente in fase di editing del layout di stampa a definire la relazione che lega un report al suo sottoreport.

Nella lista “Query” vengono elencati tutti i potenziali sottoreport utilizzabili.

Facendo doppio click su uno di questi, la query viene caricata nella scheda principale riportando l’istruzione SQL definita. La sintassi da utilizzare è quella classica applicabile anche su SQL Server.

Una novità rispetto alla classica sintassi SQL è la parte di definizione dei parametri. Definendo dei parametri, contraddistinti da un nome unico compreso da parentesi quadre (es. [saldo minimo interessato]) e il tipo di valore che prevede (es. decimal) è possibile inserire nel costrutto WHERE della query una condizione che tenga conto del parametro personalizzabile durante l’esecuzione finale.

Le restanti informazioni definibili sono:

Nome query – nome univoco della query/sottoreport che si sta definendo.

Query di testata report – definisce all’interno di un insieme di query previste dalla indagine, quale sarà (almeno inizialmente) la testata principale dell’anteprima di stampa. Non è pertanto possibile impostare più testate all’interno di una stessa indagine.

Anteprima – permette di visualizzare le prime dieci righe o della query che si sta configurando oppure, premendo il tasto destro del mouse e selezionando la operazione “Anteprima”, il contenuto di una delle tabelle selezionate.

Selezionando tale operazione sia sul nodo identificante il nome della tabella, oppure su una delle sue colonne, viene eseguita una SELECT per mette di poter vedere il contenuto della tabella.

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Tabelle – visualizzazione della lista di tutte le tabelle contenute nel database del datawarehouse di PAN e che potranno essere utilizzare per la stesura di query più avanzate o particolari.

Le operazioni previste all’interno della scheda di definizione di un generico sottoreport sono:

Aggiungi PARAMETERS – aggiunge all’inizio della query selezionata nella scheda la riga riportante la sintassi di definizione dei parametri utilizzabili nel costrutto WHERE.

Anteprima query – esegue la query per generare una prima anteprima di output dei dati che essa produrrà in fase di stampa.

Nuova query – viene inizializzata la scheda per l’inserimento di una nuova query.

Conferma query – memorizza temporaneamente le modifiche fatte sulla query selezionata e la chiude.

Annulla query – annulla qualunque modifica fatta sulla query selezionata ed inizializza la scheda per l’inserimento di una nuova query.

Cancella query – cancella la query selezionata dalla lista ed inizializza la scheda per l’inserimento di una nuova query.

N.B. Nella costruzione della query non devono essere indicati campi con _ e con gli spazi nel nome.

N.B. Per MySQL:

1. nella costruzione della query nella clausola ORDER BY deve essere inserito il nome del campo e non l’Alias.

2.le funzioni di aggregazione, ad es. COUNT(), devono essere seguite dall’alias, pertanto occorre aggiungere la particella AS come da esempio:

SELECT count(*) AS ‘conteggio’

FROM disarticolo;

CONFIGURAZIONE PARAMETRI

I parametri utilizzabili per personalizzare i filtri di una query sono sempre inseriti come prima riga della query.

La riga prevede la seguente sintassi:

PARAMETERS [variabile1] tipoVariabile1(varchar int decimal datetime bool) #default1#;

dove ogni parametro, separato uno dall’altro da una virgola, sarà definito da un nome e da un tipo di dato associato

PARAMETERS – è una parola chiave costante.

[variabile1] – va inserito (sempre tra parentesi quadre) il nome della variabile da chiedere all’atto della esecuzione della query.

tipoVariabile1 – va inserito il tipo di informazione gestita. Tra parentesi viene fornito una lista dei tipi riconosciuti e gestiti dal programma, per facilitare un inserimento corretto dei dati. Le tipologie di dato valide sono: “varchar”, “bool”, “int”, “decimal” e “datetime”.

ATTENZIONE: la riga viene ritenuta corretta solo se inizia con PARAMETERS e termina con il punto e virgola dopo l’ultima variabile dichiarata. In presenza di un tipo di dato “datetime” per poter estrarre correttamente le sue parti (es. ora, anno, mese, etc…) è necessario specificare il campo con i singoli apici (es. Year(‘[data validità interessata]’) )

default1 – rappresenta il valore di default che verrà proposto per la variabile in oggetto; in base alla tipologia di variabile la notazione con cui specificare la variabile cambia:

Stringhe – inserire la stringa senza i singoli apici.

PARAMETERS [Cliente] varchar #Rossi#;

SELECT RagSoc

FROM DIMCliente

WHERE RagSoc like '%[Cliente]%';

Intero – inserire il valore interessato.

PARAMETERS [da] int #1#, [a] int #3#;

Select Sigla, Serie, Numero

From DIMDocVendite

Where Numero >= [da] and Numero <= [a];

Decimale – inserire il valore interessato.

PARAMETERS [Valore] decimal #100#;
Select data, importo
From FTVendite
Where importo > [Valore];

Booleano – inserire il corrispondente valore interessato numerico: per il “Vero” il valore “1”, “0” altrimenti.

PARAMETERS [attivo] bit #1#;
Select ….
From ……
Where isAttivo = [attivo];

Data ora – inserire il valore interessato, privo di separatori di ora e data.

PARAMETERS [data interessata] datetime #01032014#;

Select Anno, CostoUltimo, Data

From FTVendite

Where Data >= convert(datetime, '[data interessata]', 120)

Order by Data desc;

ATTENZIONE: è OBBLIGATORIO inserire tutte le cifre per la parte relativa alla data (ddMMyyyy).

Qualora almeno uno di questi parametri venisse inserito nella clausola WHERE della query, durante l’esecuzione verrà aperta una finestra per l’inserimento del valore da utilizzare.

Con l’opzione “Raggruppa i parametri con lo stesso nome” permette, a discrezione dell’utente, di valorizzare una sola volta quelle variabili di query diverse che presentano lo stesso nome; tramite il pulsante “Aggiorna” viene aggiornata la griglia riportando i parametri raggruppati per query oppure tutti distinti.

Qualora il tipo dovesse essere diverso da uno di quello sopra citati, il programma segnalerà tale incoerenza invitando in fase di valorizzazione a specificare un tipo di dato valido.

ATTENZIONE: finché tutti i tipi dei parametri non siano configurati correttamente, quelli non validi verranno interpretati come stringhe (varchar) e quindi potranno essere applicabili solo come tali.