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DISTINTE BASI PRIMARIE

La funzione “Distinte basi primarie” permette di gestire in un unico ambiente tutte le distinte basi primarie presenti in archivio. Attivata la funzione la prima volta verrà mostrata la finestra di seguito illustrata:

Nella finestra sono elencate tutte le distinte basi primarie presenti; nelle varie colonne, oltre a codice con distinta base e descrizione articolo, vengono riportati i dati presenti negli “ulteriori dati” della distinta base, come: categoria di sviluppo dei semilavorati, unità di misura primaria/secondaria, usa DBVC/DBVO, controllo esistenza/disponibile in creazione SottoBL, collegamento PF/SML, ore di approntamento, ore per lotto, lotto di produzione e magazzino materie prime.

F4Nuovo viene mostrata una finestra di scelta in cui è possibile indicare il codice articolo a cui si vuole associare la nuova distinta base primaria.

Sh+F8 Import di una dbp Premendo tale tasto funzione si può copiare un'intera distinta base. Se la distinta base corrente è già stata utilizzata, quest'ultima viene ricoperta da quella importata.

Viene chiesta una conferma:


Dall'anagrafica articolo tramite il tasto “Schede tecniche” [Sh+F5] si può inserire e/o variare una distinta base principale:

Una distinta base principale è suddivisa in fasi, max. 99, per una più flessibile gestione dell'avanzamento della produzione, ed ogni fase può contenere fino a 5000 righe di materie prime o indici.

Si ricorda che in una bolla di lavorazione (BL) è possibile impegnare i componenti di tutte le fasi contemporaneamente, o per singola fase consecutivamente partendo dalla prima. Avanzare la lavorazione, scarichi di lavorazione (SL), per una o più fasi consecutive, spostare i componenti da un magazzino all'altro, depositi di lavorazione (DL), ed effettuare i carichi dei prodotti finiti stessi (carichi di lavorazione (CL).

ANAGRAFICA

Campi d'immissione:

Sequenza di lavoro Indica la posizione della fase di lavorazione partendo dal primo numero valido. Se presenti più fasi codificate è possibile indicare a quale posizione si vuole inserire una fase rispetto ad un’altra.

Link distinta base Inserimento codice prodotto finito che si vuole richiamare per il link.

Fase Si attiva se il campo precedente viene valorizzato. E’ possibile indicare a quale fase della distinta base richiamata si vuole effettuare il link.

Esempio:

Link distinta baseEDTAggancio alla distinta base dell’articolo EDT

Fase2 - Aggancio alla 2a fase della distinta base dell'articolo EDT

Descrizione fase1 VERNICIATURA E SERIGRAFIA VETRI – Descrizione fase della fase 2 dell’articolo EDT


Descrizione fase E’ attivo il tasto “Elenco[F2] per visualizzare la tabella riportante tutte le fasi di lavorazione. L’utente ha la possibilità di selezionarla o crearne una nuova:

[F4] NUOVO – Possibilità di creare una nuova fase di lavorazione, alla pressione del tasto [F4] appare a video la seguente videata:

Codice – Codice progressivo della tabella, assume il primo numero valido.

Descrizione – Descrizione libera che l’utente può inserire per definire la fase di lavorazione.

NOTA BENE: Se attivo “Abilitazione IFTechnology” nel codice contratto dell’installazione per ogni fase è possibile specificare se la fase è “Eseguita su macchina”.

Eseguita su macchina - Se attivo “Abilitazione IFTechnology”; di default viene impostato il valore presente in tabella “Fasi di lavorazione”, ma è possibile per distinta base personalizzare tale valore. Accetta i seguenti valori:

“ ”Default tabella fasi: (Default) Riporta Si o No sulla base della presenza o meno del flag ✔ in “Eseguita su macchina” per la “Fase di lavorazione” selezionata.

S Fissa Si: Indipendentemente dal Default tabella fasi per quella distinta base la fase di lavorazione deve sempre essere “Eseguita su macchina”.

N Fissa No: Indipendentemente dal Default tabella fasi per quella distinta base la fase di lavorazione non deve essere mai “Eseguita su macchina”.

Ulteriore descrizione/condizioni - Si può inserire una ulteriore descrizione, che verrà utilizzata durante le stampe della produzione che accompagnano il prodotto finito.

Sono attivi i seguenti tasti funzione:

[Sh+F5] CONDIZIONI - Condizionare l'utilizzo della fase

Condizione Articolo “A:” - Il codice seguente indica il prodotto finito per cui la fase è valida. Sono ammessi i caratteri “?”.

Condizione Cliente “C:” - Il codice seguente indica il cliente per cui la fase è valida.

Condizione Semilavorato “S:” - Il codice seguente indica il semilavorato per cui la fase è valida. Sono ammessi i caratteri “?”.

[Sh+F7] SEMILAVORATO AUTOMATICO - Se il campo inizia con il carattere "#" cancelletto, oppure "@" chiocciola, identifica l'utilizzo di un semilavorato automatico in fase di scarico o di deposito delle materie prime.

Con il semilavorato automatico si indica un prodotto che avanzato nella lavorazione fino ad una certa fase, necessita del carico di codici temporanei per la gestione di semilavorati.

È utile quando si gestisce la produzione con lavoranti esterni, e quindi si ha la necessità di caricare il prodotto semilavorato a fasi intermedie prima del rientro del prodotto finito, quando non sempre le fasi sono eseguite nello stesso modo (Es. un lavorante ne esegue una sola, un altro ne esegue due, altre vengono fatte internamente).

Carico Il SML della fase attuale viene memorizzato e proposto all'interno di un documento di carico (CL, ma si può anche usare una BF), al termine delle operazioni in corso sulla BL attuale. Non è necessario effettuare subito tale operazione, il programma propone, la prima volta, di effettuare il carico dei SML automatici rientrati dopo uno scarico delle materie prime però si potrebbero teoricamente effettuare più scarichi da BL diverse ed effettuare un unico carico di tali SML.

#Codice sml da caricare al termine della fase – Indicare quale codice articolo semilavorato si vuole caricare al seguito di uno scarico di materie prime:

  • Sono ammessi i seguenti caratteri: (campo ulteriore descrizione inizia con # (cancelletto)

$ verrà sostituito dal codice del PF;

? verrà sostituito dal carattere del PF (posizionale);

! salta il carattere del PF (posizionale).

#Riga descrittiva per i documenti di avanzamento – Se il campo ulteriore descrizione contiene un secondo carattere #, quest’ultimo verrà considerato come descrizione, ed inserita nei documenti emessi.

Scarico Nel documento SL ad una fase, vengono proposte le materie fino alla fase, più il semilavorato automatico della fase precedentemente scaricata.

Nessun semilavorato da scaricare per la fase: se immesso il flag ✔ , all’atto dello scarico di una fase non viene scaricato nessun semilavorato automatico; dicitura “@0”.

Sml da scaricare di fase - Se il campo ulteriore descrizione inizia o contenere il carattere @ (chiocciola): seguito da:

NN Numero della fase da cui prendere il codice del semilavorato automatico.

% quantità sml da scaricare - immesso il precedente, il @NN è seguito da:

%XX la percentuale del campo quantità relativo al semilavorato inserito nella fase specificata da@”.

Il SML automatico viene codificato alla conferma della DL/SL generata fino alla fase in cui è stato inserito.

PARTICOLARITÀ Inserendo nel campo “Ulteriore descrizione/condizione” di una certa fase (YY) il carattere @ (chiocciola) seguito da un numero di fase (NN), all’atto dello scarico della fase YY insieme alle materie prime non sarà scaricato il semilavorato automatico della fase precedente ma quello indicato nel campo “Ulteriore descrizione/condizione” della fase NN.

NOTA BENE: la gestione dei SML automatici è possibile o con articoli appartenenti ad una struttura o con codici articoli già presenti nella base dati. Se i caratteri inseriti, non identificano un codice già esistente a magazzino, o il SML non viene riconosciuto come figlio di un articolo strutturato e quindi autocodificato, il codice generato verrà considerato come una descrizione, e non come un codice articolo vero e proprio. A tal proposito è consigliato l'uso di una struttura con autocodifica di tipo “A” Automatica, con cancellazione logica del figlio quando il progressivo esistenza risulta zero.

La gestione dei semilavorati automatici deve sempre essere effettuata per singolo prodotto finito nel caso in cui vi siano più semilavorati automatici nella bolla di lavorazione e vengano movimentati su magazzini differenti.

QuantitàSe nella descrizione della fase è stato inserito un riferimento, è possibile inserire un'espressione indicante quante volte deve essere utilizzato quel riferimento, cioè un moltiplicatore delle quantità presenti nella fase o distinta base richiamata. La quantità è un campo alfanumerico di 40 caratteri su cui inserire l'espressione voluta, se sono espressi numeri con decimali, sono considerati al massimo 6 decimali.

Sono ammessi operatori del tipo:

()Parentesi, per forzare la sequenza di esecuzione dell'espressione;

La Priorità dell’esecuzione è ALTA.

*Moltiplicazione;

/Divisione;

+Somma;

-Sottrazione. La Priorità dell’esecuzione è BASSA.

PASSEPARTOUT esegue l'espressione da sinistra verso destra, tenendo conto delle varie priorità degli operatori, cioè prima esegue quelli con priorità più alta.

1+5*V prima esegue la moltiplicazione (5*V), quindi aggiunge 1;

(Q+1)*V prima esegue la somma (Q+1), quindi moltiplica il risultato per V.

Sono ammesse le seguenti funzioni:

INT() Parte intera; Quando in distinta base si rende necessario scaricare una certa quantita' di componente per un certo lotto di prodotto finito, si puo' utilizzare la seguente formula:

@INT((Q+(u-1))/u)

dove u rappresenta il lotto di prodotto finito.

Ad esempio se deve essere scaricato 1 cartone ogni 12 prodotti finiti si inserirà la seguente formula:

@INT((Q+(12-1))/12).

ABS() Valore assoluto.

IF() Si utilizza nella forma IF(<condizione>;<espressione 1>;<espressione 2>). Quando <condizione> risulta verificata, il risultato della funzione è <espressione 1>, in caso contrario il risultato della funzione è <espressione 2>. All’interno della IF() sono utilizzabili tutte le variabili riconosciute nel campo quantità. <condizione> deve utilizzare una o due volte i seguenti operatori logici: = (uguale), <> (diverso), < (minore), > (maggiore), <= (minore o uguale), >= (maggiore o uguale). E’ possibile utilizzare una unica IF() nel campo quantità. Esempi: IF(Q<10;V+3;2) da come risultato V+3 quando Q è minore di 10, 2 in caso contrario; IF(2<Q<10;V+3;2) da come risultato V+3 quando Q è maggiore di 2 e contemporaneamente minore di 10, 2 in caso contrario

Sono ammessi anche caratteri alfabetici con il seguente significato:

Q quantità calcolata fino a quel punto per quella riga. Nel caso la quantità sia espressa con i colli, “Q” è uguale a “V” * “F”; se è espressa senza i colli, “Q” è uguale a “V”. Al primo livello di una DBP è uguale alla quantità in produzione;

V quantità Variabile. Per le righe con la doppia quantità (2*6) rappresenta la prima(2). Se è stata specificata una sola quantità equivale a “Q”. Se utilizzato la quantità risultante dall'espressione non viene moltiplicata per la quantità da produrre;

F quantità Fissa. Per le righe con la doppia quantità (2*6) rappresenta la seconda (6). Se è stata specificata una sola quantità vale 0. Se utilizzato la quantità risultante dall'espressione non viene moltiplicata per la quantità da produrre;

XYZ quantità dei campi per codici strutturati con misure, relativa all'ultimo SML sviluppato.

Per una spiegazione più dettagliata vedere il campo quantità nei componenti della fase.

Documenti in stampa – Per ogni fase si può specificare quali documenti dovranno essere stampati durante l'avanzamento della produzione; default C,D,G,H,L,T: (Operazione T – Stampe in Bolla di lavorazione)

F6IMPOSTA DOCUMENTI PREDEFINITI permette di ripristinare e valorizzare il campo “Documenti in stampa” con il default:

NOTA BENE: Se non viene specificato nessun tipo di documento, attivando le stampa nel menù bolla di lavorazione, non verrà stampato nessun tipo di documento.

Vedi “Documenti di produzione”, ultimo paragrafo di questo manuale.

CONTO LAVORO - Sezione visibile all’accensione della “Gestione conto lavoro”, dai paremtri di produzione.

Campi d'immissione:

EsternoSe impostato a “Si” verrà attivata la gestione del conto lavoro passivo per quella determinata fase.

Fornitore Fornitore terzista da utilizzare come conto per l’intestazione del documento DL generato da invio conto lavoro o tramite l’operazione in bolla di lavorazione “P – Deposito conto lavoro”

Magazzino Magazzino terzista di destinazione per l’invio dei componenti in conto deposito.

NOTA BENE: Il Fornitore e il Magazzino non sono dati obbligatori ai fini della gestione del conto lavoro.

Per tutta la gestione del conto lavoro rifarsi ad apposito capitolo “Conto lavoro passivo”

PLANNING - Sezione visibile all’accensione dell’app planning produzione.

Campi d'immissione:

Tipo relazione Questo campo accetta 4 valori:

  • Fine-Inizio:Valore di default significa che la lavorazione successiva inizierà dopo la lavorazione precedente, non prima della fine della precedente.
  • Inizio-Inizio:La lavorazione successiva può iniziare insieme a quella precedente, ma non potrà iniziare prima.
  • Fine-Fine: La lavorazione successiva terminerà insieme alla lavorazione precedente ma potrà finire prima.
  • Inizio-Fine: La lavorazione successiva finisce quando inizia la lavorazione precedente, ma non potrà finire prima dell’inizio della precedente

Wip in minutiAccetta valori negativi o positivi. Un valore negativo indica che la prima lavorazione della fase successiva non inizierà al termine dell’ultima lavorazione della fase ma subito dopo il numero dei minuti specificati. Se il valore è positivo allora la lavorazione successiva inizierà sommando tale valore al termine della lavorazione precedente.

Tasti attivi fase

F5 NOTE DI FASE - Su ogni fase si apre una finestra di 25 righe da 40 caratteri per inserire le eventuali note della fase. Queste note sono stampate sui documenti per le lavorazioni di tipo “N” ed “O”. Se le note iniziano con il "." punto, saranno riportati nei documenti "SL" se il campo "PF" è impostato ad "S" o "D".

Per visualizzare le note di fase, posizionarsi su uno dei suoi componenti e cliccare il tasto Dettaglio di riga” [Shift+F6]

NOTA BENE: Per le note di fase e componente è possibile visualizzare solamente le prime 10 righe.


Tasti attivi distinta base

F5ANAGRAFICA COMPONENTE – Permette di accedere direttamente all’anagrafica del componente presente sulla riga. Il tasto è disattivato per articoli composti e/o righe dove non è inserito un codice codificato nell’anagrafica articoli.

Sh+F11

DISTINTA BASE SML Permette di accedere direttamente alla distinta base del componente semilavorato. Il tasto non è attivo in corrispondenza di componenti senza l’icona del semilavorato.

LINK ALLA FASE Permette di accedere direttamente alla distinta base dell’articolo linkato nel campo “Descrizione fase”. Il tasto non è visibile in corrispondenza di una fase senza link.

F3 ULTERIORI DATI Premendo questo tasto funzione, o alla conferma di una nuova distinta base, vengono richiesti alcuni parametri:

CODICE ARTICOLO – per il calcolo del costo del PF stesso; nel caso di articolo non strutturato viene impostato direttamente il codice dell'articolo corrente, e non è modificabile, altrimenti viene richiesto un codice di riferimento, per dare un costo al prodotto finito stesso.

CODICE PF PADRE DEFAULT – codice del prodotto finito, da usare per le condizioni articolo di tipo “A”, per lo sviluppo della distinta base principale. Se non immesso, viene assunto il codice del prodotto finito stesso. Tale codice verrà utilizzato nelle seguenti funzioni:

  • Sviluppo distinta base;
  • Sviluppo distinta base a livelli;
  • Stampa distinta base;
  • Calcolo costo prodotti finiti;
  • Costi/Listini articoli di produzione.

TABELLA ABBINAMENTI – Tabelle abbinamenti per completare la distinta base corrente. Campo a scorrimento di 80 caratteri di lunghezza. Si possono inserire N campi, lunghi max 12 caratteri. Questo campo si abilita esclusivamente se il codice articolo su cui si inserisce la distinta base appartiene ad un codice strutturato. È possibile utilizzare le lettere minuscole per la creazione RUN-TIME del codice. Se le lettere minuscole sono comprese fra parentesi tonde () verranno sostituite dal codice alternativo, con la seguente regola:

“a” primo carattere;

“b” secondo carattere;

“c” terzo carattere e così via fino al 16 carattere (lettera “p”).

Attivo il tasto F2 per la ricerca delle tabelle già inserite.

CODICE CLIENTE – codice del cliente di default, distinta base di variazione da utilizzare, nel caso di produzione per il magazzino, cioè prodotti finiti messi in produzione senza che sia stato specificato un codice cliente.

USA DBVC / DBVO – se la distinta base può essere modificata da una DBVC o DBVO. Se questo campo è impostato a “N”, anche se sulla riga dell’Ordine Clienti è stata inserita una DBV, la DBP non verrà modificata; e nella creazione automatica delle sotto bolle il programma raggrupperà i prodotti finti con lo stesso codice e la stessa scadenza anche se i prodotti finiti provengono dall’ordine clienti.

NOTA BENE: impostato il parametro ad "S" se il codice articolo proprietario della DBP è in realtà un semilavorato ed il prodotto finito a cui fa riferimento è collegato ad un ordine cliente, i riferimenti saranno riportati anche nella sottobolla di lavorazione.

CTRL.ESISTENZA/DISPONIBILE – Accetta i caratteri “S//N/B”.

“S” il programma, nella creazione automatica delle sottobolle, controllerà l'esistenza o il disponibile, e creerà le sottobolle, solo per quei semilavorato di cui esiste un fabbisogno;

“N” non viene effettuato nessun controllo nella creazione delle sottobolle.

“B” (Blocca creazione sottobolle), nella creazione delle sottobolle fermerà lo sviluppo delle sottobolle alla prima distinta base del semilavorato che ha il parametro impostato;

NOTA BENE: l’utilizzo del parametro influenza la stampa di produzione “Sviluppo distinta base a livelli” in quanto i semilavorati in cui tale campo è stato impostato a “B” non vengono sviluppati.

NOTA BENE: Il parametro rimane attivo e non modificabile solo se almeno una fase della DBP è attiva in conto lavoro.

COLLEGAMENTO PF SML – Accetta i caratteri “S/N”.

“S” il programma, nella gestione dei semilavorati presenti all’interno della distinta base, gestisce il collegamento con i semilavorati presenti;

“N” non viene gestito il collegamento con i semilavorati.

NOTA BENE: l'utilizzo del parametro permette a tutte le procedure della produzione di sapere un determinato semilavorato a quale prodotto finito fa riferimento, ai fini di avanzamento scarico carico consuntivo prodotto finito aggiornamento prodotto finito.

CATEGORIA SFONDAMENTO SML – è un campo alfabetico di 1 carattere che rappresenta il tipo del semilavorato, per selezionare quali semilavorati devono essere esplosi (sviluppati, sfondati):

  • Se viene immesso un carattere, sarà possibile richiedere l’esplosione automatica della sua distinta base.
  • Se non si immette alcun carattere il semilavorato non verrà mai esploso in automatico, e la produzione necessiterà di una lavorazione, (lancio di una sottobolla).

Vengono accettati caratteri da A a Z con il significato definito dall’utente nella tabella “Categorie sviluppo semilavorati” del menù “Produzione”.

Una distinta base principale è un elenco di materiali, materie prime e/o semilavorati. Un semilavorato non è altro che una distinta base utilizzata all’interno di un’altra distinta base.

Esempio:

DBP Prodotto

MP Materiale

SML Semilavorato

MP Materiale

SML Semilavorato

MP Materiale

I semilavorati possono essere esplosi (sviluppati, sfondati) oppure no. Sfondare i semilavorati significa tralasciare il semilavorato e utilizzare i suoi componenti. NON sfondare significa usare il semilavorato come fosse un componente, ignorando le materie di cui questo è composto. Normalmente il programma NON sfonda i semilavorati.

ORE DI APPRONTAMENTO – ore necessarie per l’approntamento dei macchinari, od altro, prima di partire con le lavorazioni, indipendentemente dalla quantità da produrre.

ORE PER LOTTO – ore di approntamento necessarie per la lavorazione di un determinato lotto di produzione, da aggiungere alle eventuali ore del campo precedente. Frazione di giorno è considerato un giorno intero.

ATTENZIONE: il programma considera i giorni formati da 8 ore, quindi per giornate lavorative con un numero di ore diverso, si dovrà inserire le ore in proporzione

Esempio:

Giornata lavorativa di 10 ore, per ogni lotto occorrono 5 ore d'approntamento, il numero da inserire sarà 4 e non 5, poiché:

Ore giorno effettive STA a ore giorno logico COME ore per lotto effettive STA a ore da inserire:

10 : 8 = 5 : x

quindi

(8*5)/10  40/10 4

LOTTO DI PRODUZIONE – quantità ottimale, o obbligatoria, di produzione, utilizzato per il calcolo delle ore necessarie per l’approntamento di un lotto. Viene considerato ai fini del calcolo della retrodatazione delle date degli impegni, ma non entra in gioco nella determinazione della quantità da produrre per il prodotto finito o semilavorato, quindi non sarà utilizzata in automatico per allineare le quantità in produzione.

MAGAZZINO MATERIE PRIME - numero del magazzino da cui prelevare i materiali. Nella creazione delle sottobolle, il programma, presenta, come magazzino MP, quello specificato nel primo prodotto finito della bolla. (Come magazzino PF, viene preso quello MP della bolla, o sottobolla, di livello superiore, (bolla padre)).

Nella distinta base del prodotto EDTCHLOEW120VEN è stato immesso al campo Magazzino MP: 2 MAGAZZINO SECONDARIO, quindi la creazione della sottobolla 13.0001, relativa al semilavorato MIXCHLOEW120, presenterà la seguente testata:

e come Magazzino PF verrà assunto il 2 MAGAZZINO SECONDARIO.

UNITÀ DI MISURA - unità di misura del prodotto finito, cioè a quale unità fanno riferimento i consumi specificati nella distinta base. “P” Primaria, “B” Primaria, ma siamo su un articolo di tipo “B”, quindi la sigla dell'unità sarà quella della radice del prodotto finito (Tale campo viene impostato in automatico, e non è modificabile dal programma). “S” Secondaria.

COEFFICIENTE - viene visualizzato il coefficiente di conversione dell'anagrafica.

DECIMALI - numero di decimali utilizzati dalla produzione, richiesti solo se l'unità di produzione è la secondaria.

COEFFICIENTI DI CONSUMO – Questi coefficienti si possono digitare solo se si gestiscono le taglie e se il prodotto finito che si sta creando è a taglie o di tipologia articolo “B”. Se immessi sono prioritari rispetto a quelli definiti nella tabella taglie. I coefficienti di consumo permettono di variare il consumo di quei componenti che nella relativa anagrafica hanno definito, all’interno di “Altri dati anagrafici” (campo “Consumo per taglia”), un consumo per taglia in base alla taglia prodotta.

Se immesso un valore in corrispondenza delle taglie, questo è prioritario rispetto a quello definito nella tabella taglie.

Il valore 1,000 equivale a nessuna variazione, 2,000 equivale a un consumo doppio, 0,500 equivale a un consumo dimezzato.

TIPO COSTO PRODUZIONE - Accetta tre valori:

“ ” Default: non viene aggiunto alcun valore al costo del prodotto finito in fase di carico (CL);

“+” Valore: viene sommato un valore fisso specificato nel campo successivo “Valore costo produzione” al costo del prodotto finito in fase di carico (CL);

“%” Percentuale: viene sommato un valore in percentuale specificato nel campo successivo “Valore costo produzione” al costo del prodotto finito in fase di carico (CL);

VALORE COSTO PRODUZIONE – si attiva con l’abilitazione del campo precedente; viene indicato il valore fisso o in percentuale da sommare al costo del prodotto finito in fase di carico (CL); (Costo complessivo della DBP; indipendentemente dalla quantità prodotta)

GESTIONE FASI CONTO LAVORO - Accetta tre valori:

“ ” Default: comportamento standard, in “Invio conto lavoro” verranno visualizzate le fasi marcate nella distinta base in conto lavoro e per la stessa le fasi verranno gestite singolarmente;

“S” Se consecutive: se in una distinta base vengono marcate in conto lavoro due fasi consecutive, per esempio la prima e la seconda fase, in “Invio conto lavoro” verrà visualizzata direttamente la seconda fase. In questo modo la prima e la seconda fase verranno movimentate insieme. Questa funzionalità è valida solo se le fasi hanno stesso magazzino e stesso fornitore, altrimenti il comportamento sarà quello di “Default”;

“N” Unica fase: se in distinta base vengono marcate in conto lavoro più fasi, ma non consecutive tra loro, per esempio la prima e la terza fase, in “Invio conto lavoro” verrà visualizzata direttamente la terza fase anche se esistono delle fasi intermedie non marcate come conto lavoro esterno. Le fasi, dalla prima alla terza, verranno movimentate contemporaneamente e come fornitore e magazzino per il documento verranno presi, se impostati, quelli indicati nell’ultima fase di conto lavoro (terza fase).

