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MODELLO IMU ENC

Per il solo Modello Redditi Enti non Commerciali, la gestione del modello IMU si differenzia in base al tipo di immobili posseduti. In caso di possesso di immobili oggetto dell’esenzione di cui all’art.7, comma 1, lett. i), del D. Lgs. N. 504 del 1992, si deve gestire l’apposito modello IMU ENC, istituito con Decreto del Ministro dell’Economia e Finanze del 26/06/2014.

A partire dal 2023, con l’adozione del nuovo modello IMU ENC, gli enti non commerciali che possiedono anche altri immobili che non rientrano in tale fattispecie di esenzione, devono dichiarare tali immobili sempre nel modello IMU ENC, senza presentare per questi ultimi la dichiarazione IMU ordinaria come avveniva fino al 2022.

Nelle pratiche Redditi Enti non Commerciali pertanto la gestione di questo modello è alternativa alla gestione del modello IMU ordinario. Per abilitarla occorre entrare nei Dati Pratica [F8 da scelta pratica o da scelta quadri] e selezionare i Parametri Pratica [F8]. In questo prospetto si deve impostare ad S il parametro ‘Gestione Dichiarazione IMU ENC’.

A questo punto nella gestione dei Terreni e Fabbricati, il pulsante che normalmente attiva la gestione del modello IMU ordinario [Shift+F6], abiliterà il nuovo modello. Le videate sono composte da più pagine in quanto questo modello richiede la gestione di due quadri:

  • Quadro A: Immobili totalmente imponibili o esenti
  • Quadro B: Immobili parzialmente imponibili o totalmente esenti

Il modello inoltre prevede anche i quadri C e D che riguardano rispettivamente la determinazione dell’IMU e il riepilogo dei crediti a compensazione e a rimborso. Questi ultimi due quadri si gestiscono da scelta quadri, selezionando la voce 90 – Gestione immobili e successivamente la voce 7 – Modello IMU ENC – Quadri C e D.

Si analizza ora la gestione dei quadri A e B gestiti all’interno dei Terreni e Fabbricati; le prime due videate sono simili a quelle del modello IMU classico e sono in comune tra quadro A e quadro B:

All’ingresso nel prospetto vengono proposti alcuni valori in base alla situazione dell’immobile. Tutti i dati sono modificabili dall’utente, indipendentemente dal valore proposto dalla procedura.

Fondamentale è l’indicazione dell’anno di riferimento della dichiarazione.

MODELLO IMU DA PRESENTARE OGNI ANNO – Barrare se il modello IMU per questo immobile deve essere presentato ogni anno, anche se non sono avvenute variazioni. In questo modo da un anno all’altro il programma non eliminerà la dichiarazione e la recupererà incrementando l’anno di riferimento. Per il modello IMU ENC la presentazione è obbligatoria ogni anno, pertanto si consiglia di lasciare barrata la casella.

DICHIARAZIONE PER L’ANNO – Campo obbligatorio che esprime l’anno a cui si riferisce la dichiarazione IMU. Accetta valori corrispondenti all’anno dichiarazione e all’anno corrente, qualora si volesse già predisporre la dichiarazione da presentare il prossimo anno.

CODICE CATASTALE – Questo dato non è presente sul modello ministeriale, ma è previsto ai fini del telematico. Deve essere indicato solo se il codice è stato riportato anche nelle annotazioni del modello, altrimenti non è necessario. A supporto dell’utente, in caso di compilazione del campo il programma avvisa che il codice deve essere indicato solo se riportato nelle annotazioni.

RIDUZIONI – La casella viene compilata in automatico se il modello IMU viene richiamato da un immobile che ha una delle seguenti caratteristiche:

1 = Immobile storico o artistico. Omonima casella nella prima pagina del fabbricato.

2 = Immobile inagibile/inabitabile. Fabbricato con casi particolari 1 o 3.

3 = Altre riduzioni che devono essere poi indicate nelle annotazioni.

Questa opzione è da indicarsi manualmente. In questo caso viene abilitato un campo % nel quale indicare la percentuale di riduzione da applicare all’immobile, necessaria per il calcolo del quadro C-D.

VALORE – Viene riportato il valore per modello IMU presente nella pagina IMU dell’immobile. In particolare viene proposto il valore dell’anno in corso.

ESENZIONE – La casella viene compilata in automatico con il valore 3 – Altre esenzioni se il modello IMU ENC viene richiamato da un immobile escluso dall’applicazione IMU. In caso di altro tipo di esenzione, i codici 1 – Esenzione per immobili non utilizzabili ne’ disponibili o 2 – Esenzione quadro temporaneo Aiuti di Stato devono essere indicati dall’utente.

E’ importante sottolineare che nel caso di compilazione del quadro B, questa casella deve valere X. Questo valore a video non è inseribile, ma viene apposto automaticamente in fase di stampa del modello.

ESTREMI DEL TITOLO DI ACQUISTO/CESSIONE – La casella viene barrata in caso di acquisto/vendita dell’immobile.

INIZIO/TERMINE – Identifica la data in cui il possesso dell’immobile oggetto di dichiarazione ha avuto inizio o termine oppure sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. La data può assumere solo valori riferiti all’anno corrente o superiori; viene proposta in automatico se il modello IMU ENC è richiamato da una scheda di variazione. Questa informazione è obbligatoria solo in caso di barratura di una delle caselle “Acquisto”, “Cessione”, “Altro”, “Inizio/termine dell’agevolazione”. Diversamente non occorre compilarla.

