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TABELLE CON STRUTTURA A COLONNA VARIABILE

Le tabelle con struttura a colonna variabile sono indicate nel caso in cui l’utente abbia l’esigenza di creare un prospetto tabellare per il quale non conosce il preciso numero di colonne da trattare poiché quest’ultimo varia in funzione dei dati di ciascuna azienda. L’opportunità di creare una tabella a colonna variabile anziché a riga variabile dipende essenzialmente dal numero di modalità/elementi che si devono gestire per la componente fissa della tabella (cioè che non varia in funzione dei dati di ciascuna azienda). Se la componente fissa prevede un elevato numero di elementi (ad esempio più di 7) è sconsigliato inserirli in colonna a causa dei limiti di visualizzazione del formato A4; di conseguenza gli elementi fissi della tabella devono essere inseriti sulle righe mentre la componente variabile viene invece gestita in colonna.

Una volta confermata la creazione di una tabella a colonna variabile viene proposta una struttura predefinita di partenza potenzialmente già pronta all’uso ma che può essere ovviamente personalizzata in ogni sua parte, ad eccezione del numero di colonne. In particolare la struttura proposta prevede in colonna lo sviluppo della componente variabile della tabella, rappresentata dalla seconda colonna da duplicare n volte direttamente in sede di compilazione dati di ogni Nota integrativa, mentre in riga sono gestiti i valori relativi all’inizio dell’esercizio, agli incrementi e decrementi dell’esercizio rendicontato, e alla fine dell’esercizio.

Di seguito i dettagli della struttura predefinita:

  • prima colonna (A) riservata alle intestazioni di riga (lo sfondo di colore giallo identifica la non editabilità della cella in sede di compilazione dati in ciascuna Nota integrativa); le intestazioni di riga si possono inserire/modificare solo in questa fase.
  • seconda colonna (B) rappresenta l’elemento variabile della tabella che viene replicato n volte in sede di compilazione dati di ciascuna Nota integrativa tramite la funzione COLONNA +; solitamente è costituito da un elenco variabile di valori come ad esempio il dettaglio analitico di una voce di bilancio o di un qualsiasi altro elemento qualitativo (area geografica, punti vendita, categorie, ecc.).
  • ultima colonna (C) colonna riservata ai totali automatici delle righe che prevedono valori numerici.
  • prima riga (1) riservata all’intestazione di colonna per il totale generale di ciascuna riga;
  • seconda riga (2) è la riga dal contenuto descrittivo (alfanumerico) da utilizzare per le intestazione delle colonne (che essendo in numero variabile, cambiano su ciascuna Nota integrativa). NOTA BENE: l’inserimento di tali descrizioni non si effettua in sede di costruzione ma solo in fase di compilazione dati di ciascuna Nota integrativa.
  • righe 3,4 e 5 righe dedicate ai valori di inizio esercizio, alle movimentazioni in aumento e a quelle in diminuzione. Le celle presentano una formattazione di tipo numerico senza decimali (valori in euro); gli importi si inseriscono esclusivamente nella maschera di compilazione dati della tabella all’interno di ciascuna Nota integrativa che si redige.
  • ultima riga (6) riga dedicata al valore di fine esercizio; il valore viene ricostruito automaticamente applicando su ogni colonna la seguente formula: Valore di inizio esercizio + Incrementi dell’esercizio – Decrementi dell’esercizio

Per la personalizzazione della tabella proposta di default l’utente deve:

  • definire il numero di righe totali da gestire tramite i pulsanti RIGA+, RIGA-, DUPLICA RIGA
  • impostare le intestazioni fisse delle righe inserite in tabella (ove necessario)
  • definire la formattazione prevista per le varie celle con sfondo di colore bianco utilizzando le sintassi indicate nel precedente paragrafo (comprese eventuali formule)

NOTA BENE: se la tabella prevede righe con le medesime caratteristiche si consiglia di utilizzare la funzione DUPLICA RIGA per replicare la stessa formattazione già inserita sulla riga selezionata.

Ecco come si presenta la struttura predefinita di una tabella con struttura a colonna variabile:

Si riporta di seguito un esempio pratico di tabella a colonna variabile utilizzabile per indicare nel dettaglio le movimentazioni dell’esercizio rendicontato relative ai fabbricati civili.

In riga si gestiscono i dettagli delle singole movimentazioni dell’esercizio rendicontato, mentre in colonna si sviluppano i dettagli analitici dei singoli fabbricati.

Per ottenere la tabella sopra descritta vengono apportate le seguenti modifiche rispetto alla struttura di default:

  • Sostituzione dell’intestazione predefinita sulla seconda riga (2) , con la dicitura personalizzata “Fabbricato civile”
  • Aggiunta di una nuova riga in penultima posizione per il dettaglio specifico relativo agli ammortamenti dell’esercizio.
  • Modifica delle formule preimpostate sull’ultima riga per includere anche la nuova riga personalizzata aggiunta per gli ammortamenti dell’esercizio (formula preimpostata = #3 + #4 - #5 ; formula modificata = #3 + #4 - #5 - #6).

Il carattere ‘ # ‘ identifica la colonna in cui è posizionata la formula in considerazione del numero variabile di colonne che può avere la tabella.

Ecco come diventa la struttura della tabella dopo l’inserimento delle modifiche personalizzate sopra descritte:

Una volta salvata la struttura, passando alla compilazione della tabella all’interno di una specifica Nota integrativa, si utilizza il pulsante COLONNA+ in basso a sinistra, inizialmente attivo solo selezionando la seconda colonna, per aggiungere una nuova colonna per ogni fabbricato civile della società con le rispettive movimentazioni.

Ecco quindi come si presenta la stessa tabella dopo la compilazione dei dati all’interno della gestione di una Nota integrativa: