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MODALITA’ OPERATIVE

Accedere alle funzionalità tramite la voce di menù ANNUALI – FONDO SVALUTAZIONE CREDITI.

OPERAZIONI PRELIMINARI

La prima operazione da effettuare per attivare il funzionamento della procedura è la compilazione della TABELLA CONTI CREDITI. Per gli utenti che utilizzano il piano dei conti 80, la tabella è già compilata con i mastri e i conti utili ai fini del calcolo. Tali voci sono “bloccate” (B), ma è possibile aggiungere nuovi mastri.


Nel caso in cui l’utente utilizzi un proprio piano dei conti, la tabella dovrà essere compilata manualmente per arrivare alla determinazione della base di calcolo.

La logica di inserimento conti nella tabella precompilata è illustrata nello schema seguente:

CODICE CONTO

DESCRIZIONE

TABELLA CREDITI

NOTE

2

ATTIVO CIRCOLANTE

201

DENARO-VALORI IN CASSA-ASSEGNI___CIV

201.00102

ASSEGNI BANCARI

Si

Valutare saldo - g/c a conti di portafoglio

201.00103

ASSEGNI CIRCOLARI

No

già coperti da provvista

208

ALTRI CREDITI VS CLIENTI_________CII

208.00001

EFFETTI PORTAFOGLIO <12mesi

208.00001

EFFETTI PORTAFOGLIO <12mesi

208.00003

EFFETTI PORTAFOGLIO >12mesi

208.00003

EFFETTI PORTAFOGLIO >12mesi

208.00011

EFFETTI ALLO SCONTO

208.00011

EFFETTI ALLO SCONTO

208.00021

EFFETTI ALL'INCASSO

208.00021

EFFETTI ALL'INCASSO

208.00031

EFFETTI SALVO BUON FINE

208.00031

EFFETTI SALVO BUON FINE

208.00041

EFFETTI INSOL-PROTEST.<12mesi

208.00041

EFFETTI INSOL-PROTEST.<12mesi

208.00081

CRED.INSOL.vs CLIENTI <12mesi

208.00081

CRED.INSOL.vs CLIENTI <12mesi

208.00101

CRED.INSOL.vs CLIENTI >12mesi

208.00101

CRED.INSOL.vs CLIENTI >12mesi

208.00121

CLIENTI C/FATTURE DA EMETTERE

208.00121

CLIENTI C/FATTURE DA EMETTERE

208.00151

CLIENTI C/NOTE CREDITO DA EMETTERE

208.00151

CLIENTI C/NOTE CREDITO DA EMETTERE

segno contabile AVERE

208.00201

CRED.PER INTER.MORA <12mesi

(-)

208.00211

CRED.PER INTER.MORA >12mesi

(-)

208.00221

CLIENTI C/SPESE ANTICIPATE

208.00221

CLIENTI C/SPESE ANTICIPATE

208.00231

CREDITI EMISSIONE NOTULE

208.00231

CREDITI EMISSIONE NOTULE

208.00241

ALTRI CREDITI vs CLIENTI

208.00241

ALTRI CREDITI vs CLIENTI

208.00301

F.DO SVALUT.CRED.vs CLIENTI

208.00301

F.DO SVALUT.CRED.vs CLIENTI

neutro segno (+)

210

CREDITI VS IMPRESE_______________CII

210.00001

CRED.IMPR.CONTROLLATE <12mesi

210.00001

CRED.IMPR.CONTROLLATE <12mesi

210.00011

CRED.IMPR.CONTROLLATE >12mesi

210.00011

CRED.IMPR.CONTROLLATE >12mesi

210.00021

CRED.IMPR.COLLEGATE <12mesi

210.00021

CRED.IMPR.COLLEGATE <12mesi

210.00031

CRED.IMPR.COLLEGATE >12mesi

210.00031

CRED.IMPR.COLLEGATE >12mesi

210.00041

CRED.IMPR.CONTROLLANTI <12mesi

210.00041

CRED.IMPR.CONTROLLANTI <12mesi

210.00051

CRED.IMPR.CONTROLLANTI >12mesi

210.00051

CRED.IMPR.CONTROLLANTI >12mesi

222.00081

CREDITI PER POS/CARTE CREDITO

no

non misurano ricavi ex art 85

417

ACCONTI (CLIENTI)______D6

417.00003

CAUZIONI DA CLIENTI PER IMBALLAGGI

417.00003

CAUZIONI DA CLIENTI PER IMBALLAGGI

Riducono la base imponibile- segno (A)

417.00004

DEBITI PER CAUZIONI

417.00004

DEBITI PER CAUZIONI

Riducono la base imponibile-segno (A)

5

CLIENTI

501

CREDITI VERSO CLIENTI

501.00001

PROVA SPA

501.00001

PROVA SPA

inserimento automatico 501.?????