GESTIONE RILEVAMENTO TEMPI – è possibile stabilire se l’articolo prodotto finito deve essere soggetto alla funzione del “Rilevamento tempi”.

F7 CANCELLA FASE – Premendo tale tasto viene richiesta la conferma per la cancellazione della fase corrente.

Sh+F5 NUOVA FASE – Premendo tale tasto si può inserire una nuova fase.

  • Inserisci: Se presenti più fasi codificate è possibile indicare a quale posizione la si vuole inserire; tutte le fasi scalano di posizione.
  • Inverti: Se presenti più fasi codificate è possibile indicare a quale posizione la si vuole inserire rispetto ad un’altra; viene invertita la posizione delle fasi.

Sh+F4IMPORTA FASE – Premendo tale tasto si può copiare una fase di un’altra distinta base. È possibile copiare anche una fase della stessa distinta base:

CODICE ARTICOLO - Codice dell’articolo avente distinta base da cui si vuole importare la fase.

NOTA BENE: Una volta selezionato il codice articolo si attiva il tasto “Distinta Base” [F5] che permette la visualizzazione della DBP del codice articolo immesso.

NUMERO FASE - Numero della fase della distinta base relativa all’articolo inserito nel campo precedente. Sul campo è attivo il tasto “Elenco fasi” [F2] che riporta l’elenco fasi della DBP richiamata nel campo precedente.

SEQUENZA DI LAVORO - Indica la posizione/sequenza di lavoro della fase partendo dal primo numero valido.

  • Inserisci: Se presenti più fasi codificate è possibile indicare a quale posizione la si vuole inserire; tutte le fasi scalano di posizione.
  • Inverti: Se presenti più fasi codificate è possibile indicare a quale posizione la si vuole inserire rispetto ad un’altra; viene invertita la posizione delle fasi.

F8 CANCELLAZIONE DISTINTA BASE – Cancellerà tutta la distinta base. Questo tasto è disponibile solamente se si entra in DBP tramite l’anagrafica articoli. Dal menu Produzione, sarà possibile cancellare la DBP selezionata dalla finestra elenco in cui vengono elencate tutte le distinte basi presenti in archivio.

F4 NUOVO COMPONENTE – Possibilità di inserire un nuovo componente. Cliccando il seguente tasto viene mostrata a video la seguente maschera:

NOTA BENE: A seguito dell’inserimento e salvataggio di un nuovo componente, il programma apre automaticamente la finestra “Nuovo componente” per l’inserimento di un successivo articolo. L’automatismo non si presenta in fase di modifica di un componente precedentemente inserito.

POSIZIONEIndica la posizione del componente partendo dal primo numero valido:

  • Inserisci: Se presenti più componenti codificati è possibile indicare a quale posizione si vuole inserire l’articolo; tutti i componenti scalano di posizione.
  • Inverti: Se presenti più componenti codificati è possibile indicare a quale posizione si vuole inserire l’articolo rispetto ad un altro; viene invertita la posizione dei componenti.

INDICE – Codice per il collegamento con le DBV, o semplicemente una piccola descrizione per la riga. Se non viene immesso significa che il componente è fisso e non può essere sostituito; in questo caso sia il campo codice componente che la quantità sono obbligatori. Se viene immesso l’indice, il codice del componente e/o la quantità, non sono obbligatori, e se inseriti, possono essere sostituiti in tutto o in parte per effetto di una DBV che abbia una riga con lo stesso indice.

CODICE ARTICOLO E DESCRIZIONE – Codice del componente previsto come standard, che tuttavia può anche essere omesso in presenza dell'Indice. Nel caso di codici strutturati è anche possibile inserire articoli jolly, (codici espressi con: “abcdefghi” e/o “rstuvwxyz”), cioè indicare quali parti del prodotto finito dovranno creare il codice del componente da utilizzare. La differenza fra i primo gruppo di caratteri ed il secondo sta nel punto di partenza: il primo inizia e sinistra mentre il secondo a destra.

Esempio:

Se il codice del prodotto finito è: PADRE VAR1 MOD2 STA3

Verranno considerati i seguenti articoli:

MP-aaaaa = MP-PADRE;

MP-rrrrr = MP-PADRE;

MP-bb = MP-VA;

MP-ss = MP-R1;

MP-ccc = MP-MOD;

MP-ttt = MP-OD2;

ddd-MI = STA-MI;

uuu-MI = TA3-MI;

aabbcccff = PAVAMOD;

rrsstttuu = RER1OD2A3.

In questo caso se lo sviluppo di una distinta base genera dei componenti non esistenti, alla lunghezza dell’autocodifica, ma nel campo “Autom:” nella tabella “Strutture Articoli” della relativa struttura è stato impostato con il carattere “C” o “T”, viene creato il relativo articolo con codice fino alla posizione dell’autocodifica. Si ricorda il significato del campo

“Autom:”

C Creazione autocodifica senza richiesta della conferma;

A Annullamento precancellazione logica in automatico appena l’articolo ha i progressivi a zero;

T Tutti, sia “C” che “A”;

N Nessuno, l’autocodifica necessita della conferma.

Esempio:

Struttura :

Padre RRRR;

Variante SSS;

Variante SSS;

Autocodifica fino a pos. 7 (RRRRSSS) e Autom: “T”.

Anagrafica articoli:

XXXX Articolo di struttura 1 (Non ha codificato nessun figlio)

YYYY Articolo strutturato di qualsiasi struttura con la DBP avente i seguenti componenti:

COMP1;

COMP2;

XXXXbbbccc (Articolo variabile di struttura 1);

COMP4.

Emissione revisione documenti:

Codice immesso sulla riga: YYYYFIN001

aaaa bbb ccc

Se il componente XXXXFIN001 non è codificato verrà creato l’articolo XXXXFIN (si fa presente che se esiste una cartella viene controllata la congruità del codice).

Gli articoli a taglie vengono accettati solo se il PF stesso è a taglie. Se compare il carattere “” nella colonna denominata “Sml”, significa che si tratta di un SML, mentre il carattere “, nella colonna “Flg”, indica che il componente ha il consumo per taglia oppure è una forma.

Prodotto finito:

CAMSETRO CAM. DI SETA ROSSA

aaa 1 campo struttura

bbb 2 campo struttura

cc 3 campo struttura

Componenti immessi in DB:

bbbcc articolo composto

FILcc articolo composto

Nello sviluppare la scheda tecnica il programma trasformerà i codici nel seguente modo:

SETRO SETA ROSSA

FILRO FILO ROSSO

UNITÀ DI MISURA – unità di misura primaria o secondaria, riferita alla quantità del componente immessa nel campo successivo. In assenza del codice del componente il dato non viene richiesto. Sono attivi i tasti PAG+ e PAG-, per presentare le 2 unità di misura possibili.

NOTA BENE: se per il codice componente immesso viene scelta l’unità di misura secondaria, nella distinta base viene salvato (in maniera non visibile) il coefficiente di conversione al momento presente in anagrafica articolo. Una successiva modifica del dato anagrafico non comporta un automatico aggiornamento del valore salvato nella distinta base, che è quello che viene utilizzato nei documenti di magazzino generati da bolla di lavorazione. Tale aggiornamento può essere effettuato da apposita funzione di servizi.

QUANTITÀ - quantità di utilizzo del componente, che tuttavia può anche essere omessa in presenza dell'Indice. Il campo accetta un'espressione algebrica lunga al massimo 40 caratteri. Se sono espressi numeri con decimali sono considerati al massimo 6 decimali; se l'unità di misura utilizzata è la primaria, alla fine la quantità viene troncata ai decimali con cui è stato codificato il componente.

Sono ammessi operatori del tipo:

() Parentesi, per forzare la sequenza di esecuzione dell'espressione priorità ALTA;

* Moltiplicazione;

/ Divisione;

+ Somma;

-Sottrazione priorità Bassa.

PASSEPARTOUT esegue l'espressione da sinistra verso destra, tenendo conto delle varie priorità degli operatori, cioè prima esegue quelli con priorità più alta.

1+5*V

prima esegue la moltiplicazione (5*V), quindi aggiunge 1.

(Q+1)*V

prima esegue la somma (Q+1), quindi moltiplica il risultato per V.

Sono ammesse le seguenti funzioni:

INT() Parte intera.

ABS() Valore assoluto.

IF() Si utilizza nella forma IF(<condizione>;<espressione 1>;<espressione 2>). Quando <condizione> risulta verificata, il risultato della funzione è <espressione 1>, in caso contrario il risultato della funzione è <espressione 2>. All’interno della IF() sono utilizzabili tutte le variabili riconosciute nel campo quantità. <condizione> deve utilizzare una o due volte i seguenti operatori logici: = (uguale), <> (diverso), < (minore), > (maggiore), <= (minore o uguale), >= (maggiore o uguale). E’ possibile utilizzare una unica IF() nel campo quantità oppure, nel caso di utilizzo del carattere “@”, una IF() prima della “@” ed una dopo. Esempi: IF(Q<10;V+3;2) da come risultato V+3 quando Q è minore di 10, 2 in caso contrario; IF(2<Q<10;V+3;2) da come risultato V+3 quando Q è maggiore di 2 e contemporaneamente minore di 10, 2 in caso contrario.

Sono ammessi anche caratteri alfabetici con il seguente significato:

Q quantità calcolata fino a quel punto per quella riga. Nel caso la quantità sia espressa con i colli, "Q" è uguale a "V" * "F"; se è espressa senza i colli, "Q" è uguale a "V".

ATTENZIONE: se inserito in una DBV, e se sulla relativa riga della DBP, stesso indice, non è stato immesso nessun valore, o il risultato dell'espressione è 0, anche "Q" assumerà il valore 0.

V quantità Variabile. Per le righe con la doppia quantità (2*6) rappresenta la prima(2). Se è stata specificata una sola quantità equivale a “Q”. Se utilizzato la quantità risultante dall'espressione non viene moltiplicata per la quantità da produrre.

P quantità in Produzione. Quantità in produzione o da produrre del prodotto finito.

@ Se inserito all'interno della espressione, tiene separate le 2 quantità, quella a sinistra da quella a destra del carattere stesso; se il componente è un SML, rappresenteranno nella DBP, del SML stesso, le variabili “V” ed “F”. Se immesso in prima posizione indica che la quantità specificata dopo tale carattere non è influenzata da quella del PF, cioè non viene moltiplicata per la quantità da produrre. (Ad esempio uno stampo, che sarà unico qualunque sia la quantità da produrre).

XYZ quantità dei campi per codici strutturati con misure, relativa all'ultimo SML sviluppato. Cioè il valore risultante dal codice, in base alle specifiche immesse nella tabella delle strutture.

ABC come XYZ, ma relativi al PF in produzione.

JKW quantità specificate nelle videate personalizzabili, relativamente al componente.

Nota Bene: Viene considerato il componente e non il SML come in tutte le altre variabili.

RST come JKW, ma relativi al PF in produzione.

Nel menù “serviZi” “Personalizzazioni” “videate anagr. Articolo” si deve immettere la seguente tabella:

Se nella DB si immette la variabile “K”, quest'ultima assumerà il valore immesso nel 2° campo della videata.

ATTENZIONE: la lettura del campo avviene nel seguente modo:

  • Campo in videata articolo NON riportabile. Viene letto il campo immesso nell'anagrafica articolo.
  • Campo in videata articolo riportabile. Se la riga deriva da un OC, viene letto il campo immesso nel documento.
  • Campo in videata cliente NON riportabile. Se la riga ha un codice cliente viene letto il campo immesso nell'anagrafica cliente.
  • Campo in videata cliente riportabile. Se la riga deriva da un OC, viene letto il campo immesso nel documento.

ATTENZIONE: all'uso delle variabili “A”, “B”, “C”, “R”, “S” e “T”, in quanto se lo sviluppo del PF avviene in momenti diversi, queste variabili possono fare riferimento a codici diversi:

PRODFINITO ^ ^

Comp | |

comp1 x -----+ |

comp2 A -------+

... |

TELAIO ^ |

Comp | |

comp1 X -----+ |

comp2 A -------+

... |

PRIMSML ^ | ^ ^

Comp | | | |

comp1 X -----+ | X -----+ |

comp2 A -------+ A -------+

... | |

SECONSML ^ | ^ |

Comp | | | |

comp1 x -----+ | x -----+ |

comp2 A -------+ A -------+

Ma se lo sviluppo parte da PRIMSML, la lettera “A” del “comp2” non farà riferimento a PRODFINITO, ma a PRIMSML. L’utilizzo delle lettere è anche condizionato dal campo “CODICE PF PADRE DEF” per quelle funzioni specificate nel campo stesso, poiché questo campo per particolari funzioni contiene il codice del PF da cui il SML dipende per il suo sviluppo.

NOTA BENE: la gestione della Bolla di Lavorazione sarà comunque sempre corretta.

Esempi di utilizzazione

Codice PF:

FINENOC1200602 (qta 3) Finestra di Noce 120 x 60 2 ante

aaaa Finestra

bbb Noce

ccc Altezza (X)

ddd Larghezza (Y)

e Ante (Z)

Componenti:

Codice Quantità Componente selezionato Qta riga Qta prelevata

LISTbbb Z @ X --> LISTNOC Listello di noce 2 da 120 cm. (6*120)

LISTbbb Z @ Y --> LISTNOC Listello di noce 2 da 60 cm. ( 6*60)

MANIGLIA 1 --> MANIGLIA Maniglia 1 ( 3)

MARCA @1 --> MARCA Stampo marca 1 (Fisso) ( 1)

VITI Z*(4*2+3*2) --> VITI Viti 28 ( 84)

ART Z*INT(K+,999999) --> RT Articolo xxxx 4 ( 12)

ARTVAR V --> ARTVAR Articolo xxxx 3 ( 3)

Nell'articolo “ART” è stata inserita una videata personalizzata, dove nella descrizione di un campo numerico, è stato inserito “(K)”, e su tale campo è stato inserito il valore: 1,3.

Quindi l'espressione viene interpretata come:

2 * INT( 1,3 + ,999999) = 2 * INT(2,299999) = 2 * 2 = 4

che viene moltiplicato per la Quantità da produrre (4 * 3 = 12).

EVIDENZA - se occorre focalizzare l'attenzione su articoli che potrebbero avere delle particolarità, e quindi la necessità di essere trattati in maniera diversa dagli altri, si può utilizzare questo campo. Se si immette il carattere “E” che significa “in Evidenza”, l'evidenza verrà segnalata nei documenti di produzione di tipo: “C”, “O” e “T”. Se si immette il carattere “L” che significa “in evidenza per Lavorazione”, l'evidenza verrà segnalata nei documenti di produzione di tipo: “L” e “O”. Se si immette il carattere “T” che sta per “Tutte”, il componente verrà evidenziato in tutti i documenti di cui sopra.

CONTROLLO – L’utilizzo del componente è condizionato dalla sua situazione in magazzino. Vengono accettati i seguenti valori:

E Esistenza;

D Disponibile Netto;

L Disponibile Lordo.

Il controllo viene eseguito sul componente in distinta base al momento della lettura, controllando se la quantità da verificare (EDL) è già minore o uguale a 0, e NON se andrebbe negativa in base alla quantità richiesta. In caso di condizione affermativa, il componente viene sostituito con il primo dei quattro immessi nel campo seguente.

F Esistenza;

G Disponibile Netto;

H Disponibile Lordo.

Impostati i parametri precedentemente elencati, il programma controllerà l’esistenza la disponibilità lorda o netta, del componente inserito, in base alla quantità inserita. Anche con l’utilizzo di questi parametri viene richiesto il codice articolo sostitutivo.

Attivo il campo “Spezza quantità”; la funzione fa si che nello sviluppo ed impegno della distinta base vengano prelevati i codici articoli sostitutivi per la quantità mancante del componente impostato in distinta base.

Se anziché utilizzare le lettere in maiuscolo, si utilizzano le minuscole:

e Esistenza;

d Disponibile Netto;

l Disponibile Lordo.

Il programma si comporta come sopra, ma non viene richiesto il codice sostitutivo, poiché nel caso la quantità risulti essere minore o uguale a 0, viene automaticamente selezionato il prossimo/precedente, in base al campo successivo, articolo figlio, e se anche per questo la Quantità risulta negativa, viene considerato quello successivo, e così via finché non viene trovato un figlio con Quantità maggiore di 0. Se nessun figlio ha del disponibile, viene considerato l’articolo immesso sulla riga della distinta base.

f Esistenza;

g Disponibile Netto;

h Disponibile Lordo.

Impostati i parametri, precedentemente elencati, il programma controllerà l’esistenza la disponibilità lorda o netta, del componente inserito, in base alla quantità inserita. L’operatività è la stessa dei parametri (e/d/l), ma nel caso la quantità inserita non sia soddisfatta verranno elaborati i codici precedenti o successivi, in base al parametro impostato nell’apposita videata di selezione. Non viene quindi cercata una quantità maggiore di zero, ma un codice con quantità esatta a quella impostata nella distinta base.

Attivo il campo “Spezza quantità”; la funzione fa si che nello sviluppo ed impegno della distinta base vengano prelevati i codici articoli strutturati figli per la quantità mancante del componente impostato in distinta base.

DIREZIONE DI RICERCA DEI FIGLI - Ricerca del disponibile nei figli precedenti o seguenti il codice immesso. “P” Precedente, “S” Successivo. Per gli articoli strutturati il giro viene effettuato, per tutti i figli che hanno i campi precedenti all’ultimo immesso uguali. Es.:

Componente: PADR VAR1 VAR2

Direzione.: S

Controlla se “PADR VAR1 VAR2” è disponibile, in caso negativo cerca in tutti i figli successivi:

“PADR VAR1 ????”

uno con quantità disponibile, in caso negativo considera il componente:

“PADR VAR1 VAR2”

per i non strutturati controlla i caratteri immessi.

Impostato invece il valore “P/p”, verrà assunto il significato di “G/g”, ma in pianificazione ed in fattibilità verrà controllata la disponibilità al momento del componente e non quella presente in anagrafica.

NOTA BENE: se un componente è utilizzato più volte all’interno della stessa DB, il controllo sulla quantità fa sempre riferimento a quella anagrafica, o del periodo, non decurtata da eventuali precedenti utilizzi.

