Anche questa voce di menù viene utilizzata nei casi visti per i cespiti (primo anno di gestione col programma, fatture da ricevere, acquisto senza documento FR).
Cliccando sul pulsante Nuovo[F4], si accede alla maschera per la codifica di un nuovo costo pluriennale:
ANNO DI REGISTRAZIONE: Anno in cui si è sostenuto il costo;
IMPORTO DA AMMORTIZZARE: Importo complessivo del costo;
IMPORTO GIA’ AMMORTIZZATO: Importo ammortizzato negli anni precedenti;
ANNI GIA’ AMMORTIZZATI: anni già ammortizzati.
Indicare poi le percentuali di ammortamento per ogni anno. L’anno 01 corrisponde all’anno in cui si è sostenuto il costo e la somma delle percentuali deve essere 100. In calce, il programma calcola il residuo ancora da ammortizzare.
Entrando in revisione di un costo pluriennale è presente la sezione “Variazione costo” dove è possibile inserire operazioni di rivalutazione/svalutazione/apporto/storno ecc. I dati richiesti sono:
E’ poi presente il campo “escludi dall’ammortamento”: se non impostato, la rivalutazione viene considerata nel calcolo degli ammortamenti dell’anno d’immissione, se impostato, è possibile far sì che la rivalutazione non venga conteggiata negli ammortamenti fino all’anno indicato nel successivo campo “Fino al”.
Anche nella finestra “Dati civili” in caso di gestione civilistica del registro cespiti è presente la sezione “Variazione costo”.
NOTA BENE: per ciascun costo pluriennale (a differenza dei cespiti) è possibile effettuare una sola operazione di variazione del costo, indipendentemente dall’anno o dalla stampa definitiva.