501.00002

PRO. DUE SPA

501.00002

PRO. DUE SPA

inserimento automatico 501.?????

Si accede all’inserimento dei conti dal menù TABELLA CONTI CREDITI. Cliccando su INSERISCI o digitando il tasto funzione F4, si apre la finestra di inserimento di seguito riportata:

La compilazione della maschera permette di individuare il saldo che entrerà a far parte della base imponibile, in particolare il programma identifica il “monte crediti” come sommatoria dei saldi dei conti inseriti.

Qualora la scelta ricada su un intero mastro, è necessario digitare il codice del mastro seguito da cinque punti interrogativi: 208.?????. Se all’interno di un mastro, un conto deve essere escluso, occorre inserire tale conto preceduto da SEGNO (-). Sul relativo campo è attivo il tasto “elenco” (F2 sulla tastiera). Questo permette alla procedura di sottrarre dalla base imponibile il saldo del conto non rilevante.

Nel caso contrario, il conto deve essere preceduto dal SEGNO (+). Questo può accadere quando all’interno di un mastro, il conto che da includere presenta un saldo con un “segno contabile” diverso rispetto agli altri conti presenti in quel mastro (es. il conto 208.00301 “Fondo svalutazione crediti” presenta un saldo AVERE, all’interno di un mastro, i cui conti, a fine esercizio, hanno saldo DARE). In questo caso il saldo AVERE del “Fondo” avrebbe l’effetto di ridurre il valore nominale dei crediti e l’inserimento del segno (+) neutralizza tale effetto. Tale procedura si è resa necessaria perché l’ammontare complessivo dei crediti al quale applicare le percentuali previste dall’art.106 del TUIR, deve essere considerato al lordo del Fondo svalutazione crediti, a differenza di quanto accade civilisticamente, dove il valore dei crediti va considerato al netto del Fondo.

Il mastro dei clienti (501.?????) è stato invece inserito con segno “D” (dare). In questo modo il programma, per determinare la base imponibile alla quale applicare le percentuali previste dall’art.106 del TUIR, considera solo i clienti che, al termine dell’esercizio, presentano un saldo in DARE. Nel caso in cui un cliente chiuda con saldo in AVERE, tale saldo non deve contribuire a ridurre la base del “monte crediti”, essendo in questo caso riclassificato in poste del passivo (principio contabile n.15-C.III). In questo modo, il programma considera come base di calcolo il valore nominale dei crediti iscritti in bilancio, rispettando quanto previsto dall’art.106 del TUIR. Al contrario, i conti relativi alle cauzioni (417.00003 e 417.00004) sono stati inseriti con segno “A” (avere), dovendo ridurre l’ammontare del “monte crediti”. Se il saldo è già definito nel suo segno si può lasciare il campo vuoto.

Di notevole importanza è la compilazione del campo TIPO. Se il credito, o parte di esso, non deve concorrere a formare la base imponibile del “monte crediti” dell’anno in corso, perché generato da operazioni non proprie all’attività di impresa, si può escludere il saldo con l’opzione N (non commerciale). In tal senso infatti, sono considerati crediti commerciali tutti i crediti che misurano cessioni di beni o prestazioni di servizi, alla cui produzione o scambio è diretta l’attività di impresa (art. 85 TUIR). Un’altra causa di esclusione dalla base imponibile è l’esistenza di garanzie sul credito o su una parte di esso. In questo caso, l’operatore indicherà l’opzione G (commerciale con garanzia). L’opzione S (commerciale senza garanzia) identifica i conti che per loro natura sono da considerare nel calcolo del fondo.

In questa fase, il programma considera i crediti inseriti in questa maschera come commerciali, sarà in sede di calcolo che occorrerà eventualmente suddividere l’importo a seconda della tipologia (non commerciale o coperto da garanzia).

I conti inseriti fanno riferimento a variazioni finanziarie (numerarie) derivanti da ricavi generati dalla gestione caratteristica dell’impresa e riepilogati nella voce C) ATTIVO CIRCOLANTE del bilancio IV Direttiva, in particolare:

  • Crediti vs/ clienti ;
  • Crediti vs/ società controllate, collegate ed altre imprese;
  • Effetti in portafoglio

L’inserimento dei crediti appartenenti al gruppo 210.????? si collega a necessità tipiche di soggetti giuridici che gestiscono partecipazioni. Se l’azienda è una capogruppo oppure opera all’interno di un gruppo, ha la possibilità di trattare tutti gli aspetti gestionali/contabili dei rapporti intercompany, compresa la loro svalutazione.

In una logica di consolidamento, la determinazione corretta dei crediti infragruppo si realizza attraverso il piano dei conti, quindi l’accantonamento al fondo svalutazione considera anche i conti che gestiscono tali rapporti.

Non è stato inserito il conto 201.00102 (ASSEGNI BANCARI), operativamente, potrebbe verificarsi la mancata copertura del’assegno presentato, ed il conseguente protesto. In sede di chiusura di bilancio, il saldo del conto deve essere opportunamente valutato ed eventualmente inserito dall’operatore all’interno della base imponibile del “monte crediti”.

Lo storno del credito relativo ad interessi per dilazione di pagamento, fatturati al cliente, deve essere effettuato direttamente dall’operatore, così come lo storno delle fatture relative alla vendita di beni strumentali .

Questa operazione di variazione della base imponibile del “monte crediti”, è realizzabile dalla voce di menù Annuali – Fondo svalutazione crediti – Gestione Fondo svalutazione crediti, dove è possibile accedere direttamente al dettaglio dei conti. Posizionandosi sul conto importato dalla contabilità, si apre la finestra sotto riportata. In questa fase è possibile DIFFERENZIARE la composizione del singolo credito che viene inizialmente inserito come “credito commerciale senza garanzia”.

Dopo aver opportunamente variato la composizione del credito, la base di calcolo risulterà così ripartita:

Le movimentazioni del fondo svalutazione crediti sono gestite contabilmente con l’utilizzo di un solo conto acceso al Fondo svalutazione. La registrazione in partita doppia può avvenire automaticamente ed è generata dalla tabella di seguito riportata a cui si accede dal menù ANNUALI - FONDO SVALUTAZIONE CREDITI - CONTI AUTOMATICI.

Per gli utilizzatori del raggruppamento 80, la tabella è precompilata. Gli utilizzatori di un piano dei conti personalizzato potranno accedere agli automatismi di prima nota solo dopo aver inserito i conti automatici.

SCRITTURE CONTABILI:

Al verificarsi di uno dei casi che generano lo storno del credito (elementi certi, verificabili e precisi), l’utente in prima nota rileverà la scrittura come nella videata sotto riportata. Alla conferma dell’operazione, il programma, dopo avere verificato il saldo AVERE del fondo svalutazione crediti (conto automatico 208.00301), propone lo storno dello stesso. Si avrà così lo storno totale del fondo rispetto al suo saldo, salvo il caso in cui l’importo della perdita (conto 737.00001) sia inferiore a tale saldo. In questo caso, il fondo viene stornato per un importo pari alla perdita.

La scrittura contabile inserita è la seguente, dove, manualmente, sono stati modificati i valori delle ultime due righe (2.000 invece di 3.000):


Per una migliore gestione contabile, si è scelta questa procedura (consigliata anche in alcuni testi, vedi “Dal Bilancio d’esercizio al reddito d’impresa” di Andrea e Guido Vasapolli), ovvero quella di agire attraverso l’uso di un conto di natura economica “737.00002 UTILIZZO F.DO SVALUT.CREDITI”, al fine di stornare il conto “208.00301 F.DO SVALUT.CRED.vs CLIENTI”. Diversamente, se si eseguisse una compensazione diretta fra la perdita su crediti e il fondo svalutazione, il programma non sarebbe in grado di sfruttare gli automatismi (gestione del raccordo contabile civile/fiscale), che si vedranno in seguito con un esempio.

Al termine dell’esercizio, in data 31/12/X, si procederà con la rilevazione dell’accantonamento dell’anno:

Effettuate le scritture contabili, si può entrare nel menù Annuali – Fondo Svalutazione Crediti – Gestione fondo svalutazione crediti. Dopo aver definito e controllato la base imponibile del “monte crediti” (videate viste in precedenza), si può procedere alla verifica del risultato ottenuto.

Cliccando sul tasto funzione “Fondo Sval.Crediti” (F3 sulla tastiera) si entra nella videata di seguito riportata (è possibile effettuare simulazioni e valutazioni - i campi compilati a mano vengono evidenziati dall’asterisco *):

Fondo svalutazione crediti al 01/01 CIVILE: in tale voce si riporta il saldo di apertura del conto all’inizio dell’esercizio.

Fondo svalutazione crediti al 01/01 FISCALE: la prima volta che si entra in questa maschera, l’importo deve essere inserito dall’utente. Negli esercizi successivi, a regime, il programma compilerà questo campo in automatico. In tale voce si indica l’ammontare dell’accantonamento fiscalmente già dedotto.

Fondo svalutazione crediti al 01/01 VARIAZIONE REDDITI: la prima volta che si entra in questa maschera, l’importo deve essere inserito dall’utente. Negli esercizi successivi, a regime, il programma compilerà questo campo in automatico. In tale voce si indica il totale delle riprese fiscali in aumento relative agli esercizi precedenti. In pratica, deve essere indicata la somma degli accantonamenti non dedotti negli esercizi precedenti (è il cosiddetto Fondo svalutazione TASSATO). In generale, è pari alla differenza fra l’importo di colonna 1 (civile) e l’importo di colonna 2 (fiscale). ATTENZIONE: possono esistere casi in cui l’importo da indicare non è dato da questa differenza. Questi casi sono noti all’utente, in base alla gestione civile/fiscale del fondo attuata fino a quel momento; momento che coincide con il primo inserimento (manuale) nella nostra gestione. Al primo inserimento, il programma fornisce il seguente messaggio:

In questa fase, si può confermare il messaggio e procedere con la gestione del calcolo, ma successivamente occorre ricordarsi di entrare nel menù Annuali – Raccordo contabilità civile/fiscale – Gestione reversal e compilare la maschera nel modo seguente:

Indicare la tipologia variazione 65 e l’anno di origine. Nel nostro caso, per semplicità, supponiamo che la variazione, per l’importo complessivo, si sia originata interamente nel 2011. Al contrario, se tale importo (1.660), fosse stato generato per una parte nel 2010 (es.1.000) e una parte nel 2011 (660), occorrerebbe creare due reversal distinti per anno origine (2010 per 1.000 e 2011 per 660). Se si vuole inserire immediatamente il reversal, occorre uscire dalla gestione del fondo svalutazione crediti ed entrare nel raccordo.

  • Perdite su crediti: in questa voce viene importato direttamente dalla contabilità il valore complessivo delle perdite su crediti dell’anno in corso. L’importazione automatica del dato avviene solo se in fase di inserimento della scrittura contabile si utilizza il conto “737.00001 PERDITE SU CREDITI”, inserito nella tabella CONTI AUTOMATICI. Anche in questo caso l’operatore può variare manualmente il dato, sia nella colonna civile sia nella colonna fiscale (i campi compilati a mano vengono evidenziati dall’asterisco *).
  • Utilizzo fondo svalutazione crediti: in questa voce viene importato direttamente dalla contabilità il valore del conto “737.00002 UTILIZZO F.DO SVALUT.CREDITI”, inserito nella tabella CONTI AUTOMATICI. In questo caso può essere variato solo l’importo della colonna civile.

