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NOTE ESPLICATIVE SULLO SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO DI C.C.N. :

Altre rettifiche di ricavi e costi non monetari:

La voce altre rettifiche di ricavi non monetari (-), associata al conto di costo “imposte anticipate” (per aziende con piano dei conti 80 riguarda i conti 750.00201 IRES anticipata e 750.00202 IRAP anticipata), considera come contropartita patrimoniale le attività per imposte anticipate > 12 mesi, fonte esterna al CCN e quindi da rettificare nello schema. Se l’utente utilizzasse un conto di attività per imposte anticipate < 12 mesi, allora dovrà escludere l’importo elaborato in automatico dal programma. L’incremento dei crediti per imposte anticipate > 12 mesi, codice CEE CII4terB, non è associato né agli incrementi né ai rimborsi di crediti a medio e lungo termine, rispettivamente ACL ed RCL, in quanto trattasi di posta contabile di valore non monetario e come tale soggetta a rettifica tramite le imposte anticipate. Anche l’accantonamento (rettifica di costo non monetario, sigla AC) e l’utilizzo (rettifica di ricavo non monetario, sigla AR) di imposte differite sono soggette a rettifica in questa sede, in quanto fonti esterne al CCN.

Aumenti di capitale sociale e versamenti in conto:

Gli aumenti di capitale sociale e versamenti in conto, associati alla voce ACR, devono essere considerati per la loro reale movimentazione finanziaria e non se realizzati mediante giroconti contabili. Il programma, infatti, inserisce nello schema le movimentazioni incrementali di queste poste del patrimonio netto. A tal fine, l’utente deve escludere l’importo all’interno dello schema se la movimentazione non ha prodotto reali movimenti finanziari.

Segno negativo (-) presente in alcuni campi:

Nello schema i campi contrassegnati dal simbolo (-), ossia “rivalutazioni di attività finanziarie” / “pagamento ai fondi rischi ed oneri” / “altre rettifiche di ricavi non monetari”, importano i saldi dei conti ad essi associati, sempre preceduti dal segno negativo. Di conseguenza anche eventuali inserimenti manuali su queste voci devono essere preceduti dal segno negativo. E’ comunque presente un apposito messaggio che avvisa l’utente della mancanza del segno meno (-).

Pagamento dividendi:

il campo è direttamente associato al conto 417.00011 “Azionisti c/dividendi” del piano dei conti Standard, quindi si consiglia di utilizzare tale conto nel caso in cui vengano elargiti dividendi ai soci/azionisti di SPA e di SRL. Il programma, ai fini del rendiconto finanziario, importa il saldo dare del conto, considerando il dividendo pagato sempre nell’esercizio in cui è avvenuta la delibera di distribuzione. Diversamente, se il dividendo viene erogato negli esercizi successivi a quello in cui sorge il debito, occorre operare manualmente inserendo l’importo a debito del conto 417.00011, nel campo “altre rettifiche di ricavi non monetari” (AR).

Acquisizioni di immobilizzazioni tecniche (importazione dalla tabella cespiti presente in Nota integrativa):

Le acquisizioni dei cespiti dell’esercizio e dell’esercizio precedente vengono elaborate tramite le movimentazioni aumentative dei beni aventi codice CEE BI e BII.

N.B. : è cura dell’utente rettificare i valori che, pur presenti con saldo dare nelle movimentazioni dei cespiti, siano poste giro contate e non reali acquisti dell’esercizio. A tal proposito per una corretta visione dei cespiti importati, è presente la stampa “totali cespiti per conto dell’esercizio” raggiungibile dal menu Stampe – Contabili – Cespiti/immobilizzazioni. Gli utenti che non gestiscono i dati all’interno della contabilità di Passepartout ma inseriscono i saldi del bilancio direttamente in ADP (contabilità esterne), dovranno procedere all’inserimento manuale della suddetta voce. Gli acquisti di immobilizzazioni finanziarie (aventi codice CEE BIII) e di cespiti immateriali di tipo K (con ammortamento diretto e classificati in BI) non vengono importati all’interno della tabella dei cespiti e, quindi non compariranno nemmeno all’interno del rendiconto finanziario. Sarà cura dell’utente, qualora si trovasse a gestire le casistiche suddette, riportare i valori nel campo “Acquisizioni nell’esercizio di immobilizzazioni tecniche”.

Relativamente ai casi di apporto, nella tabella dei cespiti in Nota integrativa, è presente un parametro che consente all’utente di considerare l’apporto come incremento del costo storico oppure come rivalutazione. Il valore dell’apporto viene incluso nello schema di rendiconto solo se tale parametro è impostato su Valore storico come visualizzato in figura.

Valore netto contabile di immobilizzazioni tecniche alienate (cessioni di cespiti) - importazione dalla tabella cespiti presente in Nota integrativa:

Le cessioni dei cespiti dell’esercizio e dell’esercizio precedente vengono elaborate tramite il valore netto contabile (costo storico al netto del fondo ammortamento) dei beni aventi codice CEE BI e BII. Come descritto in precedenza, i valori vengono esplicitati nelle tabelle dei cespiti presenti nella Nota integrativa. Le cessioni delle immobilizzazioni finanziarie (classificate in BIII) e dei cespiti immateriali di tipo K (ossia con ammortamento diretto e classificati in BI) non vengono importati all’interno delle suddette tabelle e quindi nemmeno nel rendiconto finanziario. Sarà cura dell’utente, qualora si trovasse a gestire tali casistiche, riportare i valori manualmente nel campo “Valore netto contabile dei cespiti alienati”.

N.B. : ai fini del rendiconto finanziario, l’esposizione del valore netto contabile è assolutamente alternativa all’indicazione del prezzo di cessione del cespite alienato diminuito dell’eventuale plusvalenza o aumentato dell’eventuale minusvalenza.

Esempio 1: autovettura del costo storico di euro 50.000,00, fondo ammortamento euro 30.000,00, prezzo di cessione euro 15.000,00 => valore netto contabile euro 20.000,00 (50.000,00 – 30.000,00), minusvalenza euro 5.000,00 (15.000,00 – 20.000,00); il valore netto contabile di euro 20.000,00 è uguale al prezzo di cessione sommato alla minusvalenza (15.000,00 + 5.000,00);

Esempio 2: autovettura del costo storico di euro 50.000,00, fondo ammortamento euro 30.000,00, prezzo di cessione euro 35.000,00 => valore netto contabile euro 20.000,00 (50.000,00 – 30.000,00), plusvalenza euro 15.000,00 (35.000,00 – 20.000,00); il valore netto contabile di euro 20.000,00 è uguale al prezzo di cessione defalcato della plusvalenza (35.000,00 - 15.000,00);