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ACCONTO IVA METODO STORICO

La misura dell’acconto è pari ad una percentuale calcolata su una base di riferimento, che viene determinata in tre diversi sistemi.

(1) metodo storico;

(2) metodo previsionale;

(3) metodo delle operazioni effettuate.

Il metodo (3) viene calcolato mediante una liquidazione straordinaria dall'apposita voce di menù.

Il metodo (2) è da gestire manualmente.

P.A. E SOCIETA’ SOGGETTE A SPLIT PAYMENT

Per le Pubbliche Amministrazioni soggetti passivi Iva e per le società di cui all’art. 17-ter del DPR 633/72, a cui risulta applicabile la disciplina dello split payment, nel caso in cui per il versamento dell’acconto Iva venga utilizzato il c.d. metodo “storico”, ex art. 6 co. 2 L. 405/90, nella base di calcolo dell’acconto determinato secondo le modalità ordinarie, va aggiunta anche l’imposta relativa alle operazioni di acquisto soggette alla speciale disciplina (art. 5 co. 2-bis del DM 23/01/2015).

Il programma non gestisce in automatico la modalità di calcolo dell’acconto con il metodo storico per le società e le P.A. soggette a split payment, occorre intervenire manualmente all’interno del menu Stampe – Fiscali contabili – Registri/Liquidazioni Iva – Acconto Iva metodo storico.

Resta comunque possibile determinare l’acconto Iva secondo una delle altre due modalità (“previsionale o “liquidazione al 20/12”) previste dall’art. 6 co. 2 e 3-bis della L. 405/90.

Questa funzione effettua la determinazione dell’importo dovuto a titolo di acconto, sulla base del metodo storico (1), prelevando i dati dall’ultima Dichiarazione IVA se risulta compilato il quadro VH o dai prospetti della Comunicazione Liquidazione Periodica dell’anno precedente. In caso di contemporanea presenza dei dati nella Comunicazione Liquidazione Periodica Iva e nel quadro VH dell’Iva annuale, vengono considerati unicamente i dati del quadro VH.

Si ricorda che i dati della Dichiarazione Iva vengono aggiornati dopo ogni tipo di stampa del modello oppure con la funzione "aggiorna cred/deb anno succ.".

NOTA BENE: si fa presente che non viene calcolato nessun acconto per le aziende che hanno cessato l'attività entro le seguenti date dell'anno in corso:

TRIMESTRALI 30 Settembre

MENSILI 30 Novembre

Il calcolo del metodo storico si basa sull’imposta dovuta nell’anno precedente:

I contribuenti mensili fanno riferimento al mese di dicembre.

I trimestrali all’ultimo trimestre.

Per chi ha cambiato da un anno all’altro il sistema delle liquidazioni (da Trimestrale a Mensile e viceversa), ci sono regole particolari, per cui la base di calcolo viene calcolata diversamente. Nella stampa che viene generata dal programma, si trova una legenda che riporta in dettaglio quali importi sono stati usati per la determinazione della base di calcolo.

Se l’acconto viene eseguito dalla singola azienda la base di calcolo con il relativo risultato viene proposto a video per eventuali modifiche. Confermando in modo definitivo l’operazione viene memorizzato l’importo calcolato sul prospetto riepilogativo delle liquidazioni iva, per poi essere utilizzato nelle deleghe di versamento.

NOTA BENE: se sul prospetto delle liquidazioni iva dell'anno in corso esiste un credito iva particolare sulla riga riservata agli acconti (vedi con il tasto F5), questo viene considerato dal calcolo detraendolo dall'eventuale acconto da versare.

L’acconto non è dovuto se il risultato è a credito, oppure se il debito risulta inferiore all’importo minino impostato nella “tabella valori limiti” dei “parametri di base”. Tale importo, anche se risulta inferiore al valore minimo viene egualmente riportato sul prospetto riepilogativo. Il controllo relativo all'importo minimo per il versamento viene eseguito dalla funzione di import per le deleghe.

L’acconto viene memorizzato senza arrotondamenti (l'arrotondamento viene eseguito dalla funzione di import per le deleghe e quando si esegue la funzione “Contabilizza versamenti iva” come per le normali liquidazioni periodiche).