Nell’esempio sottostante, abbiamo ipotizzato la presenza di un fondo civile accantonato al 01/01/2012 pari a 3.000, dedotto fiscalmente nel corso degli esercizi precedenti per un ammontare complessivo pari a 1.340. La ripresa fiscale, derivante da esercizi precedenti per accantonamenti non dedotti (colonna “variaz. unico”), risulta 1.660. Nell’esercizio 2012 abbiamo rilevato la perdita su un credito nei confronti del cliente ALFA pari a 5.000, nei confronti del quale, nell’esercizio precedente (2011), avevamo provveduto ad accantonare in maniera “analitica” un fondo per un importo pari a 2.000. Avendo rilevato la perdita proprio nei confronti di ALFA, utilizziamo il fondo civile, non per il suo importo complessivo (3.000), ma solo per una parte (2.000 – vedi anche registrazione contabile effettuata in precedenza - GR del 15/07/2012), ovvero in base a quanto accantonato nell’esercizio precedente nei confronti di ALFA:

A differenza del “civile”, l’utilizzo del fondo svalutazione crediti nella colonna “fiscale” deve necessariamente avvenire (importo non modificabile dall’utente) per l’intero importo fino a quel momento già dedotto che, nell’esempio, è pari a 1.340. Nel nostro caso si genera, in corrispondenza del campo “Perdita deducibile”, nella colonna “civile” un importo di 3.000 e in quella “fiscale” un importo di 3.660. Ciò sta a significare che nel conto economico del bilancio, si rileva una perdita di 3.000, data dalla differenza fra la il conto 737.00001 (5.000) e il conto 737.00002 (2.000). L’importo deducibile, in sede di dichiarazione dei redditi, risulta però essere 3.660. Si genera quindi una differenza di 660 che deve essere ripresa come variazione in diminuzione nel modello Unico. Il programma evidenzia questo importo nella colonna “variaz.unico” con “RD” (reversal in diminuzione). Tale importo, infatti, altro non è che un parziale riassorbimento dei 1.660 che, ricordiamo, erano gli accantonamenti non dedotti negli esercizi precedenti e che, all’epoca, avevano dato luogo a delle variazioni in aumento temporanee (VAT).

N.B.: gli RD (reversal in diminuzione) derivano sempre da VAT di esercizi precedenti. Nel raccordo, nella gestione reversal, avremo questa situazione:

A questo punto, in corrispondenza della voce “Fondo svalutazione crediti ante accantonamenti di periodo”, abbiamo, nella colonna civile 1.000, che è pari alla differenza fra il fondo al 01/01/X (3.000) e l’importo “utilizzato” nel medesimo esercizio (2.000). Nella colonna “fiscale” l’importo è nullo essendo stato “riassorbito” interamente il fondo fiscale, mentre la colonna “variaz.unico” indica 1.000, che rappresenta il valore delle variazioni temporanee (VAT) ancora da riassorbire (questo lo si nota anche dalla videata soprastante dei reversal).

La compilazione della seconda pagina, avviene automaticamente dopo l’inserimento della scrittura in partita doppia relativa all’accantonamento dell’esercizio.

Nella colonna fiscale, in corrispondenza della voce “Crediti commerciali”, si riporta la base imponibile del “monte crediti”, determinata in base alla TABELLA CONTI CREDITI precedentemente definita. Nei campi sottostanti, viene calcolato il valore massimo fiscale del fondo (5%) e l’accantonamento annuale fiscalmente deducibile (0,5%), secondo quanto previsto dall’art.106 del TUIR. Nel campo “Accantonamenti esercizio” viene riportato dalla contabilità, nella colonna “civile”, il valore del conto “729.00001 ACCAN.SVALUT.CREDITI CLIENTI” (conto presente anche nella tabella dei CONTI AUTOMATICI) e, nella colonna fiscale, l’ammontare dell’importo deducibile nell’anno. L’eventuale eccedenza, calcolata considerando sia il limite dello 0,5% dell’esercizio, che il limite del 5%, relativo all’ammontare complessivo delle svalutazioni già dedotte fino a quel momento, viene riportata come variazione in aumento temporanea (VAT) nella colonna “Variaz.Unico”. Il campo “Fondo Sval.cred al 31/12/X”, per le colonne civile-fiscale-variaz. unico, riporta la somma degli importi indicati nei campi “Fondo svalutazione crediti ante accantonamenti periodo” (videata pag 1/2) e “Accantonamenti esercizio”.

Nota Bene.: direttamente da questa videata, è possibile generare la scrittura di “accantonamento” in prima nota. L’utente, dopo aver determinato la base imponibile del “monte crediti” ed eventualmente effettuato delle simulazioni, può registrare l’importo in contabilità. Il programma inserirà la registrazione con data 31/12.