Sh+F3 CONDIZIONI - una riga può essere condizionata, cioè resa valida solo se la condizione immessa è soddisfatta. Viene visualizzata la maschera di seguito illustrata:

Vengono accettate le seguenti condizioni:

MAGAZZINO – numero del magazzino da utilizzate per l’impegno dei componenti

TIPO ARTICOLO – condizionata da Prodotto finito, o condizionata a Semilavorato.

ARTICOLO - codice del prodotto finito. Si possono specificare anche articoli composti, come mostrato in figura

utilizzando i caratteri Jolly “?” che specificano qualsiasi carattere nella posizione. In caso il prodotto finito sia strutturato se si inserisce come condizione un codice articolo questo sarà ricercato in automatico in ogni porzione della struttura del codice prodotto finito.

CLIENTE – condizionata da Cliente; specificare il conto cliente, per il quale la condizione è valida.

DA DATA – Data a partire dalla quale il componente è da considerare valido. Nella gestione delle bolle di lavorazione viene controllata la data scadenza del prodotto finito presente nel Dettaglio righe [F5]. Nella stampa sviluppo distinta base viene controllata la data scadenza selezionata nel campo apposito della stampa.

A DATA – Da fino alla quale il componente è da considerare valido. Nella gestione delle bolle di lavorazione viene controllata la data scadenza del prodotto finito presente nel Dettaglio righe [F5]. Nella stampa sviluppo distinta base viene controllata la data scadenza selezionata nel campo apposito della stampa.

TAGLIE – Condizionata in base alla taglia del prodotto finito. Inserita questa condizione appare una videata, come la seguente, con l’elenco delle taglie del prodotto finito, ed il campo di immissione per ogni taglia. Viene richiesto per quali taglie è valido il componente in esame. Se il prodotto finito non viene prodotto in almeno una delle taglie specificate il componente viene scartato.

Nel caso si seleziona solo una taglia il campo viene valorizzato con la taglia selezionata, altrimenti in caso di una multi selezione delle taglie il campo viene valorizzato dalla dicitura “Varie”:

NOTA BENE: nel caso il componente sia da considerare, la quantità del prodotto finito elaborata è solo quelle relativa alle taglie ammesse.

ATTENZIONE: all'uso della condizione di tipo “A”, vedere nota precedente sull'utilizzo delle variabili, “ABC” - “RST”, nel campo quantità.

INCLUSIONE/ESCLUSIONE – ammette due condizioni:

I - il componente, nello sviluppo della distinta base, deve essere sempre considerato se si verifica la condizione specificata.

E – il componente, nello sviluppo della distinta base, deve essere sempre considerato tranne nel caso in cui si verifica la condizione specificata.

ESCLUDI DA DEPOSITO – Se impostato ad “S” il componente sarà escluso dai documenti di deposito.

ESCLUDI DA SCARICO – Se impostato ad “S” il componente sarà escluso dai documenti di scarico.

SCARICA A COSTO – Costo con cui vengono scaricate le materie prime. I valori gli stessi di quelli indicati nei parametri di produzione. Se il valore del campo è vuoto sarà utilizzato il valore presente nei parametri di produzione, se impostato un qualunque valore sarà prioritario rispetto a quello dei parametri.

COSTO – Costo di scarico del componente. Se impostato sarà prioritario su qualunque altro valore precedentemente impostato.

NOTA BENE: Con la gestione del Rilevamento tempi, tra i dati per l’avanzamento produzione, solamente per gli articoli di tipo L, si attiverà:

ESLUDI DA RILEVAMENTO – Se il campo riporta il flag ✔, il componente sarà considerato una lavorazione NON valida per la gestione del rilevamento tempi.

NOTA BENE: Senza gestione del conto lavoro, tra i dati per l’avanzamento produzione si attiveranno:

LAVORAZIONE ESTERNA – Se il campo è impostato ad "S" il componente sarà incluso nella generazione di Ordini a Fornitori tramite l'operazione "L" della funzione Prodotti Finiti in Lavorazione. Se indicato nel campo successivo il conto del fornitore il documento sarà intestato a tal conto.

FORNITORE – Codice del conto fornitore a cui intestare il documento nel caso che il campo lavorazione esterna sia impostato ad "S". Per la generazione dei documenti relativi alle lavorazioni esterne è utilizzata la seguente regola.

  • Il documento sarà intestato al codice fornitore se presente.
  • Se assente tale valore sarà utilizzato il primo codice fornitore presente in anagrafica articolo se presente.
  • Se assente il fornitore in anagrafica viene utilizzato il codice fornitore presente nell'operazione "L" della funzione.
  • Se nessuno dei dati precedenti è valorizzato il componente non sarà incluso nell'operazione.

Sf+F4 NOTE DEL COMPONENTE - su ogni componente apre una finestra di 10 righe da 40 caratteri per inserire le eventuali note del componente. Queste note sono stampate sui documenti per le lavorazioni di tipo "N" ed "O”.

Una volta inseriti tutti i dati, si conferma il componente con il tasto “Ok” [F10]; se si rende necessario l'abbandono delle modifiche effettuate, occorre quindi uscire dalla distinta base con “Annulla” [ESC]

Sh+F7DUPLICA COMPONENTE permette di duplicare un componente precedentemente inserito.

Sh+F3 CANCELLAZIONE COMPONENTE permette di cancellare un componente precedentemente inserito.

INVIO MODIFICA COMPONENTE permette di modificare i dati di un componente già codificato.

NOTA BENE: Solo in presenza di più di una sequenza di lavoro codificata in distinta base è attivo il campo “Sequenza di lavoro”.

Sh+F12 NOTA ARTICOLO - permette di nascondere/visualizzare le eventuali note presenti nell’anagrafica del componente e destinate alla produzione.

Sh+F6 DETTAGLIO RIGA – videata che mostra tutte le opzioni presenti sul componente e sulla fase in esame.

Una volta inseriti tutti i dati, si conferma la distinta base con il tasto “Ok” [F10]; se si rende necessario l'abbandono delle modifiche effettuate, occorre quindi uscire dalla distinta base con “Annulla” [ESC]

ATTENZIONE: una volta sviluppata tutta la distinta base, le uniche righe valide sono quelle che contengono un codice componente esistente, o ammissibile nel caso di articoli strutturati, ed una quantità. Nella funzione “Bolla di Lavorazione”, il programma, alla conferma della BL, visualizzerà i codici non ammessi, e quindi scartati. Una riga con indice, di una DBP, scartata in base ad una condizione immessa, nella DBP stessa, non potrà essere ripescata da un'eventuale riga, con lo stesso indice, di una DBV.