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ESEMPI SEMILAVORATI AUTOMATICI

ESEMPIO 1

Costruiamo un esempio di gestione dei semilavorati automatici. Usiamo come esempio la schermata di seguito illustrata.

Il nostro prodotto finito è il codice articolo “EDT” ed è composta da 5 fasi di lavorazione.

All’interno della prima fase è stata specificata una materia prima che è il “FLN” ovvero il flacone neutro, ed una lavorazione, che è la verniciatura.

All’interno della seconda e terza fase sono state specificate varie materie prime per il riempimento e il confezionamento dei profumi, con le relative lavorazioni.

All’interno della quarta fase è stata specificata una materia prima e la lavorazione di CELLOPHANATURA.

All’interno della quinta fase sono state specificate le materie prime riguardante l’imballaggio con le lavorazioni associate.

Bisogna tenere presente che la funzionalità dei semilavorati automatici è subordinata alla presenza di un codice articolo strutturato, quindi per comodità si è costruita una struttura articolo, ed inserito nell’anagrafica degli articoli un codice, che identifica il padre della struttura che intendiamo utilizzare.

Come si può notare dalla videata nel campo ulteriore descrizione tutte le righe cominciano con la dicitura “#”, che indica la presenza di un semilavorato automatico, ma cosa significano le scritte presenti a video?

Nella prima fase di lavorazione del prodotto finito “VERNICIATURA E SERIGRAFIA” effettuando lo scarico della fase, in presenza della dicitura “#FLV!!!!!??”, il programma genera in automatico un codice articolo “FLV”, dove è il padre della struttura creata da noi, a cui abbiamo aggiunto un elemento statistico il codice del prodotto finito. Subito dopo lo scarico, della prima fase, il programma presenta a video una schermata che avvisa della presenza di un codice articolo da caricare a seguito di lavorazioni che possono essere state eseguite presso laboratori esterni.

Si ha adesso la possibilità o di caricare il semilavorato premendo il tasto INVIO o di rimandare l’operazione premendo il tasto ESC (spiegheremo in seguito il caricamento del documento).

Continuando nelle operazioni della bolla di lavorazione, eseguiremo lo spostamento della seconda fase ad un laboratorio esterno, quindi eseguendo l’operazione “M - Sposta Impegni + deposito” il programma eseguirà il documento “DL” composto dalle materie prime della seconda fase, più il codice “FLV$” che è il semilavorato che è stato generato dalla prima fase di lavorazione. Quando il laboratorio esterno ci avviserà che la lavorazione è terminata, e ci ritornerà il semilavorato effettueremo lo scarico della seconda fase del PF, il programma nel documento “SL” prodotto inserirà la materia prima “RIEMPIMENTO” + “FLV$” di conseguenza il codice articolo “FLR$” sarà caricato con il documento “CL”.

L’operatività a questo punto non cambia in quanto verranno sempre scaricati i codici generati nella fase precedente e caricati quelli della fase corrente di utilizzo.

Come si può notare dal nostro esempio, nella quarta e quinta fase, dopo il codice articolo, è indicata la scrittura “@3” e di seguito una percentuale; ciò indica che nella quarta fase dovrà essere scaricato il semilavorato di fase 3 in quantità 50%. Il restante 50% verrà scaricato nell’ultima fase. Facciamo un esempio:

Esempio :Nella prima fase genero la pezza che serve a creare la mia camicia, che viene scaricata in quantità del 50% per creare il davanti e dietro della camicia dalla seconda fase, ed utilizzo il restante 50% nella terza fase per creare le maniche. Nella fase numero due e tre creo due semilavorati che verranno utilizzati nella quarta fase dove sono cuciti per ottenere il semilavorato camicia grezza che nella quinta viene corredato a un ricamo e nella sesta viene inscatolata.

ESEMPIO 2

Vediamo un esempio pratico di utilizzo dei semilavorati automatici. Il prodotto finito che la nostra ipotetica azienda produce è un cerchio in lega per applicazione automobilistica, nelle sue differenti varianti di colore e diametro; il suo codice è strutturato (struttura di 3 elementi: modello/colore/diametro) e l’articolo padre, sul quale è inserita la DBP, è “RALLY”.

La sua DBP è composta da 4 fasi:

La fase “Fusione” comprende una materia prima, cioè la lega di alluminio, e la lavorazione di fusione. La lega di alluminio è utilizzata in quantità variabile a seconda del diametro del cerchio (ad esempio la prima riga della fase, con quantità 5, è condizionata all’articolo RALLY???16", e quindi è valida solo per i cerchi da 16 pollici, qualsiasi sia il colore):

La fase “Lavorazione a controllo numerico” comprende solo la lavorazione stessa, in quanto non vengono utilizzate materie prime:

La fase “Rifinitura”, come la precedente, comprende solo la corrispondente lavorazione, in quanto non vengono utilizzate materie prime:

La fase “Verniciatura” comprende la materia prima vernice acrilica (articolo strutturato con 2 elementi: tipo/colore) e la lavorazione di verniciatura. La vernice è utilizzata in quantità variabile a seconda del diametro del cerchio (secondo la stessa logica della lega di alluminio nella fase 1), inoltre il codice inserito è formato da “caratteri jolly” (“bbb”), in modo che il colore della vernice utilizzata corrisponda al colore del cerchio che si intende produrre:

Sulla fase 1 è stato inserito come semilavorato automatico il codice “GR_RA!!!???”; l’articolo “GR_RA” rappresenta il “grezzo di fusione” del cerchio Rally ed è l’articolo strutturato padre (struttura con 2 elementi: modello/diametro); attraverso l’utilizzo dei caratteri “!” e “?” si viene a comporre il codice dell’articolo strutturato figlio nella variante di diametro corrispondente a quello del cerchio che si deve produrre (ad esempio GR_RA18”, se si produce il cerchio diametro 18” in qualsiasi colore).

In questo caso il semilavorato automatico viene utilizzato perché l’azienda ha bisogno di monitorare costantemente la giacenza a magazzino dei “grezzi di fusione”, quindi deve gestirne i carichi e gli scarichi che avvengono a seguito della produzione dei cerchi.

Se creo una BL contenente come prodotto finito i cerchi (in una variante qualsiasi) e ne scarico la prima fase, il programma, dopo aver presentato a video il documento SL con i componenti della fase in questione, avverte che ci sono dei semilavorati da caricare:

A questo punto è possibile generare automaticamente un documento CL con il quale si caricano a magazzino i “grezzi di fusione” nella variante di diametro corrispondente a quella dei cerchi che si stanno producendo (in alternativa si può rimandare l’operazione):

Scaricando la seconda fase dei cerchi, viene generato un documento SL contenente, oltre ai componenti di quella fase (la lavorazione), i “grezzi di fusione” che erano stati caricati in concomitanza allo scarico della prima fase:

Sulla fase 3 è stato inserito come semilavorato automatico il codice “RI_RA!!!???”, che rappresenta il “cerchio rifinito non verniciato” ed utilizza, per la composizione del codice, la stessa logica del semilavorato automatico inserito sulla fase 1.

In questo caso il semilavorato automatico viene utilizzato perché l’azienda ha bisogno di far eseguire la fase di “verniciatura” a terzi (in quanto non possiede locali a norma per poter effettuare tale operazione), quindi deve gestire carichi, depositi e scarichi di “cerchio rifinito non verniciato” che avvengono a durante la produzione.

Quando si scarica la terza fase, dopo aver confermato il documento SL contenente i componenti della fase in questione, è possibile generare subito e automaticamente un documento CL con il quale si caricano a magazzino i “cerchi rifiniti non verniciati” nella variante di diametro corrispondente a quella dei cerchi che si stanno producendo (in alternativa si può rimandare l’operazione):

E’ ora possibile, dopo aver preventivamente impegnato la quarta fase, effettuare il deposito della stessa presso il laboratorio esterno con l’operazione “M” (l’unica utilizzabile correttamente con i semilavorati automatici); nel DL che il programma presenta a video, oltre ai componenti della fase in questione, è presente anche una riga che trasferisce i “cerchi rifiniti non verniciati” dal magazzino aziendale al laboratorio esterno:

A verniciatura effettuata si scarica la quarta fase, quindi viene generato un documento SL con i componenti di quella fase più i “cerchi rifiniti non verniciati” precedentemente depositati dal terzista:

Non rimane che effettuare il carico del prodotto finito: