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TABELLE CON STRUTTURA FISSA

Le tabelle a struttura fissa sono indicate nel caso in cui l’utente abbia l’esigenza di creare un prospetto tabellare per il quale conosce il preciso numero di righe e di colonne che non varia in funzione dei dati delle singole aziende.

Per generare una nuova tabella con struttura fissa occorre infatti stabilire da subito, già in sede di costruzione, il numero fisso di righe e di colonne che si desiderano gestire.

NOTA BENE: non è possibile generare una struttura con più di 9 colonne (nella visualizzazione del file XBRL, in formato A4, non sono infatti accettate tabelle con più di 9 colonne).

Una volta confermata la creazione anagrafica della tabella viene proposta una struttura predefinita di partenza, che prevede un elenco generico di voci di bilancio in riga (da definire nelle intestazioni di riga) e in colonna i relativi importi dell’esercizio precedente, di quello di bilancio e la variazione dell’esercizio.

In particolare la struttura predefinita presenta le seguenti caratteristiche:

  • prima riga (1) riservata alle intestazioni di colonna; lo sfondo di colore giallo identifica la non editabilità della cella in sede di compilazione dati in ciascuna Nota integrativa e per questo motivo le intestazioni di colonna si possono inserire/modificare solo in questa fase.
  • righe da 2, 3 e 4 righe riservata alle specifiche voci che di vogliono riportare in tabella (ad esempio voci di bilancio). Le celle presentano una formattazione di tipo numerico senza decimali (importi in valuta); gli importi non si inseriscono qui ma solamente nella maschera di compilazione dati della tabella all’interno di ciascuna Nota integrativa che si redige. Ovviamente qualora le righe predefinite proposte siano di numero eccessivo o insufficiente è necessario personalizzare il numero di righe effettivamente necessario tramite le funzioni RIGA + o RIGA -.
  • ultima riga (5) riga riservata ai totali automatici dei valori inseriti sulle colonne B e C.
  • prima colonna (A) riservata alle intestazioni di riga; lo sfondo di colore giallo identifica la non editabilità della cella in sede di compilazione dati in Nota integrativa e per questo motivo le intestazioni di riga si possono inserire/modificare solo in questa fase.
  • colonne B e C colonne dedicate ai valori di inizio e fine esercizio. Come già indicato sulle righe da 2, 3 e 4, le celle presentano una formattazione di tipo numerico senza decimali (importi in valuta); gli importi non si inseriscono qui ma solamente nella maschera di compilazione dati della tabella all’interno di ciascuna Nota integrativa che si redige.
  • ultima colonna (D) colonna dedicata alla variazione dell’esercizio; le celle contengono una formula che calcola su ogni riga la differenza dei valori inseriti sulle precedenti colonne C e B.

Per la corretta personalizzazione della tabella proposta di default l’utente deve:

  • definire il numero fisso di righe e di colonne totali da gestire tramite i pulsanti RIGA+, RIGA -, COL+, COL-, DUPLICA RIGA, DUPLICA COLONNA.
  • impostare le intestazioni fisse delle righe e delle colonne inserite in tabella (ove necessario e qualora quelle precaricate non siano adatte)
  • definire la formattazione prevista per le varie celle con sfondo di colore bianco (se quelle predefinite non sono adatte) utilizzando le sintassi indicate nel precedente paragrafo (comprese eventuali formule).

NOTA BENE: se la tabella prevede più righe o colonne con le medesime caratteristiche si consiglia di utilizzare le funzioni DUPLICA RIGA o DUPLICA COLONNA per replicare la stessa formattazione già inserita sulla riga o la colonna selezionata

Utilizzando il tasto funzione è possibile eliminare in blocco tutte le formattazioni applicate alla tabella in costruzione o ritornare alla sua struttura iniziale proposta di default.

Ecco come si presenta la struttura predefinita di una tabella con struttura fissa:

Di seguito si riporta un esempio pratico di tabella a struttura fissa che evidenzia il risultato operativo medio per unità di ricavo attraverso l’indice ROS.

In colonna si gestiscono i valori di bilancio di inizio esercizio, di quello precedente e la relativa variazione.

In riga si presentano i seguenti elementi:

  • Ricavi netti di vendita
  • Costi operativi:
  • Risultato operativo:
  • Indice ROS (%): con formula che calcola il rapporto fra il risultato operativo (riga 4) e i Ricavi di vendita (riga 2) in forma percentuale

Per ottenere la tabella sopra descritta vengono apportate le seguenti modifiche rispetto alla struttura di default:

  • Modifica delle intestazioni predefinite di riga sulla prima colonna (A)
  • Inserimento sulla seconda riga di una formula che recupera automaticamente dal bilancio il valore dalla voce A1 del Conto economico, sia per l’esercizio rendicontato che per quello precedente rispettivamente nelle colonne C e B
  • Inserimento sulla terza riga di una formula che recupera automaticamente dal bilancio il valore dalla voce B del Conto economico, sia per l’esercizio rendicontato che per quello precedente rispettivamente nelle colonne C e B
  • Inserimento sulla quarta riga di una formula per calcolare la differenza tra i valori della seconda e terza riga, sia per l’esercizio rendicontato che per quello precedente rispettivamente nelle colonne C e B
  • Inserimento sull’ultima riga di una formula per calcolare il rapporto in forma percentuale fra il Risultato operativo (riga 4) e i Ricavi di vendita (riga 2)
  • Inserimento sull’ultima colonna (D), in corrispondenza delle righe da 2 a 4, di una formula per calcolare la differenza tra i valori della terza e seconda colonna, cioè la variazione dell’esercizio.
  • Inserimento sulla cella relativa all’ultima riga e all’ultima colonna (D5) della sintassi prevista per le celle prive di contenuto (cioè il carattere ‘%’), poiché non si è ritenuta significativa la variazione dell’indice rispetto all’esercizio precedente.

Ecco come si presenta la struttura personalizzata della tabella dopo l’inserimento sulle varie celle delle modifiche sopra descritte:

Nella figura sotto si vede infine come si presenta la stessa tabella dopo l’elaborazione dei dati all’interno della gestione di una Nota integrativa: