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VINCOLI LOGICI E STRUTTURALI LEGATI ALLA FUNZIONE

Prima di esaminare il dettaglio della funzione e le modalità operative per effettuare la variazione delle partite scadenze, si riportano di seguito i limiti ed i vincoli sia logici che strutturali legati a questa funzione.

LIMITI LOGICI

  • Sulle rate degli INSOLUTI COLLEGATI ai relativi effetti non pagati (funzione specifica dello scadenzario “Collega Insoluto”), si può eseguire SOLO il “COPIA PARTITA/SCADENZA” ma NON l’ “INCOLLA PARTITA/SCADENZA”. Questo è dovuto al fatto che l’insoluto è stato collegato ad una rata ben definita e la funzione di “INCOLLA” andrebbe a “scollegare” quell’insoluto dalla sua rata originaria e lo andrebbe ad “accorpare” alla rata su cui era stata precedentemente “copiata” la partita/scadenza violando in questo modo il concetto di “insoluto collegato”. Per lo stesso motivo, sull’INSOLUTO COLLEGATO è inibita anche la variazione manuale della partita/scadenza. Per effettuare variazioni di partita/scadenza sugli “insoluti collegati” occorre operare dalle funzioni di primanota.

Il copia partita/scadenza resta invece attivo sulla rata dell’IN collegato in quanto è possibile copiare la sua partita/scadenza per poi attribuirla ad altre rate che si accorperanno all’insoluto determinandone quindi il pagamento. Sugli “insoluti non collegati” è possibile effettuare tutte le variazioni desiderate (sia attraverso la variazione manuale sia attraverso l’“incolla”); è la procedura stessa che riconosce gli insoluti collegati e quelli non collegati ed in automatico disabilita le funzioni sopra descritte.

  • Le RATE che hanno come tipo pagamento un “effetto” (tipologie R, B, V, T, A) e PER LE QUALI GLI EFFETTI SONO GIÀ STATI EMESSI (esiste cioè in scadenzario una ulteriore rata negativa con la “E” o la “e” che chiude la rata originaria del documento) SONO SEMPRE ESCLUSE DALL’ELENCO E NON SONO QUINDI MODIFICABILI DA QUESTA FUNZIONE (sia la rata originaria del documento che la rata della ED – emissione distinta- che chiude la rata origine). Per modificare queste rate occorre operare da primanota in quanto l’emissione effetti è determinata dalla gestione elettronica degli effetti stessi; per le regole previste da quest’ultima infatti, sul file elettronico da girare alle banche, sono riportati i riferimenti dei documenti e le “scadenze” che gli effetti stessi dovranno pagare alla loro scadenza. Per questo motivo non è possibile scollegare una rata di emissione effetto (operazione ED) dal relativo documento di origine, tutti i riferimenti precedentemente citati potrebbero risultare errati. Per operare correttamente occorre quindi cancellare dalle funzioni di revisione primanota la vecchia ED (emissione distinta), eseguire le variazioni desiderate e emettere nuovamente l’ED con gli effetti corretti.

  • LE RATE DEI DOCUMENTI CON RITENUTE D’ACCONTO (fornitori percipienti) SONO SEMPRE ESCLUSE DALL’ELENCO E NON SONO QUINDI MODIFICABILI DA QUESTA FUNZIONE. Qualora si modifichi manualmente la partita/scadenza su una rata di un pagamento (operazione contabile PG) e questa rata, in seguito alla modifica, vada ad accorparsi ad un documento avente ritenuta d’acconto (quest’ultimo non sarà visualizzato nell’elenco), il programma visualizzerà un apposito messaggio bloccante che avviserà l’utente che l’operazione che sta eseguendo non è consentita e lo informerà sulla necessità di operare da primanota. Si ricorda a tal proposito che anche dalle funzioni di primanota esistono dei vincoli nella gestione / modifica / cancellazione di queste rate (ad esempio rate già pagate non possono essere variate, rate relative a documenti per cui è gia stata versata la ritenuta d’acconto non possono essere variate, ecc.) Per operare sulle rate dei documenti aventi ritenuta d’acconto occorre OBBLIGATORIAMENTE operare dalle funzioni di primanota rispettando la procedura descritta in questo stesso manuale nel capitolo CONTABILITA’ – IMMISSIONE PRIMANOTA – REGISTRAZIONE DI FATTURE RICEVUTE CON RITENUTA D'ACCONTO.

LIMITI STRUTTURALI

  • Sulle rate di documenti in DOPPIA VALUTA è possibile variare la partita/scadenza SOLO se tale variazione non genera degli accorpamenti che determinano il pagamento delle rate (in pratica solo se la variazione non accorpa fra loro rate positive e negative). Questo vincolo è da considerarsi valido sia per il “copia/incolla partita/scadenza” che per la variazione manuale ed è legato al fatto che l’accorpamento di rate “+” e “–” (positive e negative) determina l’ammontare pagato di una determinata rata; nel caso di rate in doppia valuta entra in gioco una “variante specifica” ovvero l’UTILE/PERDITA SU CAMBI. Quest’ultima componente viene determinata solo all’atto dell’operazione di pagamento da primanota (in quanto contabilmente deve essere rilevata), ma se da questa funzione fosse consentito l’accorpamento di rate aventi la stessa doppia valuta ma cambio diverso, si creerebbero delle incongruenze sull’eventuale utile/perdita su cambio: disallineamento tra utile/perdita reale sulle rate e quello rilevato all’atto della registrazione contabile originaria. Per tale motivo la procedura ha il vincolo strutturale sopra descritto. Anche in questo caso per operare in modo corretto occorre utilizzare le funzioni di primanota.

Per accorpare (e quindi pagare) una rata positiva ed una negativa appartenenti a documenti in doppia valuta, si può operare dalla funzione di revisione primanota nel caso in cui i due documenti da compensare abbiano lo stesso cambio. Nel caso di cambio diverso, è necessario effettuare il pagamento contemporaneo delle rate in doppia valuta dalla funzione di Saldaconto:in questo modo viene determinato l’utile/perdita per ciascuna rata pagata (sia positiva che negativa) e tale differenza viene rilevata in primanota con l’operazione di pagamento.

  • APRENDO L’ELENCO DELLE RATE DI UN DETERMINATO CLIENTE/FORNITORE LA PROCEDURA BLOCCA LO SCADENZARIO DEL CLI/FOR RICHIAMATO. Da tutti i punti del programma dove è possibile “scrivere” lo scadenzario, qualora venga richiamato il cli/for selezionato, verrà restituito un apposito messaggio bloccante. Lo scadenzario del cli/for verrà sbloccato solo ritornando alla finestra di selezione iniziale.