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RICLASSIFICAZIONE DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO

Questa analisi è consentita esclusivamente per aziende che gestiscono la contabilità all’interno del gestionale Passepartout, in quanto si basa sui saldi mensili di ciascun conto contabile.

Sono disponibili i seguenti schemi di riclassificazione distribuiti da Passepartout:

SCHEMI DI RICLASSIFICAZIONE DI STATO PATRIMONIALE:

  • Analisi – Stato Patrimoniale: si tratta della riclassificazione, a sezioni contrapposte, secondo il criterio finanziario; ossia l’attivo è suddiviso secondo il grado di liquidità, mentre il passivo secondo il grado di esigibilità;
  • Analisi – Posizione finanziaria netta: questa riclassificazione fornisce una misura, in termini assoluti, dell’indebitamento finanziario netto dell’impresa, calcolato come differenza tra le attività finanziarie a breve termine e le passività finanziarie (sia a breve che a lungo termine);

SCHEMI DI RICLASSIFICAZIONE DI CONTO ECONOMICO:

  • Analisi – Conto economico: si tratta della riclassificazione scalare a Valore della Produzione e Valore aggiunto; i costi della gestione caratteristica vengono suddivisi unicamente per natura (non occorre dunque un sistema contabile particolarmente articolato): Consumi di Materie e Servizi, Costo del lavoro e Costi di Struttura; tale riclassificazione consente, tra l’altro, di calcolare il Valore aggiunto, ossia la misura della ricchezza prodotta dall’azienda e il Margine Operativo Lordo, ossia il margine immune dalle mirate politiche di bilancio;
  • C.E. a costo del venduto: tale modello di riclassificazione è adatto alle aziende industriali; i costi della gestione caratteristica vengono suddivisi per funzione o destinazione (richiede dunque un sistema di rilevazione contabile articolato in tal senso): costi industriali, costi commerciali e costi amministrativi; i costi di ogni funzione vengono ulteriormente suddivisi per natura; tale modello di riclassificazione consente di calcolare il Risultato lordo sulle vendite, ossia la differenza tra i Ricavi netti e il Costo del venduto;
  • C.E. a costo del venduto az. mercantile: tale modello di riclassificazione è adatto alle aziende mercantili; è una variante della riclassificazione a costo del venduto adatta alle aziende di distribuzione, che si differenzia dalla precedente solo nella parte superiore dello schema, relativa al calcolo del Risultato lordo sulle vendite; il concetto di merce sostituisce i prodotti finiti, le materie prime e i semilavorati;
  • C.E. margine lordo di contribuzione: tale modello di riclassificazione è adatto alle aziende industriali; i costi della gestione caratteristica vengono suddivisi in costi fissi e costi variabili (occorre dunque un sistema di rilevazione contabile articolato in tal senso); questo schema è la base di partenza della Break-Even Analysis, volta a determinare la soglia di vendite oltre la quale l’azienda “entra” nella zona di guadagno, riuscendo a coprire il totale dei costi fissi e dei costi variabili; tale modello di riclassificazione consente di calcolare il Margine Lordo di Contribuzione, ossia la differenza tra i Ricavi netti e i Costi variabili;
  • C.E. margine lordo di contribuzione az. mercantile: tale modello di riclassificazione è adatto alle aziende mercantili; è una variante della riclassificazione a margine lordo di contribuzione adatta alle aziende di distribuzione, che si differenzia dalla precedente solo nella parte superiore dello schema, relativa al calcolo del Margine Lordo di contribuzione.

Di seguito vengono riepilogate le fasi necessarie al fine della riclassificazione degli schemi di bilancio:

  • Trasferimento dati;
  • Associazione dei conti;
  • Riclassificazione Stato patrimoniale/Conto economico.
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