Per l’acconto dei contribuenti con liquidazione trimestrale, non è dovuta nessuna maggiorazione a titolo di interesse.

SI RICORDA che l’acconto I.V.A. viene poi considerato nella liquidazione dell’ultimo periodo dell’anno.


Selezionata la funzione, appare la seguente videata:

Se esistono dei dati viene presentato il risultato del calcolo dell’acconto; i valori proposti si possono in ogni caso modificare.

CALCOLO SU IMPORTO - Base di calcolo dell'acconto su cui applicare la percentuale di versamento da inserire nel campo successivo. Viene anche visualizzato il codice che identifica il metodo di calcolo utilizzato. Se non viene proposto alcun importo, ma solo la sua tipologia di calcolo, significa che l'acconto non è dovuto (viene gestita anche la data di cessata attività. Consultare il relativo campo nei “dati fiscali 1“ dell’azienda). Se non viene visualizzata la tipologia di calcolo significa che non sono stati trovati i dati o è il primo anno di gestitone dell’azienda.

PERCENTUALE D'ACCONTO - Percentuale di calcolo per l'acconto da versare (proposto 88%). Viene applicata sull'importo del campo precedente.

CREDITO PARTICOLARE - Credito particolare concesso a specifiche categorie di contribuenti, se inserito viene conteggiato nel calcolo dell'acconto e memorizzato.

MEMORIZZA ACCONTO NEL PROSPETTO DI LIQUIDAZIONE IVA – Campo che consente di decidere se effettuare o meno la memorizzazione dell’acconto che si sta calcolando:

S = (valore predefinito) dopo la stampa, gli importi inseriti verranno memorizzati nel prospetto riepilogativo delle liquidazioni iva periodiche;

N = viene eseguita solo la stampa di prova senza memorizzazione dei dati.

NOTA BENE: il valore dell'acconto si può inserire sul prospetto riepilogativo delle liquidazioni periodiche anche manualmente.

TASTI FUNZIONE

F6 Permette di consultare i valori della Dichiarazione Iva con cui si ottiene la base di calcolo per la determinazione dell’acconto da versare; se variati, alla conferma della finestra, verranno memorizzati e la nuova base di calcolo verrà riportata sul relativo campo. Per facilitare il calcolo a coloro che l’anno precedente non hanno utilizzato la nostra procedura, è possibile anche acquisire i dati Iva da telematici esterni con il comando “Import da telematici esterni” [F5]. In questo caso viene eseguito un controllo di congruità fra codice fiscale dell’azienda di lavoro ed il codice fiscale presente nel file telematico.

F7 (Tasto attivo solo se non sono presenti dati nel quadro VH) - Permette di visualizzare i valori delle Comunicazioni Liquidazioni Periodiche Iva e della Dichiarazione Iva, da cui si ottiene la base di calcolo dell’acconto.

Confermando la videata viene eseguita la relativa stampa; nel caso di elaborazione definitiva gli importi dell’acconto e dell’eventuale credito particolare saranno memorizzati anche sul prospetto riepilogativo dell’iva.


ESEMPIO di un estratto della stampa:

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20/12/2002 ACCONTO IVA - METODO STORICO Pag. 1

Sigla e descr.azienda Credito Acconto Tipo

Base calcolo % Acconto particolare da versare calcolo

RRR RICCI GINO 1.000,00 88 880,00 0 880,00 (2)

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Come si può notare a fianco di ogni acconto viene riportato il tipo di calcolo effettuato (specificato nella legenda stampata alla fine del tabulato).

Se tentando di entrare nella funzione vengono visualizzati i seguenti messaggi:

primo anno di gestione procedere manualmente;

stampa Dichiarazione IVA anno precedente non effettuata.

Per proseguire è necessario premere il tasto ESC/FINE, la videata verrà presentata con tutti i valori a zero (tranne la percentuale d’acconto).Per inserire i valori si dovrà quindi procedere manualmente.

Se invece appare questo messaggio:

Azienda figlia =#(art.36) funzione non abilitata.

il programma ritornerà a menù.

Si ricorda che dall’azienda STD è possibile eseguire il programma azienda per azienda selezionando una sigla alla volta.

Per l’elaborazione MULTIAZIENDALI (da STD) consultare il capitolo Contabilità – Appendice B – L'AZIENDA STUDIO "STD".