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STRUTTURA GESTIONE GRUPPI UTENTI

Si possono configurare fino a 3000 utenti compreso l’amministratore principale. Gli utenti Passepartout sono contraddistinti da un identificativo intero univoco denominato ID utente. L’ID 1 è sempre riservato all’amministratore principale (admin 1), il primo utente ad essere creato automaticamente dalla procedura ed a cui farà capo tutta la struttura. Gli ID da 2 a 3000 sono riservati ai vari utenti generati in ordine di codifica.

L’ID univoco può essere utilizzato per individuare gli utenti attraverso sprix (variabile di dizionario “sxnut”), per differenziare le stampe su file (variabile a tre apici ’’’) e per il monitor dei terminali automatici (F1+F1+F4). Per i contesti citati consultare il manuale ai relativi riferimenti.

Di seguito un semplice schema introduttivo:

Gruppo 1

Utente A (Id 2)

Utente B (Id 3)

Gruppo 2

Utente C (Id 4)

Gruppo 3

Utente D (Id 5)

successivo inserimento di un nuovo utente

Gruppo 1

Utente A (Id 2)

Utente B (Id 3)

Gruppo 2

Utente C (Id 4)

Utente E (Id 6)

Gruppo 3

Utente D (Id 5)

NOTA BENE: l’inserimento di un nuovo utente in qualsiasi posizione utilizza un nuovo numero in fondo alla numerazione precedente.

Come si evince dall’esempio, all’utente E (codificato successivamente) è stato associato l’Id 6.

ATTENZIONE: in caso di cancellazione utenti, avviene la compattazione. Se esistono 7 utenti amministratore compreso e si cancella un utente che è nato con ID 5, gli utenti numerati a seguire scalano di posizione: il numero 6 diviene 5 e il numero 7 diviene 6. Perciò, anche la variabile sprix “sxnut” restituirà un valore diverso. Per la precisione, restituisce sempre quello contestuale alla login che però è soggetto a compattazione. Nell’esempio precedente, codificando nuovamente il 7° utente, esso assumerà ID 7 e i precedenti non incrementeranno. In conclusione, l’ID utente non può incrementare nel ciclo di vita di un utente stesso, ma rimanere fisso oppure scalare se si cancellano utenti a numerazione precedente il proprio.

Di seguito un semplice schema introduttivo:

Gruppo 1

Utente A (Id 2)

Utente B (Id 3)

Gruppo 2

Utente C (Id 4)

Utente E (Id 6)

Gruppo 3

Utente D (Id 5)

successiva cancellazione utente “C” intermedio:

Gruppo 1

Utente A (Id 2)

Utente B (Id 3)

Gruppo 2

Utente E (Id 5)

Gruppo 3

Utente D (Id 4)

Come si evince dall’esempio, cancellando l’utente C in posizione intermedia ID 4, quindi non ultimo numerato, sono scalati tutti quelli con numero a seguire: l’utente E passa da ID 6 a 5, l’utente D passa da ID 5 a ID 4. Creando ora un nuovo utente, si ritorna alle considerazioni iniziali: assumerebbe ID 6 e gli utenti precedentemente scalati rimangono al loro ultimo numero, rispettivamente 5 e 4.

La struttura utenti fa sempre capo all’amministratore 1, un utente di livello superiore cui la procedura rende disponibili tutte le funzioni disponibili, con possibilità di definire nuovi utenti o variare quelli già esistenti.

NOTA BENE: poiché l’amministratore esegue tutte le funzioni del programma risulta l’unico abilitato a richiamare il programma di “Amministrazione utenti”. Pertanto, è necessario non dimenticare le sue credenziali: in caso contrario, alla lunga si può arrivare ad una condizione d’impossibilità accesso alla procedura dei vari utenti. In tale contesto il solo l’intervento del Produttore del programma, contattato dal Rivenditore, può sbloccare la situazione.