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IMPORT INSTALLAZIONE

Questa funzione permette di importare un’intera directory dati in sostituzione di quella già presente. In particolare, la procedura richiederà il percorso di una directory dati in input, la quale non deve essere utilizzata da unaltra installazione nello stesso tempo (e quindi non può essere la stessa dati dell’installazione che intende importare). Tale directory da importare deve essere raggiungibile dal server oppure dal client che invocherà la funzione (nel secondo caso, il percorso dovrà essere preceduto dal “<”).

In accesso, la funzione assume le seguenti caratteristiche:

  • Uso esclusivo assoluto. Fintanto che almeno un altro terminale è attivo nell’installazione, la funzione non risulta eseguibile. Inoltre, nel momento in cui il primo ed unico terminale ha avuto accesso, altri terminali non possono accedere finché non esce.
  • Richiede nessuna azienda aperta.
  • In Passcom, disponibile per i soli utenti Studio “S”.

Relativamente ai dati da importare, vi sono i seguenti vincoli.

  • Non devono essere di versione inferiore alla 2011F.
  • Non devono risultare di versione superiore all’installazione che importa.
  • Mexal e Mexal Live possono importare dati di prodotti inerenti questo stesso elenco.
  • Passcom Windows e Passcom Live: possono importare solo dati di Passcom Windows, Live o Linux.
  • Passcom Linux può importare solo dati di Passcom Linux.
  • Moduli su database non trattati (usare separatamente menu Import/export database).
  • Aziende redirette (spostate) non trattate.
  • La versione minima richiesta dalla licenza di destinazione non deve essere superiore a quella dell’installazione che importa.
  • Ambiente copia per assistenza non trattato.
  • Ambienti dichiarazione redditi anni precedenti non trattati nei prodotti Live.

Se i dati da importare provengono da un’installazione con sistema operativo diverso da quello presente nell’installazione che esegue l’import, non tutti i dati saranno compatibili ed andranno normalizzati operando manualmente (ad esempio le stampanti).

Le installazioni dotate di licenza PLUS possono importare i dati completi, mentre le installazioni che non dispongono di licenza PLUS possono importare solo i dati anagrafici (piano dei conti, clienti/fornitori, articoli, tabelle) ma non le transazioni/saldi (primanota, documenti di magazzino).

ATTENZIONE: questa procedura sostituisce l’intera base dati attuale con quella specificata dall’utente. Vengono sovrascritti tutti i dati e tutte le configurazioni (aziende, dichiarativi, dati generali, punti di ripristino, utenti, password, etc.). I dati attuali non saranno più accessibili, pertanto prima di procedere è necessario effettuare le copie di sicurezza per un eventuale ripristino.

Entrati nella funzione si presenta la seguente videata:

Il parametro richiesto

DIRECTORY DATI DA IMPORTARE – Percorso di sistema dove è presente la directory “dati” da importare. È disponibile la funzione Elenco directory [F2] per sfogliare il file system del server o del client locale. Negli ambienti Live, è possibile importare dati solo dal client locale (nessuna directory server risulta accessibile). Nei prodotti senza restrizione dati utente ed in presenza di directory consentite, compare anche il pulsante Directory server consentite [F3], per selezionare le stesse directory consentite. In Passcom non Live, il campo non è soggetto a restrizione dati utente, per consentire di accedere a tutto il file system server dove depositati i dati. Pertanto, per continuare a nascondere agli utenti il file system server già inaccessibile dalla restrizione dati utente strutturale del prodotto, occorre agire a livello di menu consentiti dall’amministratore. A qualunque gruppo utente l’amministratore desideri impedire che possa accedere alla funzione e soltanto sfogliare il file system server, dovrà essere inibito il menu. Per ulteriori dettagli sulle restrizioni di accesso al file system, si veda il manuale alla sezione “Nozioni Generali”, modulo “Gestione file utente”.

Il pulsante Chiudi [Esc] ritorna a menu, sbloccando l’accesso esclusivo dell’installazione agli altri terminali

Alla conferma della directory impostata, scattano i controlli sulla coerenza dei relativi dati e, al fine di evitare import non autorizzati, vengono richieste le credenziali di amministratore 1 dei dati stessi da importare.