CAMPI “ESENZIONE PER IMMOBILI NON UTILIZZABILI NE’ DISPONIBILI – I campi Tipo, Autorità e Data denuncia o provvedimento devono essere compilati solo in caso di Esenzione 1.

ANNOTAZIONI – Le annotazioni presenti nel modello IMU ENC si gestiscono con il pulsante [F6] saranno stampate sul relativo modello, nella stessa pagina in cui è stampato l’immobile. In presenza di più immobili da stampare sullo stesso modello, le relative annotazioni saranno riportate in calce.

NOTA BENE: relativamente agli immobili soggetti a ILIA che nel campo “Classificazione immobile” riportano il valore:

A – Primo fabbricato ad uso abitativo diverso da abitazione principale

S – Fabbricato strumentale all’attività economica, in fase di creazione di un nuovo modello IMU

In fase di creazione del modello IMU vengono automaticamente compilate le annotazioni con le diciture previste in conformità alla Legge regionale n.17/2022. Vedi sito:

https://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/tributi_locali/ILIA/Dichiarazione_ILIA/ .

La terza e quarta videata riguardano l’indicazione delle aliquote IMU e dei dati relativi all’immobile posseduto da ente che svolge Attività didattica oppure Altre attività:

ALIQUOTA IMU Il campo non è previsto dal modello, ma è necessario per determinare l’imposta IMU scaturente dal modello, da riportare nel quadro C. In fase di creazione della scheda viene proposta l’aliquota presente nell’immobile, con possibilità di modificarla.

QUADRO - Il programma determina automaticamente se l’immobile deve essere stampato nel quadro A o nel quadro B, in base all’inserimento dei dati nella sezione Attività didattica oppure Altre attività. Nel caso in cui si voglia stampare un quadro diverso da quello proposto occorre forzare il campo.

La forzatura potrebbe rendersi necessaria nel caso in cui l’immobile sia esente IMU (casella ‘Esenzione’ compilata). In questo caso il programma preimposta il quadro B; qualora si tratti di immobili esenti diversi da quelli previsti dall’art.7, comma 1, lett. i), del D. Lgs. N. 504 del 1992, questi devono essere dichiarati nel quadro A, tramite forzatura del presente campo.

I campi da d) a k) della sezione Attività didattica e da d) ad e) della sezione Altre attività sono calcolati automaticamente, pertanto anch’essi sono forzabili.

I quadri C e D come indicato in precedenza si gestiscono in scelta quadri, selezionando la voce 90 – Gestione immobili e successivamente la voce 7 – Modello IMU ENC – Quadri C e D / Ricevute telematico Modello IMU ENC e EC-PF. L’aggiornamento di questi quadri avviene al calcolo della dichiarazione. In particolare sono impostati l’anno di dichiarazione, il comune e l’IMU dovuta:

I campi “Eccedenza IMU risultante dalla precedente dichiarazione” e “Rate versate” sono recuperati dall’aggiornamento archivi della dichiarazione precedente. In particolare il campo “Rate versate” è impostato prelevandolo dalla gestione F24, con gli stessi criteri adottati per il recupero degli acconti versati redditi. Sono pertanto esclusi i tributi IMU presenti in deleghe sospese/annullate.

I campi presenti in questo quadro possono essere modificati/integrati senza l’indicazione dell’* di forzatura, il quale invece è necessario se si vogliono modificare i valori dell’IMU a debito/credito.

Per quanto riguarda il quadro D, in caso di credito la procedura riporta automaticamente l’importo in compensazione. Se si desidera chiedere una parte o tutto il credito a rimborso, compilare la relativa colonna; al calcolo viene automaticamente decurtato il valore in compensazione.

Si precisa che in caso di credito di importo uguale o inferiore al limite minimo di versamento (stabilito dal comune oppure in mancanza si utilizza il limite generale di 12 Euro) non viene riportato nessun valore né a rimborso, né a compensazione.

NOTA BENE: nella videata di selezione del quadro è previsto il comando Import rate versate [F5], qualora l'utente voglia ripristinare i valori originali presenti in F24 dopo eventuali modifiche manuali . È altresì utile nel caso in cui tra l’aggiornamento archivi e il momento in cui si redige la dichiarazione, l'utente abbia effettuato dei ravvedimenti IMU e quindi gli acconti non sono più sospesi, ma effettivi.

TIPOLOGIA DI INVIO DELLA DICHIARAZIONE – Il programma imposta come valore di default “N – Nuova dichiarazione” ma possono essere scelte due preferenze:

N = Nuova dichiarazione. Ad invio avvenuto i software dell’Agenzia controlleranno che a sistema non sia già presente una dichiarazione con stesso anno di imposta, codice catastale e codice fiscale del contribuente. In caso contrario verrà prodotta una ricevuta di scarto della dichiarazione oggetto dell’invio.

S = Dichiarazione sostitutiva. Valore da impostare qualora si debba effettuare una nuova trasmissione, causa integrazione o rettifica dei dati precedentemente trasmessi (in entrambi i casi va ritrasmessa l’intera dichiarazione), di una dichiarazione precedente, per lo stesso anno di imposta, codice catastale e codice fiscale del contribuente. Ad invio avvenuto, i software dell’Agenzia controlleranno che a sistema sia già presente una dichiarazione con stesso anno di imposta, codice catastale e codice fiscale del contribuente. In caso contrario verrà prodotta una ricevuta di scarto della dichiarazione oggetto dell’invio.

Qualora si debba trasmettere una dichiarazione IMU ENC sostitutiva, occorre contrassegnare il modello con questa informazione prima di generare il nuovo file telematico.