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UTILIZZO DELLA CACHE: ICONE TASTIERE E STAMPE LASER

In determinati contesti operativi esistono alcuni file che sono sempre uguali e vengono utilizzati molto spesso da parte del Cliente, per cui è opportuno che si trovino su di esso, sia per migliorare le prestazioni che per ridurre l’occupazione di banda. E’ altresì vero che nel caso di grosse installazioni oppure distribuite in più sedi remote, gestire ed aggiornare questi file su tutti i Client può rivelarsi un lavoro pesante.

Ad esempio, i file immagine utilizzati nella modulistica e in applicazioni sprix/collage che vengono trasmessi ad ogni stampa, o più in generalmente, quei file che sono sempre uguali e vengono utilizzati molto spesso da parte del Cliente, è opportuno che si trovino su di esso, sia per migliorare le prestazione che per ridurre l’occupazione di banda. E’ altresì vero che nel caso di grosse installazioni oppure distribuite in più sedi remote, gestire ed aggiornare questi file su tutti i Client può rivelarsi un lavoro pesante.

Questa problematica si risolve sfruttando i meccanismi di cache (il file viene utilizzato in una directory del client) ed autoaggiornamento (sul server si trova il file come se fosse una sorta di master).

Concetto analogo per i file PCL utilizzati dalle stampe laser del programma e presenti di default nella DirLaser del Server, directory a cui è associato il meccanismo di cache. A fronte di una stampa locale al client, la prima volta i PCL sono scaricati nella DirLaser del client, ma a partire dalla medesima operazione ripetuta le volte successive, se il programma verifica che i PCL presenti sul client sono identici a quelli presenti sul server, non chiede a quest’ultimo di scaricarli ma utilizza direttamente quelli del client, riducendo così traffico di rete.

In generale, cache ed autoaggiornamento prevedono che se la directory specificata è presente anche sul client (es. la DirLaser) allora il file sarà trasferito nella medesima directory del client. Se la directory non è gestita dal client, (es. la DirDati oppure una qualsiasi altra directory del sistema), allora il file sarà trasferito nella directory del client cui è associato il meccanismo di cache per default: la DirTemp.

Ricordando comunque che alcuni ambienti sono soggetti a restrizione dati utente sul server (vedere manuale alla sezione “Nozioni Generali”, modulo “Gestione file utente”).

Un concetto del tutto simile, operativamente, avviene nelle icone per le tastiere personalizzate. Al loro primo inserimento, esse sono copiate in cache locale al client (\prog\userbuttonimage): nella configurazione e nell’utilizzo della tastiera, l’immagine sarà prelevata sul client stesso evitando di aprire ogni volta quella “master” residente sul server. Tuttavia, se necessario modificare l’immagine risulterà sufficiente operare unicamente sul server stesso (\dati\tastiere\<nome_tastiera>\icone oppure \dati\pers\tastiere\<nome_tastiera>\icone). Alla prima circostanza in cui ciascun client richiede la visualizzazione di tale immagine (menu Servizi / Configuratore tastiera oppure input vero e proprio della tastiera stessa), scatterà l’autoaggiornamento dell’immagine in cache al relativo client.