La password deve digitarsi in conformità alla specifica “Distinzione maiuscole/minuscole in verifica password” presente nell’installazione che importa, non dei dadi da importare.

Ad esempio, supponiamo la password dei dati da importare risulta “mexaladm1” ed essi non hanno attiva l’opzione suddetta della distinzione, cioè sono case insensitive. Tuttavia, l’installazione che sta importando ha le password case sensitive in verifica. Ciò significa che, nella finestra di login sopra citata, occorre digitare esattamente password “mexaladm1”. Una volta che l’import sarà completato e la nuova dati risulterà operativa, allora entrerà in funzione la modalità case insensitive e si potrà accedere liberamente come case, cioè “MEXALADM1”, “Mexaladm1”, etc.

Dopo aver fornito le credenziali admin 1, un ulteriore messaggio conferma che nessun utente deve essere connesso nell’installazione da importare:

Confermando quest’ultimo avviso viene eseguita la procedura di import. Una fase iniziale di copia (i dati di destinazione sono copiati in <dati>_new, al pari dell’attuale <dati> in linea) risulta interrompibile con Esc finché un messaggio finale chiede di riavviare l’applicazione per completare le modifiche necessarie. Qualora dovesse riscontrarsi un errore, l’applicazione lo segnala alla conferma chiusura per cui, anziché chiudere, mantiene in linea la dati corrente e consente di ripetere eventualmente l’import. Oppure, un errore può notificarsi al successivo avvio, confermando che la dati attualmente in linea non è stata alterata, consentendo di ripetere eventualmente l’import. Frattanto, è necessario che nessun programma (es. prompt di comando, finestre Windows Explorer) sia aperto allinterno della directory dati corrente o della <dati>_new, né logicamente che sia aperto alcun file allinterno di tali cartelle, affinché non risulti bloccata la loro rinomina.

ATTENZIONE: in ambiente Linux, affinché la procedura possa avviare l’import correttamente, occorre assegnare manualmente i permessi di scrittura all’account MexalAdmin per la directory madre della <dati> in linea. In caso contrario, la procedura non potrà creare la <dati>_new e ritornerà errore. Es., partendo da una /home/mexaladm/passcom999857/dati, occorre assegnare i permessi all’account MexalAdmin per la directory /home/mexaladm/passcom999857 in modo che la procedura possa creare la /home/mexaladm/passcom999857/dati_new.

In assenza di errori, al successivo riavvio vengono richieste le credenziali di un utente dell’installazione appena importata e la procedura può completarsi.

NOTA BENE: nelle installazioni Live, occorre accedere con il nuovo utente amministratore per tre lanci consecutivi. Gli altri utenti risultano utilizzabili a partire da quel momento.

Se i dati sono allineati ad una versione inferiore a quella attesa è possibile eseguire l’aggiornamento degli archivi con le consuete modalità.

Di seguito alcune particolarità inerenti la gestione della nuova dati importata.

  • Qualora WebDeskSrv fosse attivo sui dati importati, esso è disattivato dall’import e dovrà riattivarsi manualmente dopo l’import stesso. In particolare, WebDeskSrv dovrà essere riconfigurato secondo le specifiche sistemistiche dell’installazione che sta operando, facilmente diverse da quelle dei dati importati.
  • Qualora Freestudio fosse attivo sui dati importati, viene mantenuto ad import completato, tuttavia non può essere utilizzato. Pertanto, dovrà essere disattivato e riattivato manualmente.
  • Importando su Linux eventuali dichiarazioni redditi anni precedenti archiviate, al termine dell’import occorre assegnare i permessi di esecuzione alla directory dati/drap.
  • La licenza dell’installazione che esegue l’import è logicamente mantenuta. Frattanto, se i dati importati eccedono limiti della licenza (es. numero aziende superate, numero iDesk azienda superati, etc.), si dovranno adeguare di conseguenza, eliminando i vari esuberi segnalati dal programma.
  • Per caratteristica strutturale, l’import lascia attive le directory dati di origine, rinominandole in dati_old seguite da riferimenti data e ora di esecuzione. Una volta accertati che l’import ha reso operativi i nuovi dati, si può comunque rimuovere tale dati_old.